Teatro Civico: 13419- La necessità del ritorno
Essenziale la scenografia di Alessio Manuali, giocata anche ampliando al di là del palco la recitazione degli attori, in uno spazio in sala tra gli spettatori: ci si ritrova a sbirciare negli uffici del Commissariato di Valle Giulia, dove un integerrimo tutore dell’ordine (Stefano Antonucci), coadiuvato dall’agente Feltri (Gaetano Mosca), interroga uno dei manifestanti (Gabriele Galli) fermato nel corso di una manifestazione studentesca del 1968. Il commissario sa il fatto suo e con molta fermezza gestisce la situazione resa difficile dal clima in atto nel periodo a chiusura degli anni ’60. Congedato il ragazzo, compare nell’ ufficio di polizia un uomo, Cesare (Attias) in apparenza insignificante: non parla, ma pronuncia inspiegabili numeri, polverizzando intorno a sé un misterioso alone; poi in un’atmosfera volutamente nostalgica di melodie italiane risalenti al periodo bellico, su insistenti domande del commissario, inizia un monologo: Cesare ricorda, tra le pieghe di una quotidianità di uomo schivo e un po’ impacciato, una Roma degli anni ’30, narra in uno spontaneo romanesco le vicende via via sempre più tragiche delle persecuzioni razziali contro gli Ebrei; con la voce, i gesti, le intonazioni, gli scatti d’ira e rassegnata sopportazione, descrive con toni ora sussurrati e stanchi, ora vibranti di collera, le restrizioni, i divieti, le incredule reazioni del popolo ebreo, la ferma convinzione che nutriva nei confronti dei Tedeschi quali uomini d’onore, di parola (e poi invece nel Ghetto, nonostante fossero stati pagati cinquanta chili d’oro a Kapler …), i rapporti con gli amici della squadra di calcio, i diversi lavori …
Il commissario ascolta, lascia parlare, ogni tanto tenta di porre domande: infine bruscamente inviterà l’uomo che non intende chiarire la sua posizione ad allontanarsi.
Sarà l’inizio di una grande rivelazione che coglie di sorpresa tutti gli spettatori, facendo venir loro voglia di tornare a vedere di nuovo, assaporandolo ancora più attentamente, questo spettacolo veramente meritevole.
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