Teatro Città – Donne senza censura
Donne senza censura
Ispirato a tutto ciò che ha significato qualcosa
scritto, diretto e interpretato da Patrizia Schiavo
con Silvia Grassi e Sarah Nicolucci
Uno spettacolo nato nel 2013 e di scottante attualità per gli scandali e le denunce venute recentemente a galla nel mondo dello spettacolo.
“…Patrizia Schiavo con il suo “Donne senza censura” abbatte il muro del silenzio, delle ipocrisie e del perbenismo di una società che ci vuole solo a determinate condizioni.” Chiara di Pietro Saltinaria
“Patrizia Schiavo… come se rivelasse se stessa e tutto il suo talento… ci racconta nel suo vibrante, funambolico, fantasioso, liberatorio, malinconico spettacolo, un incontro con Carmelo Bene…Una quantità di umorismo e ironia, una varietà di toni e ritmi, una tale vitalità che ci si può solo augurare che sia visto da molti più spettatori di quelli che ne hanno avuto finora la fortuna.”
Franco Cordelli – Il Corriere della sera-
“… D’ora in poi racconto solo di vagine in calore…come avrete visto o sentito. Culi grossi, culi mosci e culattoni! Racconto di donne grasse e insoddisfatte, di viagra, di amanti ridicoli, improbabili… storie piccanti con personaggi imbarazzanti!…”
Questa la dichiarazione d’intenti di un’artista che, sotto lo pseudonimo di Letizia Servo, si racconta in toni provocatori, radicali o malinconici, esponendo la propria identità multipla: dialoga ora con il pubblico, ora con un intervistatrice, una voce off che non a caso è la sua stessa voce, ora con le zone più oscure di sé. Stupida, scandalistica o arrabbiata, in conflitto tra essere e dover essere, racconta la sua vita nel teatro tra verità e menzogne. Biografia di un’artista eclettica, che si confronta con la propria immagine, il mestiere, il rapporto con l’altro sesso , con la libertà, il potere e tra fantasmi reali e immaginari giganteggia l’ombra di Carmelo Bene.
Ironizzando sui torti o smitizzando gli abusi di potere, il racconto diventa ribellione linguistica anche attraverso due personaggi femminili che amplificano gli aspetti scabrosi e perversi. Due donne in conflitto ma pronte a vendicarsi dei torti subiti, che mentre si preparano per quello che sembrerebbe l’incontro della loro vita, passano in rassegna, con ironia e un certo gusto per l’eccesso, i fallimenti amorosi precedenti. Ognuna fa da specchio e da contrappeso all’altra e al di fuori di ogni vittimismo o moralismo, si espongono senza censura.
24.25.26 novembre _ 1. 2.3 dicembre h 21 (domenica h 18)
Teatrocittà Centro di ricerca teatrale e musicale di Torrespaccata
Via Guido Figliolini 18 Roma (metro Subaugusta, bus 557)
Informazioni – cnt.formazionericerca@gmail.com- mob. 338 6717209 – 339 8610703
Biglietti: 10 euro + 2 di tessera annuale (consigliata la prenotazione)
Web facebook: Teatrocittà Centro di ricerca teatrale e musicale di Torre Spaccata
Patrizia Schiavo patriziaschiavo.com
Ufficio stampa: Artinconnessione Chiara Crupi 3932969668 _ artinconnessione@gmail.com
Estratti dalle recensioni
Patrizia Schiavo… come se rivelasse se stessa e tutto il suo talento… ci racconta nel suo vibrante, funambolico, fantasioso, liberatorio, malinconico spettacolo, un incontro con Carmelo Bene…Una quantità di umorismo e ironia, una varietà di toni e ritmi, una tale vitalità che ci si può solo augurare che sia visto da molti più spettatori di quelli che ne hanno avuto finora la fortuna.
Franco Cordelli – Il Corriere della sera
…un teatro, per una sera tornato ad essere spazio di verità. Ecco c’è chi passa il tempo a mostrare teatro, chi si affanna coraggiosamente a farlo, poi qualcuno ci ricorda che non c’è modo di mostrare o fare, se ci si dimentica di essere.
Simone Nebbia- Teatro e Critica
Di Patrizia Schiavo ci siamo occupati parecchio durante un periodo che l’ha vista autrice, regista e attrice
molto attiva in Svizzera con la C.N.T.(Compagnia Nuovo Teatro)…tornata in scena a Lugano con un generoso, sincero, “emblematico” portfolio… l’attrice, con grande bravura e intensità, si rimette in gioco con onestà e generosità teatrale.
Giorgio Thoeni – Azione CH
Patrizia Schiavo, spogliata di ogni orpello multimediale, ha sentito la necessità di mettersi in gioco personalmente, in un’analisi metateatrale sul mestiere che diventa, come lo è stato per molti drammaturghi e attori, un modo per provocare la riflessione sull’uomo e in particolare sulla svilita e svilente contemporaneità…Tra immaginazione, eclettismo verbale, materiali autobiografici, Patrizia Schiavo divaga su materia e spirito, raggiungendo intenso spessore quando…si presenta anima denudata alla ricerca di autenticità…commozione compartecipativa del pubblico…caldo tributo di applausi.
Manuela Camponovo- Giornale del Popolo CH
…siamo di fronte a un capolavoro spietato, duro, cattivo….non possiamo non sottolineare lo straordinario ‘timbro’ di questa attrice meravigliosa, la sua capacità di essere tante donne diverse, l’intensità recitativa e la profondità d’impostazione di una voce – e di un’anima – che è quella di un’autentica ‘gigantessa’ del panorama artistico e culturale capitolino. Un ambiente che ritrova, dopo il suo lungo decennio di ‘esilio’ personale in Svizzera, una magnifica attrice e una donna immensa.
Fringe Festival di Roma 2014
…Uno spettacolo di protesta, di rivendicazioni. Amaro, sentito, irriverente. Una pièce dai toni duri, più duri nel buio. Patrizia Schiavo con il suo “Donne senza censura” abbatte il muro del silenzio, delle ipocrisie e del perbenismo di una società che ci vuole solo a determinate condizioni.
Attraverso le parole di Letizia Servo, scrittrice di successo a cui delega la sua voce di donna e di artista, si racconta con fare provocatorio il profilo di una donna, come tante arrabbiata, delusa, disillusa, che grida il suo bisogno di ascolto dall’angolo più remoto della sua intimità, che ha sete di cose giuste, pulite. Chiara di Pietro- Saltinaria
…è teatro dell’essere, dell’esistenza femminile nella società. È arte con la A maiuscola, nell’interpretazione di un’attrice che diviene divinità grazie al proprio timbro diaframmatico eccezionale e inconfondibile: una ‘voce-donna’ che snocciola ‘parole-femmina’, nell’avvenuta maturazione di se stessa. L’universo femminile è il vero contesto di fondo di questo spettacolo, che descrive senza censure il tortuoso cammino evolutivo di un’artista attraverso l’aiuto di due alter ego, ben interpretate da Silvia Grassi e Flavia Pinti, brave a fornire tesi e antitesi, positività e negatività, di quei processi psicologici che configurano e completano l’equilibrio interiore di una donna.
Vittorio Lussana – Periodico italiano magazine
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