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TEATRO BERNINI – PRIGIONIA: FEMMINILE SINGOLARE

TEATRO BERNINI – PRIGIONIA: FEMMINILE SINGOLARE
Gennaio 15
15:18 2018

TEATRO BERNINI
SABATO 20 GENNAIO 2018 ore 21
DOMENICA 21 GENNAIO 2018 ore 18
DA NON PERDERE

PRIGIONIA: FEMMINILE SINGOLARE
Studio per donna sola
Progetto di e con Cristina Carrisi
Testi di Aniello Nigro e Giovanna Manfredini
Adattamento e Regia Patrizia Schiavo
ingresso: € 12 – ridotto € 10
è suggerita la prenotazione
INFO E PRENOTAZIONI: preno@arteideaeventieservizi.it
tel: 345 9615409 – 345 8302798
Che sia pazza o savia, sterile o fertile, artista o no, assediata dalla guerra o dalla pace, perdente o vincente, è una donna che esplora, si arrovella, cerca fuori di sé affannosa-mente. Ha perso i suoi istinti autoprotettivi nell’altrui compiacimento. Non sa amare se stessa, non abbastanza. Tra visceralità, isterismo, senso materno e follia, uno studio per donna sola, alla ricerca di un’attualità di rappresentazione del femminile, ma anche di quintessenza trasversale dell’essere donna, delle sfumature infinite e delle frontiere di uno stato esistenziale fondamentalmente in ascolto. Attingendo a fonti cha vanno dal mito alla cronaca, Prigionia… racconta tante donne che sono una donna. Racconta una donna che è tante donne, e dalla pluralità dei sembianti emergenti nel dipanarsi del racconto, vivido si fa il volto di un autosabotaggio. Diversi archetipi e personaggi per un tema multiforme come multiforme è il femminile: la dispersione e l’oblio della donna, che perde se stessa nel tumulto, nell’inquietudine, nell’indifferenza, nell’abitudine, nell’illusione, nel culto, nell’alterità dell’amore. La presenza maschile è esclusivamente evocata, spesso bramata, sicuramente immaginaria e pretestuosa per uno scavo dentro sé, per un dialogo che lei intraprende quasi sempre e prima di tutto con la propria anima. Sullo sfondo si staglia l’ombra del tanto dibattuto femminicidio, la tendenza all’autolesionismo o la vocazione suicida, a tratti comica a tratti amara, ma resta pura ombra. La ricerca di immagini, corporeità, coscienze, suoni, parole, evocazioni, tracciano e in-trecciano, disegnano profili di donne esemplari, capovolgendo la prospettiva passiva che vede le donne vittime di abusi, violenze, discriminazioni, per dare corpo e voce all’io che di quel disagio è protagonista. La prospettiva attiva è – se non sempre lucidissima – alla ricerca di consapevolezza, tenta di recuperare il punto di vista delle donne, senza arretrare di fronte agli odierni fatti di cronaca, dove il mondo dei social network e del web in genere, pervenendo a surrogato di “piccola comunità” e determinandosi nel ruolo di opinione pubblica/carnefice, arriva a perpetrare casi limite di femminicidio morale. La recente vicenda di una giovane donna toltasi la vita a seguito dell’incontrollabile diffusione sulla rete di video hard che la ritraggono – video che in un primo momento lei stessa aveva inviato ad amici con leggerezza – mostra un prototipo di donna che oblia se stessa degradando la propria intimità a merce di scambio, salvo poi chiedere e non potere ottenere dalla legge un tardivo “diritto all’oblio” del suo caso, ormai consegnato al meccanismo impazzito quale è, appunto, il web all’epoca dei selfie e del cyberbullismo. Citando E. Albinati “Intimità vuol dire sentirsi ed essere, e anche mostrarsi vulnerabili: la debolezza può venire sfruttata, la fiducia tradita, il proprio esporsi può essere deriso” e ciò è tanto più vero per quel che riguarda la sessualità femminile. Se non è semplice squarciare quel velo femminile di “impotenza appresa”, di cui in mo-do illuminante tratta la studiosa Clarissa Pinkola Estés, il senso di questo progetto è il pretesto affinché della forza e potenzialità straordinarie che ha dentro sé, ogni donna possa prendere atto. Quando le donne non parlano […] tace il naturale e il selvaggio nel mondo. Tacciono i canti e le danze e le creazioni. Tacciono l’amore, e le voci della consapevolezza.
Il progetto è stato premiato lo scorso 6 novembre 2016 al Teatrocittà di Roma, in occa-sione del concorso di corti teatrali Frammenti al Femminile, come Migliore Spettacolo (Primo Premio) e Menzione Speciale Migliore Attrice Under 35.

TEATRO BERNINI
SABATO 27 GENNAIO
DOMENICA 28 GENNAIO:
VOCE CREATIVA!
Workshop condotto da CLAUDIA FOFI

SABATO 27 GENNAIO 2018
dalle ore 14 alle ore 20
DOMENICA 28 GENNAIO 2018
dalle ore 11 alle ore 18
VOCE CREATIVA!
Per scoprire, potenziare, migliorare, imparare ad amare la propria voce
conduttrice CLAUDIA FOFI “ostetrica della voce”
sono aperte le iscrizioni – info: tel. 333 1329480 – info@arteideaeventieservizi.it
Un corso di Voce Creativa è un vero viaggio e si può fare partendo da diversi livelli. Adatto a chi canta già e vuole trovare una voce più ricca e piena, ma anche a chi si è sempre sentito “stonato”, a chi usa la voce per motivi professionali, e in generale a chi vuole approfondire le sottili connessioni tra voce, corpo, psiche, essere umano.
OBIETTIVI DEL CORSO Favorire e accompagnare la scoperta della propria voce naturale attraverso un percorso che parte dal corpo e arriva alla voce in maniera fluida, tenendo presenti le istanze e i bisogni di ognuno. Fare pace con la propria voce, accettarla, imparare a conoscerla. Migliorare l’ascolto interno ed esterno. Ritrovarsi con gli altri a condividere un’esperienza profonda e liberatoria, in una dimensione di accettazione totale. Cantare come quando eravamo bambini, provare stupore, ritrovare il senso della parola, dell’ascolto, del silenzio. Giocare con il ritmo, imparare a vedere dove ci porta la nostra voce quando la proiettiamo fuori. Non avere più paura di aprire la bocca per cantare. Prendere confidenza con le parole “diaframma”, “appoggio”, “risuonatori”.
CONTENUTI Ogni partecipante porterà un testo di canzone sul quale intende lavorare. Questo costituirà il filo conduttore dell’esplorazione individuale. Nel percorso i partecipanti verranno introdotti a vari canti di diverse parti del mondo, filastrocche, ninna nanne, semplici polifonie. Il lavoro in coro verrà condotto partendo dagli stimoli che arriveranno dal gruppo, con molti momenti dedicati all’improvvisazione, all’invenzione di canti, alla creazione di circle songs. Ogni sessione di lavoro sarà strutturata con una parte dedicata alla percezione corporea, al riscaldamento, alla percezione del respiro, al massaggio in coppia, alla meditazione con l’uso della voce attraverso il canto di armonici.
CLAUDIA FOFI Cantautrice, cantante, autrice, poetessa, educatrice vocale, perfezionata in musicoterapia, ha seguito la formazione con il Roy Hart Theatre, approdando a un personale approccio, non un metodo ma una prassi di lavoro, la Voce Creativa, che si applica in vari ambiti di intervento, per favorire la creatività, migliorare la relazione, sostenere la cura, creare dinamiche sociali di integrazione e dialogo. Ha tenuto per diversi anni un master di voce e scrittura della canzone per attori americani nell’Art Academy of Performing Arts di Arezzo, collabora con varie compagnie. E’ docente in corsi per animatori sociali a Perugia e Gubbio, direttrice artistica del festival Umbria in Voce, tiene workshop in Italia e all’estero sull’uso della voce, fa formazione esperienziale sia per enti pubblici che privati, associazioni, scuole di teatro.
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VITA DA PRINCIPI – Viaggio nel Tempo in compagnia dei fantasmi di Palazzo Chigi in Ariccia
sabato 27 e domenica 28 gennaio 2018

INFO E PRENOTAZIONI: preno@arteideaeventieservizi.it
tel: 345 9615409 – 345 3826260
SABATO 27 gennaio 2018
-1° VISITA ore 20:00
-2° VISITA ore 22:00
DOMENICA 28 gennaio 2017
-1° VISITA ore 18:00
-2° VISITA ore 20:00
INGRESSO:
€ 20 INTERO
€ 15 INTERO ANZIANI RESIDENTI
€ 17 RIDOTTO UNDER 18
€ 18 RIDOTTO ADULTI CONVENZIONI CRAL UNITRE etc.
Le visite saranno effettuate solo al raggiungimento di minimo 25 visitatori per gruppo
NECESSARIA LA PRENOTAZIONE
Chi ci attende oltre gli antichi battenti?
I portoni della lussuosa dimora sono chiusi: da molto tempo ormai i suoi proprietari l’hanno lasciata. Eppure suoni, voci, musica, segni di un passato trionfale echeggiano nelle antiche sale…Tra le splendide fughe prospettiche dei battenti che conducono di sala in sala appaiono mute ombre che indicano i preziosi ritratti della stirpe dei Chigi. Chi c’è ad attendervi? Che sensazione dà l’essere accompagnati attraverso il fastoso Palazzo dai fantasmi che un tempo lo abitarono? Dai preziosi ritratti alle pareti vi giungeranno le voci della principesca dinastia la cui ricchezza permise ai più grandi artisti del barocco di realizzare un polifonico inno alla meraviglia. Ma forse chi ci apparirà confesserà anche i segreti di una dinastia di principesse e principi, di cardinali e papi, svelando le loro olimpiche aspirazioni e le loro umane debolezze. Ed ora prego, signore e signori: è venuta l’ora di entrare!
La visita al Palazzo Chigi in Ariccia, oggi museo e pinacoteca, commentata dai personaggi storici che lì hanno abitato dal ‘600 al ‘900 impersonati da attori in costume. Un viaggio nel tempo, tra teatro e cultura, nel palazzo dove fu girato IL GATTOPARDO di Luchino Visconti.
I visitatori di Palazzo Chigi in Ariccia saranno portati “dentro la storia” dai protagonisti che nei secoli lo hanno abitato. Con il progetto “Vita da Principi”, la visita all’interno del Piano Nobile del Palazzo sarà “guidata” da attori in costume che proietteranno lo spettatore in una forma d’illusionismo nel quale la vita diventa storia grazie al matrimonio tra teatro e cultura.
Il pubblico sarà accompagnato in questo viaggio nel tempo (della durata di circa 75 minuti) da personaggi misteriosi, che evocheranno le personalità più rilevanti appartenute alla famiglia Chigi e che ne hanno fatto la storia: i principi Agostino, Sigismondo, il Cardinale Flavio, Papa Alessandro VII, Maria Virginia Borghese, e alcune delle altre figure che hanno frequentato Ariccia.
Il Palazzo, così, rivivrà come luogo concreto di accadimenti, come ideale “spazio scenico” di vicende vissute dalla famiglia, di possibili dialoghi, momenti di intimità, immagini, suggestioni e avvenimenti in cui riluce il riflesso della Storia. Grazie alla narrazione drammatizzata verrà mantenuto l’impegno didattico di fornire notizie relative al Palazzo privilegiando soprattutto l’aspetto umano della famiglia.
In questo itinerario i visitatori non resteranno semplici spettatori della bellezza del luogo, ma lo “vivranno”, come su un palcoscenico, accanto a tutti gli altri personaggi. Saranno catturati dalla suggestione del teatro e diventeranno protagonisti veri di un viaggio attraverso tre secoli di vita quotidiana, di arte, di storia e di “storie”.

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MONOLITE e “Frammenti di visioni”

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