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 Teatro Arena del Sole – Bologna – Carnet erotico 

 Teatro Arena del Sole – Bologna – Carnet erotico 
Novembre 02
14:45 2022

 Teatro Arena del Sole – Bologna

Via dell’Indipendenza 44

venerdì 4 ore 19.00 e sabato 5 ore 21.30 novembre 2022

Sala Thierry Salmon

Carnet erotico 

Una raccolta di studi a partire dalla più piccola forma possibile posata su una superficie vergine

idea, coreografia, interpretazione Francesca Zaccaria

 domenica 6 ore 19.45 novembre 2022

Sala Thierry Salmon

Cosmogony

a live digital performance

direzione Gilles Jobin

ingresso gratuito            

Prosegue Carne, la rassegna di danza dedicata alla drammaturgia fisica curata da Michela Lucenti, con due nuovi appuntamenti al Teatro Arena del Sole di Bologna: venerdì 4 e sabato 5 novembre va in scena la danzatrice e autrice Francesca Zaccaria con Carnet erotico. Una raccolta di studi a partire dalla più piccola forma possibile posata su una superficie vergine, e domenica 6 novembre Cosmogony, con la direzione di Gilles Jobin, live digital performance che conclude anche il secondo atto di ZED Festival Internazionale Videodanza, diretto da Mario Coccetti e organizzato dalla Compagnia della Quarta.

In Carnet erotico è una danza controllata, misurata e ricca di suggestioni visive a dare forma alla performance, la seconda raccolta di studi tratta dalla più ampia indagine attorno al tema dell’erotismo, iniziata nel 2018 da Zaccaria, che coniuga sul palco movimento, pittura, arti marziali e yoga.

In una coreografia composta da immagini, l’erotismo è predisposto in scena per essere osservato ed esperito: inteso come lo svelarsi di una forma integrale da mostrare al pubblico, l’erotico è qui approfondito da una prospettiva visiva e affrontato a partire dalla questione della metamorfosi. Il corpo diviene in scena materia da modellare, una superficie vergine che accoglie immagini e forme, alimentando così l’ambiguo gioco tra il guardare e l’essere guardati. Un percorso polimorfico che restituisce al pubblico nuove e suggestive prospettive su un tema tanto sconfinato quanto multiforme.

Nei giorni di spettacolo, 4 e 5 novembre, il foyer dell’Area del Sole accoglie la mostra oltre questa notte di confidenza di Francesca Zaccaria: una selezione di oli su tavola di piccolo formato, disegni su carta e autoscatti, quest’ultimi realizzati durante il periodo di confinamento del 2020, dedicati all’indagine sul concetto di magnetismo/erotismo.

Francesca Zaccaria è danzatrice, autrice, pittrice, esperta di arti marziali e yoga. Ha lavorato con Catherine Diverrès, Abbondanza/Bertoni, Malou Airaudo, Roberto Castello, Pippo Delbono, Teatro dell’Archivolto, Tiziana Arnaboldi. Dal 2012 collabora con la Cie SIC.12/Gustavo Giacosa. Nel 2005 con la sua prima coreografia Danza per allegorie vince il premio JungeHunde/Sosta Palmizi Network e lo Junge Hunde Festival Kanonhallen di Copenhagen. Nel 2007 insieme a Giovanni Di Cicco fonda la Compagnia Dergah Danza Teatro. Nel 2015 crea Andrii per il Tanzabend del Folkwang Institute of Contemporary Dance di Essen-Werden, e l’anno successivo cura la coreografia di Bodies Garden per l’Academy of Performing Arts di Bratislava. Fa parte degli autori che collaborano con la compagnia di produzione ALDES fondata da Roberto Castello e collabora come docente ed interprete per la Compagnia DEOS / Danse Ensemble Opera Studio. Recentemente ha interpretato la danzatrice Josephine nel film Monte Verità di Stefan Jäger, ha danzato in Drang di Malou Airaudo e in Karnival di Balletto Civile.

Cosmogony è una coreografia per tre danzatori, realizzata dal vivo nello studio della Gilles Jobin Company a Ginevra, registrata in motion capture e lanciata in tempo reale nel cyberspazio tramutando i corpi in avatar. Un evento straordinario frutto della collaborazione con Fondazione Nazionale Danza/Aterballetto (Reggio Emilia), Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Piemonte dal Vivo (Torino). In un solo giorno, tre sale di tre diverse città italiane (Bologna, Reggio Emilia e Torino) si collegheranno in diretta per

assistere a Cosmogony. I movimenti dei ballerini vengono catturati, tagliati in “bit” digitali e inviati istantaneamente attraverso il cyberspazio, per apparire in tempo reale come avatar sugli schermi di sale di tutto il mondo. I corpi dei performer diventano così grovigli di particelle in stato quantico, le cui azioni a distanza sono trasportate a migliaia di chilometri di distanza. I ballerini agiscono come i burattinai dei loro stessi corpi, animando i loro avatar e componendo la cosmogonia di un mondo in sospensione. In uno spazio cosmico o nel cuore di una città virtuale, i corpi in movimento si liberano dalle leggi della fisica seguendo il ronzio dei suoni analogici della band doom rock svizzera Tar Pond, offrendo al pubblico un affascinante viaggio oltre la realtà. 

Segue un incontro con Gilles Jobin, in diretta dallo studio della Compagnia a Ginevra, per un approfondimento sulle nuove modalità di fruizione digitali della danza e una sessione aperta alle domande del pubblico in sala.

Gilles Jobin è un coreografo svizzero, le cui produzioni sono state rappresentate in tutto il mondo dal 1995. Dal 1997 al 2004 ha lavorato a Londra, dove ha creato le rivoluzionarie opere A+B=X (1997), Braindance (1999), The Moebius Strip (2001) e Under Construction (2002), basandosi su un linguaggio coreografico al di fuori delle consuetudini e delle estetiche consolidate. Nel 2003 ha creato TWO-THOUSAND-AND-THREE per i 22 ballerini del Balletto del Grand Théâtre de Genève e nel 2015 ha ricevuto il Gran Premio Svizzero per la Danza dall’Ufficio Federale della Cultura per la carriera. Oggi Jobin combina la danza contemporanea con la sua passione per le imaging tehnologies, arrivando nel 2016 alla produzione del film WOMB in stereoscopia (3D); e nel 2017 al lavoro in motion capture FORÇA FORTE e alla performance in realtà virtuale VR_I. Le sue creazioni sono state presentate in importanti festival cinematografici come il Sundance Film Festival (2018 e 2020) e la Biennale del Cinema di Venezia (2018 e 2020), ma anche a festival di danza come la Lyon Dance Biennale di Lione (2018) o BAM (2019) a New York o in musei come Haus For Electronishe Kunst / HEK a Basilea. Dopo le sperimentazioni in realtà virtuale e a seguito delle restrizioni dettate dall’emergenza pandemica, Jobin e la sua compagnia iniziano a esplorare nuovi territori digitali per la danza e a sperimentare nuove opportunità per distribuire le proprie opere senza viaggiare. Tra questi lavori, oltre a Cosmogony, lo spettacolo in VR La Comédie Virtuelle: 5 ballerini danzano contemporaneamente a Ginevra (3), Bangalore (1) e Melbourne (1) e, grazie alla motion capture, si ritrovano a ballare insieme in un teatro virtuale. L’opera, accessibile a livello globale online, è stata selezionata in concorso alla Mostra internazionale del Cinema di Venezia 2020.

Gilles è regolarmente invitato come docente ospite internazionale di danza e tecnologia in Europa, Asia e America.    

 

Carnet erotico 

Una raccolta di studi a partire dalla più piccola forma possibile posata su una superficie vergine

progetto Francesca Zaccaria

idea, coreografia, interpretazione Francesca Zaccaria

musiche originali Alessandra Ravizza e Edmondo Romano

costume di nudo Eva Pollio e Marco Bottino

realizzazione scena Paolo Morelli

disegno luci Leonardo Badalassi

produzione ALDES

con il sostegno di MIC – Direzione Generale Spettacolo, REGIONE TOSCANA / Sistema Regionale dello Spettacolo

un grazie con particolare riguardo a Michela Lucenti e a DEOS/Danse Ensemble Opera Studio

nell’ambito di CARNE focus di drammaturgia fisica

durata 40 minuti

 

Cosmogony

a live digital performance

direzione Gilles Jobin

danzatori Susana Panadés Diaz, Rudi van der Merwe, Jozsef Trefeli

coordinamento coreografico  Susana Panadés Diaz

coordinamento elaborazioni 3D Tristan Siodlak

coordinamento tecnologico Camilo de Martino

coordinamento tecnico Pierre-Igor Berthet

motion capture Hugo Cahn

mocap cameras Qualisys

musiche Tar Pond

arrangiamenti  Marky Edelmann, Tommy Vetterli

master Dan Suter – Echo Chamber

amministrazione Gonzague Bochud

production manager Laura Babaci

produzione Cie Gilles Jobin

con il supporto di Comune e Cantoni di Ginevra e The Swiss Arts Council Pro Helvetia

spettacolo presentato in collaborazione con Zed Festival 2022

nell’ambito di CARNE focus di drammaturgia fisica

durata 27 minuti

 

Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 – Bologna

Prezzi dei biglietti di Carnet erotico: da 7 € a 15 € esclusa prevendita

Biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00

Tel. 051 2910910 – biglietteria@arenadelsole.it | bologna.emiliaromagnateatro.com

Biglietti Cosmogony: ingresso gratuito con prenotazione consigliata a zedfestival.info@gmail.com

 

 

 

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