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Teatro Anfitrione – Tatiana Valle in concerto per festival “De natura sonorum”

Teatro Anfitrione – Tatiana Valle in concerto per festival “De natura sonorum”
Ottobre 27
17:55 2022

Associazione Teatroinscatola presenta

Canto estrangeiro, il concerto di Tatiana Valle il 28 ottobre al Teatro Anfitrione per la rassegna “De natura sonorum”.

 Dal nuovo progetto discografico su testi del poeta brasiliano Luís Elói Stein, musicati dal compositore e pianista romano Giovanni Guaccero, la serata vede sul palco anche Bruno Marcozzi alle percussioni, Barbara Piperno al flauto, Marco Ruviaro alla chitarra e lo stesso Guaccero al pianoforte

 Il festival De natura sonoroum venerdì 28 ottobre al Teatro Anfitrione a San Saba (via di San Saba 24, ore 20.45, ingresso libero) presenta il concerto Canto estrangeiro (Canto straniero) nuovo progetto discografico della cantante brasiliana Tatiana Valle che interpreta i testi del poeta brasiliano residente in Italia Luís Elói Stein, musicati dal compositore e pianista romano Giovanni Guaccero. Un incontro originale fra cultura latinoamericana ed Europa che coinvolge anche Bruno Marcozzi alle percussioni, Barbara Piperno al flauto, Marco Ruviaro alla chitarra e lo stesso Guaccero al pianoforte. Il concerto sarà preceduto dall’incontro con Stein a cura di Fabio Spadavecchia.

Così Giovanni Guaccero racconta il progetto di Canto estrangeiro: «Esiste un Brasile fuori dal Brasile. Esiste in Europa, in paesi come Portogallo, Francia, Italia. È il Brasile dei brasiliani emigrati in Europa e degli europei che amando quella terra ne hanno adottato in qualche forma la cultura. È il Brasile di chi soffre per il Brasile. Il Brasile di chi lo sogna, di chi lo desidera, lo teme. È un Brasile che sta nel suono della lingua portoghese-brasiliana, trapiantata oltreoceano. Che sta nella poesia. Nella musica. Nel canto. Un canto ‘straniero’, per gli abitanti del vecchio continente, ma forse – chissà – ormai anche per la madrepatria brasiliana. Eppure… come la cultura brasiliana altro non è che una ‘diramazione’ di quello spazio culturale prima europeo-mediterraneo e poi atlantico, così questo Brasile che fiorisce fuori dal Brasile, può essere considerato una diramazione periferica di ritorno di una cultura brasiliana, divenuta oggi importante centro di propulsione artistica. Il terreno di questo scambio è la musica. E così può capitare che anche la música popular brasileira (MPB) possa oggi diventare ‘linguaggio internazionale’, praticato in varie parti del mondo, e quindi anche in Italia. Roma è stata fin dagli anni ’50 del ‘900 un punto di riferimento per musicisti, poeti e intellettuali brasiliani che vi hanno vissuto per dei periodi o vi si sono stabiliti: Sérgio Buarque de Hollanda, Vinicius de Moraes, Murilo Mendes, e poi Chico Buarque, Toquinho, Irio de Paula… Tra anni ’80 e ‘90 arrivò poi una nuova generazione di giovani intellettuali e musicisti. E i punti di riferimento nella città erano sempre l’Ambasciata del Brasile a Piazza Navona, l’Università “La Sapienza”, o i nuovi locali e bar che avevano preso il posto di luoghi “mitici” come il Folkstudio. Elói Stein era tra questi. Divenuto insegnante di portoghese all’Ambasciata e poi all’Università, ha scoperto tardi la vocazione poetica, intorno al 2007. Non ricordo quando ho conosciuto Elói perché dalla fine degli anni ’80 in poi, il mondo “brasiliano” di Roma si incontrava in feste private, in locali, ai concerti. E così, dopo essere stato per un breve periodo suo allievo, cominciai a musicare i suoi raffinati versi, così adatti ad essere cantati, e da lì si è consolidata un’amicizia e una “parceria” che continua ancora oggi. Tra 2007 e 2020 sono diverse decine le canzoni che abbiamo scritto insieme, e non è stato facile fare una selezione per questo disco…»

Nella stessa giornata il seminario con la cantante Barbara Casini alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio (ore 14-17, prenotazione obbligatoria).

La quarta edizione per “De natura sonorum” manifestazione organizzata dall’Associazione Teatroinscatola si tiene a Roma fino al 30 ottobre, fra spazi più noti e quelli da scoprire o ri-scoprire. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito, dedicati all’incontro fra culture, con una particolare attenzione a quello tra America Latina ed Europa, e uno sguardo rivolto al Brasile, paese che ha fondato la sua identità sull’idea di meticciato. “Racconteremo l’incontro tra popoli che si formano o vengono in contatto a seguito di migrazioni, come l’incontro tra intellettuali e la cultura popolare che dà alla luce manifestazioni ibride” racconta Lorenzo Ciccarelli direttore artistico di Teatroinscatola, che per questa edizione si avvale della collaborazione del compositore Giovanni Guaccero.

Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020 – 2021 – 2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE

 L’immagine del festival è di Giuseppe Chiari (Pianoforte su 9 partiture, 1998)

 Link foto

https://www.dropbox.com/sh/r1ya3vpv1d98woc/AABLwMi0Wahkia79UGs2JPCca?dl=0

 

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero fino raggiungimento dei posti disponibili. Per i seminari obbligatoria la prenotazione

Info: tel. 347-6808868, email info@teatroinscatola.it, web www.teatroinscatola.it

Facebook https://www.facebook.com/TeatroinscatolaRoma/

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