Tartaruga marina Caretta Caretta depone 90 uova sulla spiaggia di Torvaianica
Tartaruga marina Caretta Caretta depone 90 uova sulla spiaggia di Torvaianica. Messo in sicurezza il nido ed emessa ordinanza per la salvaguardia. Il Sindaco: “Un evento straordinario sul nostro litorale”
Un evento straordinario quello avvenuto ieri notte sulla spiaggia di Torvaianica: una tartaruga marina (Caretta Caretta) di oltre un metro ha deposto circa 90 uova in un nido che ha scavato a circa 40 metri dalla battigia.
Il personale della Capitaneria di porto di Torvaianica è intervenuto immediatamente e, insieme ai volontari del Centro Studi Cetacei di Sea Shepherd e altri volontari locali, ha circoscritto la zona e messo in sicurezza il nido. Il Sindaco di Pomezia ha emesso in questi minuti un’ordinanza che, a salvaguardia delle uova, vieta fino a 30 metri a destra, sinistra e fronte del nido (lungomare delle Sirene nei pressi del fosso della Crocetta) qualunque attività ludico-ricreativa, il passaggio di automezzi e l’illuminazione notturna.
La schiusa, prevista per la prima metà di agosto, seguirebbe quella del 2018 a Montalto di Castro. La deposizione delle uova sulle coste laziali si ripete invece per la quinta volta in cinque anni.
“La nidificazione della tartaruga nel Lazio è un segnale della risalita della specie lungo le coste settentrionali del Tirreno, quasi certamente dovuta al riscaldamento del mare”, spiegano da Tartamare di Grosseto, uno degli enti coinvolti che seguirà il nido nelle prossime settimane per garantirne l’inviolabilità, sotto la sovrintendenza scientifica dell’istituto Anthon Dohrn di Napoli.
“Le nostre dune sono state scelte da un esemplare di Caretta Caretta per deporre le uova – commenta l’Assessore Giovanni Mattias – Ce ne prenderemo cura con la speranza che possano schiudersi in agosto e prendere il largo”.
“Un evento straordinario per la nostra costa – aggiunge il Sindaco Adriano Zuccalà – Voglio ringraziare Tartalazio, la rete della Regione Lazio che si occupa dello studio e il recupero delle tartarughe marine, per il coordinamento dell’intera operazione e tutti i volontari che seguiranno il nido in queste settimane”.
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