Tarifa, un festival del cinema per conoscere l’Africa
Colori, ritmi e drammi d’Africa ai piedi del “Castillo de Tarifa”, la rocca color tufo dalla quale l’Europa guarda il Marocco e avvicina i popoli a Sud del Sahara: Venerdì comincia un festival cinematografico che propone oltre cento opere, cultura, incontri.
Appuntamento dunque a Tarifa, comunità autonoma di Andalusia in riva allo Stretto di Gibilterra. Il “Festival di cinema africano di Tarifa”, questa la denominazione ufficiale della rassegna, prevede le sezioni “Schermo aperto”, “Africa in ritmo” e “Animafrica”, modi diversi per raccontare volti, problemi e speranze di un continente vasto e variegato. In programma ci sono lungometraggi, documentari e film di animazione. Tra le opere in concorso spicca “Teza”, il film del regista etiopico Hailé Gérima già vincitore lo scorso anno dello “Stallone di Yennenga” alla biennale panafricana “Fespaco”. Da segnalare il ritorno dietro la macchina da presa del marocchino Jillali Ferhati, con il suo “Des I aube”, e diversi documentari sul dramma dell’emigrazione: da “Dieu at-il-quitté l’Afrique?” del musicista e cineasta Musa Dieng Kala a “Les Larmes de l’emigration” del senegalese Alassane Diago. Il Festival si concluderà il 29 Maggio dopo alcune serate speciali sulla sponda sud del Mediterraneo, nelle città marocchine di Tétouan, Larache e Tangeri e nelle enclave spagnole di Algeciras, San Roque e Benalup.
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