Tar Lazio su orari slot a Roma: “rinvio a novembre aggrava crisi delle aziende di gioco”
Il rinvio della decisione sull’ordinanza del sindaco Raggi – che limita l’orario di funzionamento degli apparecchi a otto ore – danneggerà ulteriormente le aziende che gestiscono slot machine nel Comune di Roma. La limitazione resterà infatti in vigore almeno fino a fine novembre. E’ il commento ad Agipronews di Massimiliano Pucci, Presidente di As.tro, l’associazione dei gestori di slot machine, dopo che il Tar Lazio ha rinviato ad un’unica maxi-udienza di merito – in programma il 21 novembre – la discussione dei ricorsi delle imprese di gioco e di alcuni concessionari. «Nel testo del sindaco – prosegue Pucci – è contenuto un riferimento esplicito all’accordo tra Governo ed enti locali del 7 settembre 2017 per il riordino dei giochi sul territorio: un’intesa che stabilisce la facoltà per gli enti locali di interrompere il gioco sul territorio per un massimo di 6 ore complessive quotidiane. A Roma, invece, le ore di proibizione del gioco saranno 16». Inoltre, «nell’ordinanza si esplicita chiaramente l’alto rischio di dipendenza delle lotterie istantanee rispetto ad altri giochi, a causa delle loro caratteristiche legate a velocità, facilità e diffusione nei contesti quotidiani. Perché dunque la sindaca Raggi limita solo il funzionamento delle slot?». Infine, a giudizio di Pucci, l’ordinanza va in controtendenza anche rispetto a quanto sostenuto da diverse ricerche scientifiche, dalle quali emerge l’effetto-boomerang della regolamentazione degli orari: «Il giocatore è spinto ad accelerare il ritmo delle partite quando si avvicina il momento del break e a riprendere con foga a giocare quando la finestra oraria si riapre. Dunque, i limiti orari non sono affatto un deterrente rispetto ai fenomeni di ludopatia».
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