Quando il silenzio è d’oro – Se nella, bellissima, serata per i festeggiamenti del genetliaco bi millenario dell’imperatore Caligola al Museo delle navi romane di Nemi canta Elio (versione senza le Storie Tese), il successo è garantito. Se poi presenta il suo repertorio tenorile (Elio è diplomato al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano) con arie dal “Don Giovanni” e da “Le Nozze di Figaro” di Mozart o tratte da opere o cantate buffe di Gioachino Rossini da “Il Barbiere di Siviglia” o la “Chanson du Bebé” mentre spiega al pubblico quanto la nostra cultura a certi livelli sia paludata considerando intellettuali gli scritti buffi di Rossini e volgarità gli stessi argomenti trattati da altri, così per i brani “Schiavitù sessuale” e “Ballata del Magnaccia” tratti da “L’opera da tre soldi” di Kurt Weill (due titoli che sembrano perfettamente ‘elieschi’) …