La scorsa estate ho trascorso piacevolmente il tempo leggendo la storia di un sogno lontano, realizzato vent’anni fa da un simpatico amico-poeta, affermato architetto e accattivante narratore; con un linguaggio
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Assolato pomeriggio di novembre; devo preparare un itinerario per condurre alcuni bambini a visitare il centro storico di Rocca di Papa. Decido di verificare a piedi il percorso e invito un’amica ad accompagnarmi; sempre cortese e disponibile, accetta. Partiamo dal Museo geofisico che in quel momento è chiuso e ci dirigiamo verso l’interno, pochi passi e siamo già arrivati alla piazzetta della Chiesa del Crocifisso.
Esprimersi con i colori: dare forma attraverso le tonalità a quello che di più intimo c’è nell’animo di un uomo legato all’arte, con la propria storia e le varie esperienze … Questo è quanto ha voluto offrire Gabriele Novelli nella sua esposizione d’arte contemporanea “Colori in mostra”, patrocinata dal Comune, il 29 ottobre nei locali della biblioteca di Rocca di Papa.
– Comma’, dici po’, toccacome funziona mo’c’a ‘mmonnezza d’ess’a Rocca…– Ah, n’ajo ancora bè capitu:de tutti colori vedo a ‘gni situsecchietti e sacchetti fora a le portee a ggiorni precisi
Bambini di appena sette, otto anni possono far riflettere e lanciare un loro messaggio sulla bio-diversità? La risposta può essere affermativa se questi alunni hanno avuto la fortuna di incontrare un team docente come quello costituito dalle insegnanti L. Furfaro, L. Zamarra e A. Dodaro, che non si ferma davanti al fatto che si sta lavorando con i piccoli.
Bambini di appena sette, otto anni possono far riflettere e lanciare un loro messaggio sulla bio-diversità? La risposta può essere affermativa se questi alunni hanno avuto la fortuna di incontrare un team docente come quello costituito dalle insegnanti L. Furfaro, L. Zamarra e A. Dodaro, che non si ferma davanti al fatto che si sta lavorando con i piccoli.
Splendido il borgo antico profumato d’autunno e gremito fino all’inverosimile: questa Rocca di Papa nei tre giorni dedicati alla Sagra delle Castagne. L’infaticabile Roberto Sellati, Assessore al Turismo e Spettacolo, sempre allegro e pronto anche a dare una mano in attività pratiche, sorride compiaciuto: più di centotrenta chili di castagne sono state distribuite a una folla festante che brulicava lungo i vicoli e il corso principale, illuminato a festa.
Neru e cicciottul’ara notte au liettum’aio sognatuschifosu ‘n ‘nzettustea prontu a pizzica’
Ho appena terminato di leggere la storia di un sogno lontano, realizzato vent’anni fa da un simpatico amico-poeta, affermato architetto e accattivante narratore; con un linguaggio ricco di brioso umorismo
– Certe vôti ‘a psiche… – Oddio! E ch’etè ‘sta ‘mmalatia?!! – Si’ propriu ‘ngnorante: etè ‘a mente che raggiona ‘ncosciamente… – Ch’etene???!! – Senza che te ne ‘ccorgi u
– E sienti comma’che m’è itu a capità!Me ‘ffacceste l’ara matinae vedeste ‘a vecina……‘lla pantasima refattaco ‘a occa stuortaropèrta a ciavatta…
Partendo dai miti ed analizzando lo sviluppo scientifico dal punto di vista storico, sociale e politico si è affrontato nell’Aula Consiliare di Rocca di Papa lo scorso 20 gennaio, un interessante dibattito, preceduto da un’esauriente relazione della dottoressa Emilia Barbato sul “Ruolo della donna nella Scienza”. L’incontro è stato organizzato dall’Associazione Culturale L’Osservatorio e introdotto dalla Presidente dott.ssa Antonia Dilonardo.
Sempre più si conferma la qualità nella scelta degli spettacoli proposti dal Direttore Artistico e da tutto lo staff del Teatro Civico di Rocca di Papa: 13419 – La necessità del ritorno di Roberto Attias, ha tenuto con il fiato in sospeso gli spettatori del piccolo Teatro cittadino il 24 gennaio.
Sempre commuove e incanta la storia de “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupery: un volo nella fantasia che l’autore francese, pilota scomparso nel corso di una missione durante l’ultimo conflitto mondiale, scrisse per riconquistare sua moglie dopo un lungo periodo di separazione.
‘Na pore jatta sderenatache de fame se sceleasottu ‘na pergulatado’ sorici ‘ncontrea…
Chi nei Castelli non conosce la banda musicale degli Screpanti? Il nostro mitico “Concertino” da tempo rallegra e coinvolge le piazze in ogni occasione di festa, sia a Rocca di Papa che altrove. Dai colori vivaci, il giallo delle ginestre e il verde dei nostri boschi, la loro divisa è allegra come la musica regalata attraverso strumenti suonati con tanta passione e maestria.
Una storia d’amore, un algoritmo che dura tutta la vita, basato sull’irrazionalità di due caratteri diversi, opposti, che come tali però, finiscono per attrarsi in ogni occasione dell’esistenza. Potrebbe essere sinteticamente questa, la trama della delicata storia d’amore presentata il 22 novembre al Teatro civico di Rocca di Papa e magistralmente interpretata da Edy Angelillo e Michele La Ginestra: Radice di due.
Quando ero piccola, mia nonna possedeva un minuscolo quadretto: era un’immagine plastificata e incorniciata che rappresentava il panorama di Rocca di Papa sullo sfondo di Monte Cavo. La foto era ritoccata: probabilmente il fotografo aveva voluto rendere più accesi i colori e il paesaggio. Mi piaceva molto quel piccolo riquadro: mi regalava allegria, un flash dei tempi andati, quando sulla vetta arrotondata del monte non spiccavano ripetitori e tralicci invasivi e invadenti. Quando lo osservavo appeso sul muro dello stretto corridoio colpito dal riflesso di una calda luce pomeridiana la mente tornava indietro nel tempo.
Un’esilarante commedia ha inaugurato la nuova stagione nel Teatro civico di Rocca di Papa: il 4 ottobre, la Turandot di Carlo Gozzi, ha offerto agli spettatori un piacevole intrattenimento, carico di umorismo contagioso. Due gli atti, ambientati nella corte della crudele regina che sottopone i suoi pretendenti a una prova fatale: trovare la soluzione ai suoi indovinelli o la morte.
Quando gli occhi trasmettono emozioni e sentimenti facendo vibrare il cuore, quando antichi scatti ingialliti dal tempo e sfumati dalla vita che scorre aprono a una storia universale, si fa poesia. È quanto ci ha regalato la scrittrice Maria Lanciotti, il 30 ottobre, nel corso del programma di manifestazioni organizzate in occasione del “Trentennale del Photo Club Controluce.
Una volta si usavano le serenate per manifestare i propri sentimenti all’amata, viste le scarse occasioni d’incontro, durante le quali
La Via dell’Impero e la sua storia sino al 20 settembre, Musei Capitolini, p.za del Campidoglio, tel. 060608.
Visite Notturne Romane nei musei e nei siti storici più famosi della capitale unitamente ad eventi culturali tra musica e poesia. Sino al 30 settembre, tel. 06. 39967700. Sino al 21 settembre, via Reggio Emilia, 54, tel. 060608.
Un tuffo nel passato: immaginare di essere trasportati su un vagone tra i boschi, sentire il profumo della natura, chiudere gli occhi ed incontrare con la fantasia quelle donnine del secolo scorso che in foto (tratta dal libro “Rocca di Papa in cartolina” di Massimo Saba) salutano dal “famoso” ponticello di Via delle Barozze (tristemente soprannominato “della discordia” per una poco cavalleresca gara di precedenza tra le vetture in transito). Mentre, nel vetusto edificio della STFER nel Piazzale della Funicolare, continuano a scorrere le immagini di una Rocca che fu, la mente vaga, ma torna al presente e ripensa alla passeggiata tra i vicoli appena conclusa con un gruppo di “forestieri” e non.
‘N Rocchicianu d’ari tempi‘ffezzionatu etera ‘ssai a ‘n gallettu e stea ‘ttentia ‘n lasciallu solu mmai.S’o portea pur’au liettucome ‘n