Cosa c’entra “dentro un quadro dell’Infiorata”? C’entra … Perché in questo caso, non è soltanto il calarsi, il compenetrarsi, l’entrare metaforico in una tela che ci dà emozioni e suggestività, è proprio il calarsi materialmente, fisicamente, “in un quadro di fiori”. E se sulla strada che conduce dentro il quadro c’è un luogo in cui i ricordi del trascorrere del tempo diventano, da materia, evanescenza virtuale, se c’è un posto in cui si rimane soli tra tanta gente e la solitudine si fa profonda, se c’è un posto che sembra sospeso nel tempo, questo luogo è l’interno di un quadro mentre vi si lavora. E sì, perché il quadro di cui si parla ed in cui ci si cala è di 77 metri quadri. Un quadro di fiori sul selciato di una strada, una miriade di petali di tanti colori che in modo organico o scomposto, ma nel migliore dei modi possibile, ricoprono i sampietrini, di una strada intera, via Italo Belardi. Un’opera d’arte che si ripete in questo paese, ormai, da oltre due secoli, dal 1778.