Nell’ambito della mostra dello scultore Giuseppe Cherubini, le cui opere in legno, pietra e bronzo sono rimaste esposte dal 12 al 24 dicembre nella Sala delle Lapidi del palazzo comunale, si sono svolti alcuni incontri tra autori di poesie e studenti delle scuole medie e superiori, secondo l’idea e il desiderio di Cherubini di far coincidere le diverse espressioni artistiche per una visione più ampia sul senso dell’arte.
Tag "Maria Lanciotti"
Prosegue il percorso a tappe dell’Operazione Forty Fingers – Musiche da vedere, dopo la prima Rassegna Pianistica Internazionale condotta felicemente a termine in collaborazione con il Kulturni Centar Beograda nel novembre del 2008 a Roma e a Velletri e nell’aprile del 2009 a Belgrado.
Sale dalle fratture della terra il sangue verde del nuovo risveglio.Sale dal profondo la memoria vivadella pietra lanciata nell’azzurro.Sale il profumo della rosadal groviglio di spine che l’arrossa.Tornano i sogni
Andai a trovare la Morte, tante volte era venuta senza incontrarmi.Parliamo, le chiesi.La Signora mi fece accomodare.“E’ lunga la tua vita, Signora Morte”.“Mi nutro bene”.“Oggi hai già mangiato?”“Stavo appunto per
Fra le tante incertezze che distinguono il nostro tempo una cosa sembrava fuori discussione: all’ora di pranzo si mangia. Poi arriva un certo ministro Rotondi il quale proclama che «la
Le donne raccontate da Marina Pierri sembrano riempire il cielo piuttosto che esserne la metà, donne “che riempiono la vita di parole, pensieri, coraggio e allegria”, donne sempre in movimento,
Impasto di ossa sangue cervelloquesta terra che bestemmia amore,questa terra impasto di dolore.Pesano le scarpeil vestito la pellele membra,l’empio scempiodella prima innocenza.Scorre la lingua assetatasul filo d’erba riarsocercando parole da
Lo sguardo persoFra geometrie di marmiScrutaFra il mosaico regolareLa linea inversa al disegnoUn abito talareFra le navate scivolaCardinalizia luceScende dalle vetrateFumano incensi e ceriNell’aria florealeVenite ad aiutarmiAngeli fluttuantiSollevate il mio
Vivere per capire la ragioneDi questo stare un momento sulla terraE come affinare l’arma del pensieroPer aprire un varco nel misteroCapire la partita che si giocaLa posta in palio la
Abbiamo già parlato della Compagnia dell’anello al naso, ospite del laboratorio artistico di “Aquerò”, associazione che si proclama libera e indipendente e impegnata a favorire lo spirito di socialità e solidarietà nel mondo giovanile. Formata da una ventina di ragazzi e ragazzini che vanno dai dieci ai quindici anni, la compagnia affidata principalmente ai soci fondatori Alessandro Gentili e Emanuela Elisei si è imposta in breve tempo all’attenzione del pubblico
Conflitto e lottaTensioneE sola quieteEquilibrio precarioDi forze ugualiE opposte
Generose, umili, incrollabili, insuperabili, le ragazze della nazionale italiana di ginnastica ritmica si sono riprese ai mondiali di Miè in Giappone quanto ingiustamente era stato tolto loro alle Olimpiadi di Pechino 2008, l’onore del podio e dell’oro, con un verdetto iniquo palesemente combinato e inutilmente contestato. Una prova del fuoco crudele e immeritata che poteva bruciare le ali delle nostre farfalle azzurre e invece le ha ricoperte di nuova polvere magica.
Nel mio orto ci nascono ogni anno i papaveri da oppio. Qualche seme arrivò qui portato da una ventata da
Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi e Ferragosto dove puoi, e milioni di italiani anche quest’anno si sono
Non m’ingannanoi tuoi capelli bianchi, le tue rughe.Sento l’odore di te, aspro di desiderio e rabbia,quando solcavideliriper tenermi in pugno.
Tu ragazzinocol ciuffo e la camiciaa quadridicesti: Africa.E ti sedesti.Io seguii la pista dei leoniper trovarti, e fu il deserto.
Mio nonno Aurelio aveva la cantina più bella del paese. Sull’insegna di compensato con una fronda d’alloro c’era scritto Da
Una volta se si aveva un problema, di salute o altro, si ricorreva per prima cosa al santo protettore più
Ti tengo stretto negli occhicome un sogno al risveglio, quando sul confineabbraccia gli orizzonti.
E dirti ancoraquel colore di cieloche scolorae di me, innamorata a morte della vita.
M’hai morsicatoil cuore,dolcissima bambina, col tuo sorrisoplacidoalla vitache, intorno a te,erano frecciatedi veleno.
Desiderai piantareCedri e uliviSulle falde dei monti. Desidero oggiUn pugno di semiDa spargereNel vento d’aprile.
Se i bambini sapessero quello che li aspetta, si rifiuterebbero di venire al mondo. In questo mondo. In questa epoca.
Giovanni Lustrissimi vangava l’orto quando vennero i carabinieri a chiedergli dove fosse suo figlio Ugo. Giovanni buttò la vanga a
Un giorno che pioveva e i tuoni facevano tremare i vetri delle finestre, Germana si rinchiuse dentro la stanzetta ingombra
Le parole non dettemuoionostrozzatenella crosta induritadall’assenza di buoifrustati sui lombi.
Viene da chiedersi, dopo aver letto il libro di Paolo Vanacore Donne Romane – Storie al margine sotto l’argine, pubblicato
Mia madre mi chiamò e mi disse: “Siediti, che devo dirti una cosa, ma non ti spaventare”. Avevo dieci anni.