La prima sorpresa è stata lo scenario splendido sul terrazzo di Palazzo Sforza Cesarini: un grandangolo naturale per ammirare quanto di meraviglioso può creare la simbiosi uomo-natura, tra geometriche variazioni di tetti e terrazzi del centro storico e la visione incantata dello ‘specchio di Diana’, il lago di Nemi. Già da lì le “LIBRazioni” (questo il nome del progetto di questo ‘gruppo di lavoro’) hanno preso corpo e la mente si è poi lasciata cullare in un caleidoscopio di emozioni e sentimenti scaturiti dalle musicalità dei versi, delle note, e dalla calda voce della cantante Marina Macchia, accompagnata al flauto da Davide Grottelli e alla chitarra da Laura Tiberi. “ … il mio FOLLE AMORE”, incontro con Maria Lanciotti, questo il titolo dell’evento, organizzato dall’Associazione culturale Colle Ionci di Valeriano Bottini, in collaborazione con l’Assessorato alla cultura della cittadina castellana.