6 febbraio 2008
Verrebbe da dire: “morto Prodi, viva Prodi!”. La realtà è che con la seconda esperienza di Prodi a palazzo Chigi si chiude un’epoca. Un’epoca fatta di contrapposizione tra settantenni (un po’ meno Romano, un po’ più anziano Berlusconi), tra schieramenti politici che sebbene evoluti da contrapposizioni ottocentesche (comunismo vs capitalismo), addirittura sembravano riprodurle in peggio: da una parte un piccolo compromesso storico, dall’altra forze illiberali, conservatrici, fasciste, secessioniste. Su tutte, val la pena di pensare, i poteri forti: le organizzazioni finanziarie internazionali, Confindustria, il grande capitale insomma. Su tutti tutti, la Chiesa.
Sembrerebbe proprio che non ci sia nulla da rimpiangere!