Pietà dagli uomini e perdono da Dio; lasciateli stare, così come sono, nudi e avvinghiati nell’ultimo atto di un semplice gesto che hanno reso eterno. Mettete una croce, due pezzi
Tag "L’ angolo della Poesia"
Il Belvedere che è la loggia mia ha i riflessi intarsiati col pastello, per stì colori non ci sta pennello si fanno solo con la fantasia. Lontano sotto un sole
dal pozzo io non posso risalire ma sprofondare inerme fino al liquido centro della terra per ricomporre intera quella sfera
Il mare ondulante di creste bianche, il vento che raccoglie i flutti e li confonde nella pioggia. Il poeta è giovane, agli elementi dona la furia del suo cuore, la
Come il caldo allento gli stivali alla notte, dilato polvere e petali smunti su una strada che è sempre la stessa, affettuosamente dilaniata da bottoni di corpetti schiacciati, saltati per
Vaga in labirinti di mille io, su palcoscenici di mille teatri, in anfratti di mille ricordi. Ma chi vaga? Chi pellegrino si veste di mille costumi? Ora protagonista, ora comparsa,
Sogna il pagliaccio oltre gli spicchi colorati della tenda lontano nel tempo una marina azzurra una nevicata pura di gennaio la sua malinconia è dolcemente poggiata sulla mano a trattenere
Parla il mistero del dominio di materia ove tutto è chiaro se è presente essenza ove pur amando desiderio emerge …d’amare
Amo il tramonto. È il tramonto a riportarmi l’alba. Amo l’alba. E’ l’alba che mi conduce a sera.
Fatemi marciare, capitano, ho gli stivali asciutti e imbrillantati, io per natura fiero soldato e non un solo pensiero, è in me la fede vera più forte del vangelo. Fatemi
Quando la grande stella veloce piega ad occidente il cielo s’inchina al buio il mio corpo vibra di tuo raggio
Se il silenzio è eco Di parole sussurrate, Se il tempo diventa Prigione della tua anima, Se il mondo ti sembra Nuovo ed estraneo, Se pace per te È stare
La mia terra da qui non si vede. Se volgo la testa, gli occhi, il mio cuore, vedo a Oriente
Rincorro il tempo passato Cercando il tuo volto di ragazza Il sorriso smarrito Lungo il cammino dell’esistenza
Il tramonto arriva per tutti e della notte c’è certezza. Il pensiero degli stolti non cambierà il ritmo della vita,
Sepolto nella luce del meriggio al divenire insonne e non saziato io sono trasparente in questo viaggio fermo ed infinito
Puoi vedere il principio dell’armonia guardando un frutto maturo cadere dal suo albero Puoi sentire la passione di una spiga
tiro a caso uno dei tanti indovinelli conditi nella mescola di carte scrostate rivolte in barba a Lune e Soli
Il mio giacer al buio in estate accompagnato da tocchi di campane mi porta sulla torre ad osservare me che
Il poeta è un pagliaccio che dipinge sogni maldestri Come un carnivoro fagocita carne cruda & sentimenti piagnucolosi Il poeta
a un uomo dolce triste a un uomo gentile colto a un uomo con le mani di fontana e gli
La sua è, indubbiamente, una famiglia borghese colta, in grado di darle supporto e strumenti fin dalla più tenera età,
O giovine e fiorente terra, quella dal vellutato manto cui il respiro la luna destava, mi diventi vecchia ed il
Arroccato de’ sopra ‘na collina Te guarda Monte Porzio e la Colonna, Nun se sente er respiro de’ ‘na fronna
goccia di rugiada di un occhio brillante che trabocca dal cuor ridondante nettare salato ed amaro essenza di un io
do-orre, 4 volte, leva la sveglia batte l’amor(t)e. pause di respiro. flash di intermittenza. luci impazzite del microonde. “dove
L’eterno è in me Lui sa che la mia esistenza non ha tempo Il corrente abbraccia la memoria dell’avvenuto Con
Tramonto di Maggio su Roma da Castel San Pietro Romano. Canti di rondini e di fringuelli. Morbide voci di locali