In faccia al sole sospeso sui pini e sulle cupole, le spalle ai ruderi dei mercati di Traiano, infagottato in ruvido cappotto incolore, le esili gambe accavallate perse nelle braghe
Tag "L’ angolo della Poesia"
rapido frullar d’ali destò nel petto il tuo improvviso apparire; come d’inquieto passero, prigioniero, smania di volo.
Mi spesi ammaestrando una formica Era il tempo della detenzione Senza volerlo uccisi la mia allieva
Stupefacente vita meravigliosa realtà di un sogno vividescente
Dell’eterna volontà che gira a vuoto come vite dentro fessura spanata ti saprò ridire, più in là, fuori dal magma del presente che non ammette uno sconcio divenire. Demonio spento
Ad ogni tocco verso il mio corpo mia mente ricostruisce idea del mondo ch’è intorno a me Ogni scena che riemerge ha me nel suo centro Non è concepibile in
Sulla scena della vita è calato ormai il sipario, non ci sono vincitori e neanche grandi attori, a me resta la gran pena, di uscirmene di scena! quel sorriso che
La moquette gialla (più o meno sbiadita) rotola accanto al fiammingo (assieme percorriamo quella strada) Chissà se il sole ancora una volta gli volterà la faccia?
Nel crepuscolo di questa vita Mi piacerebbe riposare appoggiato su un albero robusto & ripensando a tutto quello che ho combinato Sorridere con maliziosa riconoscenza
Giri giri corri e torni Ma dove butti questi giorni? Aspetti qualcosa da chi? Da lei che non sa nemmeno che sei qui Pensa a te dalla mattina alla notte
Grigia l’alba e grigio anche l’umore, nemmeno un’auto per strada fa rumore… Dorme il Paese che nel sole non spera… Dormirei anch’io fino a Primavera!
Sono pressata… Ho un sacco di pensieri che mi schiacciano che pesano su di me come macigno… …Ma dove sono i pensieri come faccio a dire che mi schiacciano come
Nuvola d’oro Nel cielo d’agosto Venata appena Dal sangue del tramonto Pulpito di predica Consacrata agli dei Indifferenti I ciliegi
Cielo, del divenire in canto come un cuore sono l’infinito volo più all’interno dentro me se spiuma l’azzurro nuvole, spuma
Mi son lasciato cadere in goccia d’emozione Volo torreggiando giù nel profondo Sento il mio corpo Oscura luce precipita dalle
Affondare la voce in un notturno di Chopin Accarezzare la brezza dell’assolata verità Scolpire col batticuore pregiate armi indistruttibili Ragionare
Quando inaspettatamente, lungo l’incerto percorso che volge al traguardo, mi assale uno strano senso di disagio e non riesco ad
ON Sinapsi in corso Distratto perché in cerca di concentrazione Un termine per l’inesistenza è facoltativo Un pensiero per ogni
Sputa una qualsiasi lettera, virgola, parola, rima, versetto, poemetto, sberleffo, cocktail di alfabeti. Sputa un qualsiasi odio et amo, lunedì
C’è chi dice che intristisce e chi dice che incupisce, pioggerella fina fina di rugiada sopraffina che si posa sulle
andavo solo, ho udito delle foglie secche sospinte dal vento, il rumore saltellante, come ruvida carta da presepe: montagne, fiumi,
sogni illusioni speranze aspirazioni poi viene l’affanno di ogni giorno il chiasso l’amarezza il mondo intorno così trascorre il tempo
Setacciavo fiumi per un granello d’oro Mi punse lo scorpione rinsavii morendo
come faccio a progettare se ferma rimango… …come il mio cane che si morde la coda e forma un cerchio
verso qui dentro che mi fa guardare, che si fa sentire come il cielo è d’infinito stupore qui dentro, solo
Non ricordo d’averlo cercato ma come d’incanto tra le mani, mi sono trovato a sfogliare la vita mia e fotografia
Sbigottita la vecchia fontana della piazza ancora si riscopre a bisbigliare qualche goccia di mare. Ignaro fanciullo beve.
Anno Nuovo, Vita Vecchia, col lavoro che ci aspetta e gli impegni famigliari, giorni dolci… giorni amari… Ma nuova, almeno,
Scrutando dentro di noi vediamo il nulla e l’infinito, e cerchiamo sempre di capire chi, dei due, c’è più gradito;
Cerco un cantuccio nascosto Lontano dalla folla immensa E dalle luci scintillanti. Il silenzio ha una musica strana Che inonda