Io con te nell’incontro perdo il ricordo abbandono la vita torno al silenzio In un attimo vivo l’eterno
Tag "L’ angolo della Poesia"
L’ora violenta che mai non disfiora l’indifferente forma sul petto t’abbandona, docili i capelli alla mano di seta, e sbigottiti i cieli passano nel tuo sguardo
Lago dai vetri danzanti che la goccia tagliano in sospiri d’argento Drago che verità insinui nel brivido di ghiaccio dei sogni immediati che s’adornano di lacrime di fiele Ma sul
L’odore della città nel seno nascosto di luce e oceano il vento tintinna oro e argento bianca maga il ritmo delle ogive scandisce i muri sgretola il silenzio il cuore
Lì dove l’immaginario umano vuole che Cielo e Mare si uniscano in un candido quanto sensuale abbraccio, Lì dove l’occhio arriva a stento, dove la foschia abbraccia la linea magica
Guardati! .. come fossi nuda, Ninfa, forma degli Dei E non seguire la volpe… potresti perderti piccolina che sei La faccia nascosta di Giano, ti interessa ma ti fa perdere
ho percorso in discesa il sentiero, appena accennato, fra gli ulivi. il sole pallido di gennaio negli occhi, affacciato sull’orizzonte brumoso. dal mare arrossato, come fantasmi, salivano nuvole senza colore.
Nevicava davvero quel mattino di marzo, che sembrava così limpido e alto fino a toccare il cielo, e al centro c’era ferma la luna appena un poco sfumata da un
S’un greto asciutto crisalide mutante dorme sul freddo assito dell’inverno e tutto intorno tace Dentro il suo bozzolo si prepara a fatica ad affacciarsi sull’orlo della vita inconsapevole farfalla
Dall’alto della stradina puro oriente Giappone incantato Piazza Vittorio esalta il vento sullo sfondo di montagne solide e colorate una nube sovrasta l’incontro righe simmetriche tranvie luci movimento futurista e
Sarà la solitudine del vento, quando gelido ed impetuoso soffia sgradito sulla mia terrazza. Sarà il palpito dei freddi giorni d’inverno, la magia dello sguardo che in un istante va
Sotto luci e riflettori si riflettono i dolori e si avverte solamente l’acre odore del sudore, formidabili destrieri fanno posto
I tuoi seni impertinenti, frutti proibiti per la mia libido, tento di mordere per trattenerli a me, ma scivolano via
C-a-l-e-i-d-o-s-c-o-p-i-o la mia mente che ricorda. Le sue cangianze si somigliano come granelli di sabbia. Il nostro amore è acqua
Il mare rumoreggia, Rotolando sulla spiaggia Parole di sabbia Che il vento cancella Alla mia vista.
abbracciami vita con le tue spire forti col tuo sapore di placenta e sangue col tuo odore di morte fresco
Colombia es tu nombre Colombia tu eres mi amor te llevo en mi pecho como una cancion a veces te
Mi piace perdermi per i tuoi vicoli, Barcellona incantatrice. Mi aspettano ogni giorno per mostrarsi intriganti alla mia curiosità. In
La pelle calda e nera, diabolica figlia della notte vestirà il mio corpo lurido. Tu schiavo del sesso vivrai dei
Allenta il remo, caro amico. Non vedi? La mano ha voglia di accarezzare l’acqua. Porta al riposo il fluire dolce
e partì poi per soldato che non era laureato, “fridd, vient e schiuppttat” e fu subito arrestato! ma non eran campi
Amavi l’ulivo contorto dai venti, l’amavi padre. Furente di vita sgranavi la terra e di sera il rosario. Padre mi
Pensieri ricamati di fresco Affrettati giudizi osceni L’eco del tuo Io rimbalza nella notte dei predatori Annichilito Un rumore di
Ampi e caldi venti varcano la soglia entrano turbano questa fresca primavera Porto in me da sempre una vastità La
Sia d’Inverno che d’Estate, al mattino mi trovate in terrazza col Caffè: Aspetto il Sole (quando c’è). Sorge lento dietro
Nell’ampio oceano dell’Olimpo messaggeri ci parlano con immagini. Annunziano il Giorno del Giudizio? La fine di tutto? E noi qui,
Libertà. Ecco cosa le nuvole portano in grembo. Libertà talmente pura da sciogliersi nelle lacrime che cadono dal cielo. Libertà
Un giorno d’estate mi fermo e guardo intorno Cascate Giardini di pini salmastri Tetti rosati Mare cupo. Nuvola silenziosa rapisci