I tempi sono brutti, strozzati. Come non lo sono mai stati, dal dopoguerra. L’Italia va in bancarotta. Già sta. Quel che si fa è per provare a rialzarsi. Il governo per far cassa sta raschiando dei cittadini ogni piega del portafoglio. Pure quella degli spiccioli. È penoso. È inevitabile. Ormai lo sappiamo tutti. Se Monti non lo facesse, sarebbe peggio. L’hanno messo lì apposta. Per fargli fare questo lavoro, quasi sporco. Che i partiti non hanno saputo, voluto, potuto fare. Se il professore fallisce, finiamo come in Grecia. A lingua fuori. Allora, contribuenti spremuti e tagli. Tra i quali, quello dei soldi ai comuni. Per tirare avanti obbligati a loro volta a spremere la gente, aumentando tariffe e addizionali. Per chi paga, razione doppia, di bastonate. Passaggio scorbutico per i sindaci.