Recentemente il mondo della scuola sta vivendo momenti poco sereni e ricchi di cambiamenti che vanno a colpire studenti e docenti per favorire quello che da tempo la Finanziaria italiana pare a tutti i costi voler perseguire: il risparmio, l’ottimizzazione delle risorse, la lotta agli sprechi. Obiettivi certamente encomiabili se gestiti secondo criteri di rispetto e di valorizzazione dello status quo quando quest’ultimo ha raggiunto un equilibrio positivo. Se ci si ferma un attimo a riflettere, ci si rende conto che si sta parlando di ‘persone’, risorse e ‘materiali’ umani , utenti che sono bambini, ragazzi, studenti. La scuola si sa, oltre ad essere un ambiente nel quale si lavora per portare avanti i programmi ministeriali, è soprattutto un luogo educativo, fatto di progettazioni pensate a misura d’uomo, tenendo conto delle risorse e dei bisogni che il territorio richiede. La precarietà della situazione scolastica è condivisa in tutta la realtà nazionale: la Legge 111/2011 prevede la riorganizzazione degli Istituti Scolastici.