Il RomaFictionFest è il più importante festival internazionale dedicato alla fiction televisiva e si è svolto presso l’Auditorium Parco della Musica, l’Auditorium di Via della Conciliazione e la Casa del Cinema. Moltissimi attori hanno sfilato sul “pink carpet” nella serata inaugurale: Ricky Tognazzi, Simona Izzo, Monica Scattini, Maria Scicolone, Bianca Guaccero, Lino Banfi, Nancy Brilli, Anna Falchi, Renata Polverini, Vanessa Incontrada e molti altri ancora. Ma i flash sono stati tutti per il grande mattatore della quinta edizione: Gigi Proietti. In sala Petrassi tutto esaurito per Jim Belushi, ospite della masterclass curata da Mario Spagnoli. L’attore americano è stato un autentico mattatore, tra battute rivolte al pubblico e numerose gag con il proprio doppiatore, Massimo Rossi, tra capriole e un blues improvvisato.
Tag "cronache"
Anche l’estate 2011 è stata per la Compatrum piena di impegni. La stagione si è aperta ai primi di giugno con la V edizione di “Monte Compatri in Festa” che ha visto sfilare ed esibirsi per le strade del paese quattro gruppi musicali provenienti da cittadine laziali ed umbre. Un pomeriggio di musica e folklore ha così animato piazzale Busnago appena uscito dal cantiere di ristrutturazione. Degna di nota è la partecipazione al Memorial Francesco Capogrossi che si è svolto a Colonna domenica 17 luglio; la Banda, che per alcuni anni è stata diretta dal compianto maestro, ha contribuito alla buona riuscita di questa manifestazione. Il 24 luglio è stata la volta del raduno a Vitorchiano paesino caratteristico del viterbese. Nello stesso mese inoltre una rappresentanza della Compatrum ha partecipato alle riprese per una fiction dedicata a Nero Wolfe che vedremo presto sul piccolo schermo.
1.309 atleti classificati nella XXI edizione della “Corricolonna”, gara su strada di 10 km svoltasi domenica 25 Settembre nel piccolo centro dei Castelli Romani. Ha stravinto l’atleta ‘di casa’ Zain Jaouad, il marocchino della “Running Evolution”, società organizzatrice della manifestazione, che ha coperto l’intero percorso in 30’12” (nuovo record della manifestazione, dopo il sempre suo 30’25” dello scorso anno) bissando le due vittorie conseguite nel 2009 e 2010. Alle spalle dell’atleta africano il connazionale Yassine Kabbouri (“Pol. Libertas Catania” – 30’56”) che ha preceduto il primo italiano, Antonello Petrei della “Opoa Ultra Trasacco” (31’47”); al quarto posto l’altro atleta della “Running Evolution” Cherkaoui El Makhrout (32’08”) che ha preceduto il bravissimo atleta castellano Ettore Scardecchia della “Colleferro Atletica” (32’26”).
Miss
Uno striscione sulla via principale di Frascati incitava a votare per la candidata locale al concorso per ‘miss Italia’. La televisione italiana che ha ripreso come al solito l’avvenimento, ha fatto anche stavolta un grosso flop di audience. Del resto era prevedibile. Vi pare che in questi tempi in cui l’Italia va così male e la gente ha ben altro da pensare, qualcuno possa andare ancora dietro a queste frivolezze? Forse è il caso che ce se ne accorga anche a Frascati.
Vinto dallo Sgoglio il consueto Palio di S. Agapito Martire che affonda le sue radici nella festa che gli antichi abitanti di Praeneste celebravano in onore della Fortuna Primigenia. Tre giorni di feste e giochi per questa cittadina a pochi km dalla capitale. Le prime notizie tramandateci di giochi collettivi a Palestrina sono del 1053. Nel 1978, alcuni giovani riscoprirono questa manifestazione, ed oggi il Palio di S. Agapito è uno dei più sentiti nei castelli prenestini. Anche quest’anno le quattro contrade, corrispondenti alle porte e quartieri della città, si sono sfidate nei consueti giochi tra cui il calcio fiorentino e la “Scifa” (corsa dei cavalli con ostacoli). Lo Sgoglio, storico quartiere della città, si è aggiudicato il drappo 2011 totalizzando più punti delle rivali porte (Porta S. Biagio, Porta S. Martino, Porta S. Giacomo).
Per migliorare la comunicazione e l’empatia fra i cittadini e l’amministrazione, il sindaco Damiano Pucci ha pensato di rendersi disponibile ogni primo Sabato del mese andando a casa della gente,
Sono partiti il 28 settembre I lavori di recupero dell’ Ambulatorio veterinario comunale, che la Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini ha acquisito lo scorso dicembre in comodato d’uso gratuito dall’Amministrazione per trasformarlo in struttura operativa ai fini della “Campagna contro il Randagismo”, fenomeno che crea forti disagi alla popolazione e alle Amministrazioni comunali. Una volta risistemato, l’ Ambulatorio diverrà la sede per le sterilizzazioni canine nell’area tuscolana, che verranno effettuate dal Servizio Veterinario dell’Usl Rm H, con cui l’Ente ha preso accordi che verranno formalizzati a breve in un’apposita convenzione.
“Sottovoce: racconti a lume di candela” si è svolto sotto una buona luna. Letteralmente, perché luna e stelle hanno incorniciato i quattro eventi vissuti nell’ambientazione da sogno del Ninfeo di Villa Cesarini, i primi due, e del terrazzo del Palazzo Sforza Cesarini gli altri. Il Comune, col suo Assessorato alla Cultura, l’Associazione Culturale Colle Ionci e LIBRazioni hanno dato vita a questi appuntamenti veramente preziosi per sostanza, gradevolezza e fascino, ognuno originale e diverso nel tema e nello sviluppo; mai corso il rischio del già visto o sentito. Centinaia di fiammelle lungo il sentiero e nella cavità del Ninfeo già allertavano l’immaginazione poi infiammata dagli artisti; il primo settembre il cantastorie Daniele Mutino e la sua fisarmonica hanno emozionato con “La Nave e altre storie cantate”; l’8 raffinata analisi di Sergio Baldelli in “Poesia è antiprosa”, spunti di letture poetiche con accompagnamento musicale dello stesso Baldelli al flauto e Riccardo Colini, chitarra.
Tra le tante attività del Parco dei Castelli Romani, organizzate per la prossima stagione invernale, segnaliamo la proposta fatta alle scuole, che sembra la più interessante fra tutte: riguarda l’approccio dei ragazzi nei confronti della natura. Si impara da piccoli a rispettare gli altri e ciò che ci circonda; per questo il Parco ha avviato diverse attività formative per l’anno 2011/2012 rivolte alle classi della scuola primaria e secondaria; le attività hanno una durata di una mattinata e un costo di partecipazione di 50 euro a classe per un massimo di trenta ragazzi. Per la scuola dell’infanzia è disponibile il gioco natura, ossia una esperienza ludica per vivere il bosco, conoscerlo e riappropriarsi di una dimensione naturale oggi troppo lontana dal vissuto quotidiano dei bambini; per i ragazzi delle medie invece è previsto un programma alla scoperta dei punti cardinali, carte topografiche, bussola.
Simpatici, pelosoni e con gli orecchie lunghe. Eccoli sono Totò, Amelia e Teresina, i tre asinelli che dallo scorso 16 ottobre sono ospiti del maneggio Happy Horse a Rocca Priora. Totò, Amelia e Teresina formano “Asino per Tutti” insieme a Elisabetta Cannas, psicologa impegnata da anni nell’onoterapia; ma è con la creazione di “Asino per Tutti” che sta cercando di diffondere la cultura dell’asino come animale che aiuta a riscoprirsi. Ecco perché si rivolge a chiunque voglia imparare a vedere il mondo con occhi diversi, senza pregiudizi e rispettosi di sé e degli altri. Per capire questo bisogna fare delle premesse. Innanzitutto l’asino è un animale non addestrato ma educato al rapporto con gli altri. Ciò significa che le persone che intraprenderanno questo percorso non impareranno a ‘farlo andare’ ma impareranno a rapportarsi con l’asino e di conseguenza con gli altri, a chiedere, utilizzando anche un linguaggio corporeo adeguato, e ad aspettare. L’asino è un animale lento, generoso, docile e tranquillo.
Quando gli adulti diventano bambini riscoprono il sapore dell’infanzia nei giochi: la mente a ritroso nel tempo ed ecco che, quasi per scherzo, nei momenti di incontro in piazza con gli amici, qualcuno propone: «Cià volemo fa’ ‘na botta a mitule?». Magari qualcuno scettico, solleva un sopracciglio, qualcun altro sorride, ma poi quella proposta scava nei ricordi, ed ecco che quest’estate a Rocca di Papa un affiatato gruppo di amici ha rispolverato un gioco antico che “da riazzi se facea p’a via“. Vengono create delle piastrelle (queste in fondo sono le misteriose “mitule“) di piombo e, quasi per scherzo, dopo i primi giorni di gioco, non senza qualche polemica che mai manca quando c’è una novità, viene organizzato un bel torneo cittadino che si è svolto nell’ampia Piazza Di Vittorio ai Campi d’Annibale.
Istituita per legge come struttura operativa nazionale nel 1992, la Protezione Civile vanta al suo seguito milioni di volontari; già dal secondo dopoguerra nasce però l’impegno di alcuni nel portare soccorso alle vittime di calamità e disastri naturali, trovando solo ai giorni d’oggi una conferma istituzionale vera e proprio dotata di un organico strutturato avente rapporti con lo Stato. Nonostante questa forma di volontariato sia sussidiata in parte dalla Cosa Pubblica spesso ci si trova a parlare di carenze di mezzi e sostegni economici fondamentali per l’aiuto alla popolazione in caso di emergenza; si tratta di un soccorso disinteressato, che arriva in concomitanza alle forze armate e forse anche prima.
Il 29 settembre 2011 si è svolta la conferenza stampa per “La piazza dei bambini II edizione 16 ottobre 2011”. La conferenza è stata aperta dalla Presidente dell’associazione “Babycampus edutainment”, Laura Romani psicoterapeuta, e dalla Vice Presidente, Silvia Sfrecola critico d’arte, che hanno illustrato le finalità perseguite con la realizzazione dell’evento. Come l’anno scorso, l’intento è permettere ai più piccoli di riappropriarsi di uno spazio pubblico importante come la piazza. Infatti la possibilità per i bambini e i ragazzi di associare un’esperienza positiva ad un determinato luogo può significare in qualche modo appropriarsene e quindi averne successiva cura e rispetto.
D’arte e d’amore si è vestita in questi giorni Rocca di Papa, dal 12 al 18 settembre, con un fiorire di murales e tele dipinte nei più caratteristici vicoli del centro storico. Piazza di Vittorio ha visto sbocciare negli ultimi giorni d’estate un coloratissimo biglietto da visita che unisce idealmente due tra le più grandi piazze della città: sulla vetusta e antiestetica cabina dell’Enel, Franco Carfagna e Vittorio Maccari hanno “colto” l’arrivo storico della “Vermicino – Rocca di Papa”, gara automobilistica realizzata dal 1921 al 1965 e riproposta in questi giorni dal Club Auto storiche di Rocca di Papa. Proprio da questa accogliente piazza ai Campi d’Annibale si può partire per ammirare, in un percorso tra i più caratteristici, i nuovi murales realizzati in questi giorni: un incantevole scenario della Via Sacra, che idealmente introduce verso un onirico percorso, è l’opera di Oriana Croce, infaticabile organizzatrice che ha permesso di realizzare queste splendide iniziative, mettendo a disposizione la sua esperienza e conoscenza del mondo dell’arte nel territorio.
Travolgente successo per i quattro organizzatori della VI edizione de “La Contea della Birra” che ha registrato, dall’8 all’11 settembre, un’alta affluenza di visitatori nel grande spazio allestito in Piazza Claudio Villa. La festa è stata organizzata con il Patrocinio del Comune, che ha messo a disposizione della Contea il vasto spazio del parcheggio e ha contribuito con l’erogazione dell’energia elettrica. La manifestazione si è svolta in un clima di crescente entusiasmo e ha registrato la presenza di giovani e meno giovani, famiglie e comitive di amici che, nel connubio vincente di buona musica e birra di eccellente qualità, hanno condiviso quattro belle serata in compagnia.
“Umana cosa picciol tempo dura” – Leopardi, Saffo e il mondo greco, è il titolo dell’opera prima di Claudia Carella (Universitalia 2010, nella collana Letteratura diretta da Fabio Pierangeli), studiosa di antichità classica e di letteratura moderna. La Carella ravvisa in Leopardi il trait d’union capace di mettere in relazione due mondi e due poetiche solo apparentemente distanti, e con una indagine comparata sul rapporto antichi-moderni affronta in chiave del tutto originale una tematica ardua e inesauribile. Pone l’accento, l’autrice, sulla ricerca esasperata del Leopardi sul perché del dolore universale – che attraversa tutta l’opera del grande poeta europeo, filosofo e anticipatore del nichilismo – che tanto più si accanisce sull’uomo moderno, non più rassegnato come nell’epoca antica a subire gli strali del fato come manifestazione di una volontà superiore e ineluttabile.
La nostra città nei primi giorni di settembre si è preparata ad una delle feste religiose più sentite dalla popolazione: quella della Madonna della Pietà, la cui immagine è venerata nel grande Duomo dell’Assunta.
Si tratta di una figura femminile dai tratti dolci, con il capo appena chinato, gli occhi socchiusi, la mano sul cuore in un atteggiamento di profonda fede e devozione; modella del dipinto fu un’antica nostra antenata rocchegiana. La pregevole opera d’arte di Pietro Labruzzi, morto nel primi anni dell’Ottocento, si trova dietro l’altare principale dal 1831, dove venne posizionato, a grande richiesta della popolazione locale, al posto della tela di Corrado Giaquinto, raffigurante l’Assunzione di Maria Vergine in Cielo.
La visione olistica dell’uomo, creatura incastonata in maniera inseparabile nella Natura, è sempre stata il leit motiv della cultura e della civiltà cinese. La separazione, fino a divenire dicotomia, tra cielo e terra, vita e morte, spirito e materia, tipica della cultura occidentale moderna è la causa di una perdita preziosa dell’antica unità antropologica e culturale che era l’essenza della civiltà greco-romana, della cui eredità siamo tuttavia il frutto. Il 18 settembre, il teatro Orione di Roma ha messo in scena “Bronzo Asiatico”, uno spettacolo di danza, musica e poesia, allestito dall’Accademia Nazionale Cinese delle Arti con il supporto dell’Istituto di Creazione Asiatico dell’Accademia Nazionale Cinese delle Arti, di Beijing China-Europe lnternational lnvestment Co. Ltd. e di Hua Yong Beijing International Culture Media Communication Co. Ltd.
La 81ª Festa dell’Uva e dei Vini ha mantenuto le attese. Due giorni, 24 e25, sabato e domenica, densi di sfilate, giochi, spettacoli e degustazioni, preceduti il 22 ed il 23 da iniziative culturali di ottimo livello. Gli Assessori Carlo Guglielmi, Agricoltura e Prodotti locali, e Daniele Ognibene, Cultura, hanno saputo mettere in campo le vaste risorse umane della città per organizzare una manifestazione completa ed equilibrata, nel rispetto delle tradizioni più sentite, ma anche aperto alle aspettative di crescita culturale e di novità dei giovani. Giovedì 22, presso il giardino del ristorante “I Glicini”, omaggio alla poesia dialettale velletrana dal 1860 ad oggi intitolato, ironicamente ma realisticamente, “Da Iachini a… Zaccagnini”. Proprio la ‘regia’ di Roberto Zaccagnini, non a caso autore di un testo sulla Letteratura Velletrana, acuto poeta dialettale egli stesso, ricercatore e studioso di valore nascosto dietro un paravento di aria scanzonata, ha dato un tocco di profondità alla rassegna che, con la presentazione puntuale di Pasquale Larotonda, ha visto i poeti di oggi leggere le opere degli illustri predecessori.
Quando ero bambina, nelle stellate notti estive, capitava di non andare a letto presto; era concesso restare in piedi a giocare a nascondino con i cugini, tra gli alberi di castagno, nel grande prato che circondava la mia casa, vicino al pollaio o all’orto. Tra i filari, profumo di “pomodorella” che raccoglievamo a fiuto quando il nonno ce la chiedeva dopo cena, per strofinarla sul pane bagnato all’acqua: piccoli peccati di gola che prolungavano il suo piacere e saziavano quell’appetito un po’ capriccioso. Molto spesso capitava che noi nipoti più grandi gli facessimo compagnia quando accompagnava in macchina, a Velletri, Rina e Flavia, due cuoche che lavoravano in una trattoria di famiglia: erano due donne molto diverse tra loro, ma complementari.
Prende il via a settembre la prima edizione del “NettunoPhotoFestival – Attraverso le Pieghe del Tempo”, evento culturale organizzato dal Comune di Nettuno, in collaborazione con l’Associazione Culturale Occhio dell’Arte, che lo ha ideato e promosso. La rassegna è patrocinata da molte istituzioni pubbliche e private, tra cui la Regione Lazio, il Ministero della Gioventù, l’Arciconfraternita Sant’Eligio De’ Ferrari, l’Accademia Musicale e Artistica Maria Rosa Coccia in Roma, nonché l’Artistica Art Gallery di Aurora (Colorado – USA).
Siamo grati a Maria che ci ha inviato questo scritto in lingua romena, la cui traduzione per ragioni di spazio sarà pubblicata solo ‘on line’ sul sito di Controluce, dopo l’uscita del giornale. Ci auguriamo che questa sia il primo di una serie di articoli “in lingua” perché sia uno strumento di coinvolgimento delle comunità di lingua diversa, largamente presenti e attive nel tessuto della nostra società.
Per leggere L’Articolo in lingua romena
Articolo in lingua italiana:
L’ortodossia rumena sulle cime più alte dei Castelli Romani
(Maria Apopei)– La parrocchia Ortodossa Rumena dedicata a San Silvestro è stata formalmente istituita nel settembre 2009 con l’aiuto di Dio e l’interessamento del nostro Vescovo Siluan. Ogni Domenica, a Rocca di Papa, alle 10:30 i cristiani si riuniscono per partecipare alla Divina Liturgia nella Chiesa del Crocifisso, un’antica chiesetta, ma adatta a tutti coloro che vogliono trovare la pace e pregare in serenità. Inoltre, ogni venerdì sera si fanno le preghiere per la Madre di Dio, ad eccezione del primo venerdì di ogni mese, in cui almeno tre sacerdoti pregano appositamente per i malati.
In una realtà in cui il berciare e la lacrima mediatica sono divenuti il passepartout della visibilità (e non solo nei mai abbastanza deprecati reality) l’iniziativa di questo Festival, dovuta al compianto Gianni Astrei, continua a portare discretamente, ma tenacemente, avanti, l’ideale del dialogo e dello scambio, di idee, sentimenti, valori, e non solo all‘interno della famiglia, ma dall‘interno di essa verso e per la costruzione di una socialità attiva e solidale, coinvolgendo in questo obiettivo innanzi tutto i più giovani. Che sono stati i veri protagonisti anche di questa quarta edizione, centrata appunto sul “dire senza aggredire”, sulla “comunicazione non gridata” Di cosa? Ma delle emozioni, naturalmente. Divenute oggetto di un interesse sempre crescente, e di una riflessione che investe strati sempre più larghi di pubblico.
«Tutto ha avuto inizio con la donazione di un po’ di frutta, una banana e due mandarini che i bambini bielorussi internati negli orfanotrofi del villaggio di Malotkevicy non sapevano neanche sbucciare per poterli mangiare. Oggi si tratta di una realtà in grado di sostentare bambini in difficoltà, denutriti e malati, grazie all’invio di aiuti umanitari e ospitalità con dei progetti a distanza che coinvolgono famiglie appartenenti all’interland dei Castelli Romani». Questo è quanto spiega Anneke Santangeli, responsabile del settore sanità dell’Associazione Onlus Piccoli Passi, che ormai da 14 anni opera attivamente per garantire cure, sostentamento e un po’ di serenità a bambini, sia orfani che malati, che vivono nelle zone contaminate dal disastro nucleare di Chernobyl.
Dopo il forzato rinvio della tradizionale data di marzo, è stato confermato il periodo in cui si svolgerà la Fiera Regionale di San Cesareo, vale a dire dal 7 al 16 ottobre. L’edizione numero diciassette è quindi costretta a fare i conti col duplice problema di una nuova collocazione temporale e di una crisi economica globale che attanaglia nella sua morsa il commercio e l’imprenditoria e non risparmia di certo le piccole realtà locali. Nonostante questo però c’è anche da dire che, nonostante tali incidenti di percorso, la risposta degli espositori è stata comunque già positiva, segno di grande stima nei confronti di un appuntamento il cui prestigio è basato evidentemente su fatti concreti.
Il 16 agosto Bruno Monti ci ha lasciato fisicamente. Il 18, nonostante le ferie, la sua Albano ha affollato, per un caloroso saluto, la cattedrale di S. Pancrazio. Più vicini al Campione scomparso, naturalmente, la moglie Gabriella ed i figli Aurelio e Paolo, oltre ad Autorità ed altri campioni, colleghi di sfide memorabili. Ma in realtà non c’erano prime e seconde file nella testimonianza di affetto sincero che si percepiva nella presenza commossa ma serena dei tantissimi amici arrivati da ogni dove. Bruno è stato sì ciclista di valore, ma anche grande uomo semplice ed onesto; se le vittorie e la fama ne avevano fatto il “reuccio di Albano”,
Sfaceli italici
Che sia alla fine dei suoi giorni il berlusconismo non importa più di tanto. Quello che importa è che in due anni si vedono i risultati per la gente normale: ad ogni piccolo spruzzo di neve si blocca l’Italia ferroviaria. I treni pendolari – se partono ‘normalmente’ – arrivano in ritardo, ma il più delle volte vengono soppressi senza giustificazioni di sorta. Il nodo di Tiburtina (che dovrebbe essere di fondamentale importanza in futuro) viene bloccato a causa di un incendio che i ‘grandi capi’ tentano di accreditare come doloso. Ma se anche lo fosse è sintomatico che per difendere l’alta velocità in Val di Susa, dove i valligiani giustamente protestano, si inviano migliaia di agenti, invece per la sorveglianza nei cantieri della Tiburtina perlomeno deve esserci qualche carenza! Intanto aumentano sempre più biglietti e i bombardamenti pubblicitari. E il tanto decantato (famigerato) ponte di Messina che fine ha fatto? A quando le dimissioni del ministro dei trasporti, Matteoli?
Sabato 30 luglio tutti in discarica a Roncigliano, nel comune di Albano, per protestare contro l’illecita costruzione e messa in opera del settimo invaso, un bucone enorme di cinquecentomila tonnellate in cui la società Pontina Ambiente andrà a scaricare i suoi rifiuti per i prossimi dieci anni, se “qualcosa” non interviene per mandare a monte il demenziale progetto.
La gente era lì, come l’anno scorso ad agosto, quando si fece camping in discarica temendo un atto di forza nei tempi rallentati delle ferie. Parlava poco, la gente, e poco ascoltava i vari interventi, nemmeno si curava tanto della ventilata visita di Beppe Grillo che alla fine è comparso all’ora di pranzo, toccata e fuga con rinverdimento del Movimento 5 Stelle. Qui da noi chi si muove da anni è il Coordinamento NoInc che continua ad autofinanziarsi per portare avanti una battaglia di civiltà contro un sistema corrotto che fa ribrezzo e paura.
Celebrata da tutti i suoi devoti e valorizzata da uno gruppo intraprendente di persone, la Madonna della Neve ha fatto record di presenze anche in questa edizione. La processione, presieduta da don Leonardo D’Angelone e seguita da tantissimi fedeli, si è conclusa con la consueta nevicata che rievoca l’epoca del ‘commercio della neve’, una tradizione commerciale roccapriorese per cui la neve veniva stipata a strati, divisi da terra e paglia, e una volta diventata ghiaccio, trasportata alle ‘neviere’ di Roma (famosa quella di Villa Borghese), per l’uso del Papa, cardinali, e cittadini. Oltre alla religiosità dell’evento è doveroso sottolineare l’importanza delle serate gastronomiche che accompagnano la festa.
Sono lontane le estati coi botti che hanno portato alcune precedenti Giunte ad accumulare un ‘botto’ di passività. Ora, complici crisi generali e locali, si vive coi piedi per terra, ma non è male. L’amministrazione comunale per la sua parte (più che altro di promozione ed indirizzo), e molte associazioni, hanno comunque animato la città con iniziative culturali e turistiche di livello, puntando spesso, anche in questo caso, sulla disponibilità individuale o di gruppo e sulle risorse interne. Una specie di cultura del km (ed anche dell’euro) zero. Funziona, non solo al mercato o al ristorante. Il punto di partenza è stato il recupero con restauro della splendida Villa Bernabei, donata al Comune dalla vedova di Bruno Bernabei deputato alla Assemblea Costituente. La villa ed il suo giardino sono ora uno dei punti di riferimento privilegiati per incontri ed attività culturali.