“Bisogna tendere una mano ai ragazzi del Blocco studentesco” per non “creare barriere” fra gli studenti. Questo semplice invito, rivolto dall’attore e cantante Andrea Rivera ai ragazzi dell’Onda anomala, ha creato scompiglio alla Sapienza fra i presunti studenti universitari, parassiti della protesta e futuri portaborse di partito. “Siamo antifascisti, col Blocco non si parla”, è stata infatti la risposta. Si tratta dell’ennesima conferma di un dato ormai lampante: lo spirito di apertura mentale, dialogo, trasversalità politica è il nemico principale di un movimento in origine spontaneo e non etichettabile ma oramai ostaggio di collettivi, centri sociali e politicanti vari.