Grande personale di Sergio Gotti, nel pieno della sua maturità artistica, sorretta però, diremmo spinta, da ricerca e disinvoltura giovanile e divertita. Si percepisce in ogni opera la gioia dell’artista di affrontare materiali e materia per inventare tele composite o sculture originali. Meccanismi fantasiosi e lirismo puro servono a celare-svelare misteri e simboli di una vita moderna che vive di e con macchine, ma non si arrende o finisce in esse.