Il 16 agosto Bruno Monti ci ha lasciato fisicamente. Il 18, nonostante le ferie, la sua Albano ha affollato, per un caloroso saluto, la cattedrale di S. Pancrazio. Più vicini al Campione scomparso, naturalmente, la moglie Gabriella ed i figli Aurelio e Paolo, oltre ad Autorità ed altri campioni, colleghi di sfide memorabili. Ma in realtà non c’erano prime e seconde file nella testimonianza di affetto sincero che si percepiva nella presenza commossa ma serena dei tantissimi amici arrivati da ogni dove. Bruno è stato sì ciclista di valore, ma anche grande uomo semplice ed onesto; se le vittorie e la fama ne avevano fatto il “reuccio di Albano”,
Tag "Alberto Pucciarelli"
Sono lontane le estati coi botti che hanno portato alcune precedenti Giunte ad accumulare un ‘botto’ di passività. Ora, complici crisi generali e locali, si vive coi piedi per terra, ma non è male. L’amministrazione comunale per la sua parte (più che altro di promozione ed indirizzo), e molte associazioni, hanno comunque animato la città con iniziative culturali e turistiche di livello, puntando spesso, anche in questo caso, sulla disponibilità individuale o di gruppo e sulle risorse interne. Una specie di cultura del km (ed anche dell’euro) zero. Funziona, non solo al mercato o al ristorante. Il punto di partenza è stato il recupero con restauro della splendida Villa Bernabei, donata al Comune dalla vedova di Bruno Bernabei deputato alla Assemblea Costituente. La villa ed il suo giardino sono ora uno dei punti di riferimento privilegiati per incontri ed attività culturali.
La sfida, in senso oggettivo, è una prova, un cimento. Se lanciata, è una provocazione. Se si incrocia Maria Lanciotti si trova la sfida, ogni volta: quella sua personale, e
Consegnerò il mio mazzo di fiorial soldato attonito e spaesato,quello sopravvissutoall’orrore della guerra.
Non si sa dove volgere lo sguardo. Il periscopio è ben oliato e gira che è un piacere. Il mare è mosso ma non preoccupa di per sé. Però sopra,
FerieLe agenzie di rating si sono impensierite molto quando hanno saputo, all’inizio di agosto, che le ferie dei parlamentari italiani si sarebbero protratte, causa anche pellegrinaggio di gruppo, fino al
Sabato pomeriggio 2 luglio a Controluce Point. Apparentemente la normale presentazione di un libro di poesia, in realtà e nella sostanza un evento complesso, nel senso positivo del termine, ricco di personalità, immagini e suoni che hanno confezionato per ognuno un regalo intimo indimenticabile. Il libro, Gocce di emozioni, Edizioni Controluce, è la prima raccolta di poesie data alle stampe da Armando Guidoni, scienziato che per oltre quaranta anni ha svolto attività di ricerca nel CNEN – poi divenuto ENEA – coordinando importantissimi ed innovativi progetti di rilievo internazionale. Sembrerebbe l’altra faccia dello scienziato, una evasione, un diversivo compensatorio. Vedremo che non è così: il ragionamento, l’indagine, i concetti raggiungono una liricità pura, ma permangono e si impongono come strumento per raggiungere il cuore delle cose, l’essenza della vita, rappresentata, appunto, da gocce di emozioni che, da personali, per il miracoloso gioco della poesia quando è tale, si trasformano in universali. La cronaca vede una sala stracolma di un bellissimo pubblico, molti gli amici, e l’intervento come relatore di Aldo Onorati, che ha scritto un sublime saggio-introduzione per il libro, di Antonio Botticelli che ha corredato l’opera di dipinti e disegni, di Marco Battaglia che insieme ad Antonio ha accompagnato le varie fasi con musiche originali, ed infine di Consuelo Zampetti per le letture.
Nell’ingranaggioFiniscono gli ingenuiE i più malandriniTutti peròVengono trituratiAllo stesso modo
Due F. Finanziaria speciale, filosofia spicciola: perché fare subito quello che si può (?) rimandare? Munch. L’urlo ha girato tutto il mondo. Purtroppo è tornato anche a casa. Puro e
C’è un’aria stanca in giro. La tv generalista, avendo quasi finito di spremere quelli in circolazione, cerca disperatamente un omicidio, ma singolo, perché le stragi non rendono, sono troppo chiare
Amate i poetiper quello che sonofragili uominiche hanno bisogno di voiper ingentilire il mondo
Per la lucertola che fugge,impazzita,il tagliaerba è un terremoto,devastante.
Tradotto è “Quaranta dita” e, a completare, from Hungary to Italy, naturalmente “dall’Ungheria in Italia”. Semplicemente: in un interessante scambio culturale, quattro eccellenze, tra i giovani pianisti ungheresi, tengono concerti in Italia, e, in autunno, giovani pianisti italiani di valore restituiranno la visita in Ungheria. L’operazione, giunta alla seconda edizione, tra selezioni ed esibizioni si sviluppa nell’arco di due anni, ed è stata ideata ed organizzata dalla Associazione Culturale Colle Ionci di Velletri, con la collaborazione della Ambasciata della Repubblica di Ungheria in Italia, quella presso la Santa Sede, la Radio Vaticana, il Comune di Tivoli, l’Accademia Ludus Tonalis, La Festa della Musica, Electe Subotica, Sistema Bibliotecario Castelli Romani.
Il primo luglio è arrivato in città il 22° Giro d’Italia femminile internazionale. Un evento di gran rilievo, appena un po’ snobbato dai media per la questione, purtroppo nota, delle ‘impari opportunità’ Infatti il valore sportivo è identico a quello del più celebrato giro maschile: 136 partecipanti, di ogni nazionalità, per 17 squadre. Anzi le cicliste straniere sono in maggioranza, e vengono veramente da tutto il mondo: Australia,USA, Olanda, Russia, Svizzera, Germania, Brasile, Inghilterra, Belgio, Svezia, S. Africa, Spagna, e altre nazioni. Il Giro del 150° dell’Unità d’Italia è partito da Roma ed arriverà a Torino dopo 10 tappe, naturalmente con montagne importanti e crono finale. Questa prima frazione Roma-Velletri, di 86 km, ha attraversato gli altri Castelli, con GPM a Castel Gandolfo, e, dopo un circuito locale di 8 chilometri ripetuto 4 volte, si è conclusa in Piazza Cairoli, sotto la trecentesca Torre del Trivio.
Si parla spesso di base, di iniziative che debbono partire e coinvolgere dal basso. Nel pomeriggio dell’11 giugno, a Tor Tre Teste, nel Centro Culturale Lepetit, si è capito anche che nobiltà e valori portano queste operazioni. Una manifestazione piena, partecipata, organizzata nei dettagli senza smancerie. Banditi presenzialisti, pseudointellettuali e nasi arricciati. Il premio, per poesie inedite nei dialetti del Lazio, alla sua prima edizione, vuole ricordare Vincenzo Scarpellino poeta romanesco, fondatore e collaboratore di Istituti e riviste dialettali. Il Comune di Roma gli ha intitolato un Viale all’interno di questo Parco residenziale, ed i suoi amici di quartiere e di poesia questo concorso con funzione propositiva, testimoniale e riparatoria (di una “dialettalità negata”), come acutamente sottolinea nell’introduzione del volumetto antologico, offerto in dono, il presidente della Giuria, Achille Serrao. La Giuria, appunto, oltre il presidente, Giorgio Grillo, Vincenzo Luciani, Cosma Siani, Franco Onorati, Rosangela Zoppi, Pietro Paris, non giurati ‘patentati’, ma personaggi di spessore, poeti, pubblicisti e docenti universitari che hanno partecipato e parlato con l’appropriatezza piana ed efficace di chi non ha bisogno di latinismi ad effetto, e regala solo arrosto.
Sabato 2 luglio, nella sede di Controluce point, si è tenuta la presentazione del libro di Armando Guidoni Gocce di
Ci deve essere un ufficio, nelle sedi dei Partiti, molto ambito. Si può immaginare a metà tra una fureria, di
Sta finendo in malo modo, come capita spesso, una storia d’amore: tra Berlusconi ed il suo popolo. C’era infatuazione, illusione,
Libri e paroledi principi e papicon guerra e morte.Piccoli preti
Risveglio Vuoi vedere che i giovani, nonostante l’omologazione strisciante, ai valori ci tengono? Vuoi vedere che le donne si sono
Negli “anni di piombo” un grande avvocato e giurista, ora componente del Consiglio Superiore della Magistratura, affermava che il terrorismo
Cristo e Karl,Karol e Fidel,lo spirito attraversail vento del mondo.
Da un campione ti aspetti una discesa travolgente, un colpo a sorpresa, una azione avvincente. Questa volta Moretti gioca vecchie
Negli anni Ottanta c’era qualcuno che scriveva per contestare il gesto del presidente Francesco Cossiga che, in occasione dell’otto marzo
Deroghe creative in salsa tragica Deroga dell’arsenico: miracolo dell’acqua buona. Deroga della prescrizione: miracolo dell’assoluzione. Deroga dei paraocchi: miracolo del
Claudio Damiani nasce a San Giovanni Rotondo, ma vive a Roma dall’infanzia, insegna e scrive poesie; normale, ma è anche
Straordinario successo, il 19 e 20 marzo, della 17° Festa delle Camelie. La città, con il favore di un provvidenziale miglioramento del tempo, è stata invasa da visitatori provenienti da tutta Italia con significative presenze anche di stranieri. In realtà la manifestazione si sta affermando a livello nazionale anche perché il territorio veliterno è, per clima e qualità del terreno, tra le zone più vocate, insieme al circondario del lago Maggiore, per la coltivazione di questa pianta così generosa di fiori nel periodo di passaggio dall’inverno alla primavera. C’è una antichissima tradizione di adornare ogni vigna con camelie di vari colori, dal rosso, al bianco, al rosa, con infinite screziature derivanti anche da ibridazioni naturali.
Prosegue intensamente la stagione di Musica da Camera, Battute d’incontro 2011- 3° edizione, con il Patrocinio del Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani. I concerti si svolgono in vari siti. Martedì 8 marzo nel Palazzo Sforza Cesarini di Genzano rappresentazione di Colomba Antonietti: storia di una donna tra eroismo e sentimento – a cura dell’Ass. culturale ‘Sentieri dell’anima’ – e concerto di Luca Mereu, mandolino, e Damiano Mercuri, chitarra, con musiche dello stesso Mereu, Carlo Carfagna, Beethoven, Marucelli e Rossini. Testi ed armonie in omaggio di una eroina del Risorgimento che ha combattuto a Velletri contro le truppe borboniche nel 1849 e morta nello stesso anno a Porta S. Pancrazio in difesa della Repubblica Romana.
La biblioteca Guglielmo Marconi è nell’omonimo quartiere, ad un passo da Trastevere, Monteverde e Testaccio. Qui, sabato 5 marzo, per l’inaugurazione della mostra Reflexus imago aquae pluviae, c’è stato un magico incontro tra immagini fotografiche, poesia e storie popolari. Originale l’idea del fotografo Marco Lorito di catturare i monumenti e gli scorci più affascinanti di Roma riflessi nello specchio naturale delle buche – altra nota caratteristica della vetusta capitale – riempite dalla pioggia. Le foto sono tanto inconsuete quanto splendide: chiese, piazze, colonne e palazzi di una Roma capovolta ed emergente da sampietrini lucidi e pozzanghere fangose, come perle disperse per eccesso di bellezza.