Se non ci si scontra con la bassa politica attuale, non si può capire niente delle cose o discipline più elevate: filosofia, poesia, religione, per esempio. E impallidiscono, che so
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Il primo di febbraio è scomparsa a quasi novanta anni la poetessa polacca Wislawa Szymborska. Nel 1996 aveva ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura, ma era sconosciuta ai più,
A cala Tramontana Lucio era in stereo Tra la musica del mare E quella sua in cuffia.
Capita di parlare con amici e conoscenti parecchio (ex) impegnati politicamente e civilmente; si scopre con non eccessivo stupore che molti di essi fanno il “salto del gambero”, formula inventata,
Miliardi. Giusto e comprensibile lo scrupolo di amministrare bene le risorse. Ma l’uscita inelegante sulla “paccata di miliardi” crea qualche confusione. Non capiamo bene se i soldi ce li mette
Questa povera terra di contadini, di tralci che rinascono dopo ogni taglio di grandine,
Molleggiando. Nanni Moretti, intelligenza fine, diceva in un suo film: «mi si nota di più se vado o se non vado?» La domanda ora è: parlarne o non parlarne? Risolto.
(una scriteriata ristrutturazione rischia di distruggere il ‘diario su calce’ della poetessa)
Sono trascorsi oltre sessanta anni dalla pubblicazione de La fattoria degli animali, ed il romanzo satirico di Orwell, pur conservando analisi ed ammonimenti universali, risulta datato. Altri sono gli scenari
Patenti. Per ottenerla bisogna superare teoria e pratica. Monti è fortissimo in teoria. Sulla pratica ci pare che esageri con le retromarce e giri troppo nei cortiletti conosciuti. Magari con
In realtà si tratta di un elogio del ritorno alla normalità. Abbiamo vissuto troppe stagioni sotto l’incubo dei prestigiatori dal sorriso di plastica e dei funamboli senza rete. E ancora
Il mare è nato a Portovenere palpitante, a Monterosso con le alicette allegre e la chiesa elegante di arenaria.
In inverno, si sa, girano virus fastidiosi che causano febbri e dolori vari in molte parti del corpo. Sono virus
Tecnici. I commentatori hanno gioco facile nel sottolineare che se si chiama un tecnico poi ci vogliono un bel po’
L’Autunno musicale e letterario genzanese ed il progetto LIBRazioni si accompagnano al graduale disvelamento del pregevole Palazzo Sforza Cesarini. Dopo le sale nobili, il ninfeo ed il terrazzo, il 24 novembre è stato aperto al godimento del pubblico il ‘caffè letterario’, una dependance laterale, restaurata nel rispetto degli archi e mattoni antichi, che si apre da una parte su di una minuscola piazzetta contornata di case, e dall’altra sul respiro del lago di Nemi, con lo stesso paese a chiusura. L’evento inaugurale si è sposato con la sostanziosa sobrietà e bellezza del luogo. Michele Tortorici, studioso di letteratura e poeta profondo e raffinato ad un tempo, ha mosso il pubblico – la sala era colma – ad emozioni forti e, passi la contraddizione, ragionate. Egli, con l’accompagnamento misurato del flauto di Annalisa Spadolini, anche calda voce recitante in alcuni tratti, ha offerto una selezione di sue opere edite – da La mente irretita e da Versi inutili e altre inutilità – ed inedite, tra le quali una personale traduzione dalla Teogonia di Esiodo.
Decimo anniversario per il “Brindisi con l’Autore”, classico incontro organizzato dall’Associazione Culturale “La Vigna dei Poeti” in ricordo ed omaggio del fondatore, il poeta Renzo Nanni. Accostamento in apparenza ardito, questa volta, tra una disciplina filosofico-scientifica e la poesia. Maurizio Soldini, medico, filosofo e poeta, docente e studioso di Bioetica, ha accettato l’invito a trattare il tema “Bioetica e Poesia”, appunto nella doppia veste di scienziato e poeta. Lunedì 28 novembre, nella sala conferenze della Biblioteca Comunale, sono rimasti solo posti in piedi, e si è verificato un raro piccolo miracolo: nonostante il tema e la discussione fossero impegnativi, la partecipazione è stata serrata e soddisfatta, senza gli abituali sgattaiolamenti corredati dalle scuse più improbabili. Molto merito, naturalmente, va alla personalità del prof. Soldini che espone le argomentazioni con la chiarezza e la struttura logica e comunicativa figlie evidenti di cultura vasta, sedimentata e aperta al confronto e ai fermenti della società.
Galletti.I politici continuano a litigare come galli in un pollaio. Non si sono accorti che la volpe ha mangiato tutte
L’Italia è soprattutto una terra di artisti; nella realtà e di eccezionale valore in molti casi, ma più spesso solo
Agli studenti di diritto costituzionale insegnavano (sarà ancora così speriamo) che l’art. 3 si può violare essenzialmente in due modi:
La sala consiliare ha visto, giovedì 20 ottobre, una cerimonia semplice ma sentita ed intensa. La città in cui è nata soltanto 24 anni fa ha voluto ringraziare Elisa Blanchi, e congratularsi con lei per i numerosi trionfi sportivi, ultimo dei quali la conquista di un oro e due argenti nei recenti Campionati Mondiali di ginnastica ritmica svoltisi a Montpellier. Nei loro interventi la prima sua allenatrice (ora prima sua tifosa instancabile) Monica Brandizzi, gli assessori Leoni e Ognibene, ed il vicesindaco Pontecorvi hanno usato parole non banali o di rito: traspariva la loro sincera ammirazione per la sportiva e l’apprezzamento per la persona. Tra ricordi simpatici e citazioni più ufficiali si è delineata una figura che illumina lo sport, ma soprattutto riconcilia con la speranza e l’aspettativa di migliori fortune umane, in questi periodi di tristi esperienze e notizie scure. Elisa ha l’aspetto e la sostanza di sportiva serena e seria, e per questo positiva, lontana dalle storie di altre ‘colleghe’, magari meno vincenti, ma celebrate, oltre che per le vicende sportive, anche per qualche atteggiamento sopra le righe.
Erano già in mente considerazioni sui mercati, quelli più seri e scoperti, e quelli miserevoli del sottobosco di corte. Due
Pellegrini. La credibilità del Paese si innalza a partire dalle cose ritenute più piccole o marginali. Alla nuotatrice Pellegrini,
Ho lasciato tracce lieviRivoluzioni pensateAmori desideratiApplausi sognati
“Sottovoce: racconti a lume di candela” si è svolto sotto una buona luna. Letteralmente, perché luna e stelle hanno incorniciato i quattro eventi vissuti nell’ambientazione da sogno del Ninfeo di Villa Cesarini, i primi due, e del terrazzo del Palazzo Sforza Cesarini gli altri. Il Comune, col suo Assessorato alla Cultura, l’Associazione Culturale Colle Ionci e LIBRazioni hanno dato vita a questi appuntamenti veramente preziosi per sostanza, gradevolezza e fascino, ognuno originale e diverso nel tema e nello sviluppo; mai corso il rischio del già visto o sentito. Centinaia di fiammelle lungo il sentiero e nella cavità del Ninfeo già allertavano l’immaginazione poi infiammata dagli artisti; il primo settembre il cantastorie Daniele Mutino e la sua fisarmonica hanno emozionato con “La Nave e altre storie cantate”; l’8 raffinata analisi di Sergio Baldelli in “Poesia è antiprosa”, spunti di letture poetiche con accompagnamento musicale dello stesso Baldelli al flauto e Riccardo Colini, chitarra.
La 81ª Festa dell’Uva e dei Vini ha mantenuto le attese. Due giorni, 24 e25, sabato e domenica, densi di sfilate, giochi, spettacoli e degustazioni, preceduti il 22 ed il 23 da iniziative culturali di ottimo livello. Gli Assessori Carlo Guglielmi, Agricoltura e Prodotti locali, e Daniele Ognibene, Cultura, hanno saputo mettere in campo le vaste risorse umane della città per organizzare una manifestazione completa ed equilibrata, nel rispetto delle tradizioni più sentite, ma anche aperto alle aspettative di crescita culturale e di novità dei giovani. Giovedì 22, presso il giardino del ristorante “I Glicini”, omaggio alla poesia dialettale velletrana dal 1860 ad oggi intitolato, ironicamente ma realisticamente, “Da Iachini a… Zaccagnini”. Proprio la ‘regia’ di Roberto Zaccagnini, non a caso autore di un testo sulla Letteratura Velletrana, acuto poeta dialettale egli stesso, ricercatore e studioso di valore nascosto dietro un paravento di aria scanzonata, ha dato un tocco di profondità alla rassegna che, con la presentazione puntuale di Pasquale Larotonda, ha visto i poeti di oggi leggere le opere degli illustri predecessori.
Carnage di Roman Polanski è un capolavoro. Come la monade di Leibniz racchiude e riflette tutto l’universo umano, solo il
Da mesi non si sente parlare che di ‘passo indietro’. La locuzione è venuta a noia anche perché, nella migliore
Calzante d’oro.Le barzellette, se si usano come esempio o paragone, dovrebbero almeno essere calzanti, a prescindere dalla ‘valenza intrinseca’ delle