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SULLE ORIGINI DELLA DIOCESI TUSCOLANA (4)

Maggio 15
10:54 2020

Pietro è stato il primo ‘papa’ e, secondo gli storici, fu lui a consacrare ‘vescovi’ due personaggi che diventeranno i suoi successori, Lino e Cleto.  San Lino, morì intorno al 76, venerato come martire in conseguenza delle sofferenze subite dalle precedenti persecuzioni neroniane, anche se la sua morte risale al periodo di pace di Vespasiano. Ireneo di Lione (morto nel 202) affermava che Pietro e Paolo avessero affidato a Lino responsabilità importanti, mentre Paolo lo avrebbe citato nella sua seconda lettera a Timoteo: “Ti salutano Eubulo, Pudente, Lino, Claudia e tutti i fratelli…”. Lino – come scrive anche B. Grandi – fu dall’Apostolo[Pietro] nominato suo vicario in Roma con l’incarico di diriggere le funzioni proprie della Chiesa romana. Cleto poi eletto coadiutore, ebbesi l’officio di Vescovo regionario, ossia la cura pastorale dei sobborghi della città e dei luoghi propinqui, il perché non dubito che la sua autorità ed influenza si dilatasse anche nel tuscolano. Una certezza affatto dimostrata. (B. Grandi, Della Chiesa Tuscolana e dei suoi vescovi).

Ma adesso poniamoci un interrogativo riguardo alla sede del vescovo Zotico: perché era a Labico o comunque nella Statio ad quintanas? Non c’erano cristiani nella città di Tuscolo la cui ‘periferia’ praticamente era situata nell’odierna Frascati (zona di S. Maria in Vivario per intenderci)? Non c’era forse ancora quella villa dei Passieni che poi era passata ai Flavii, (dai quali, si racconta, facessero parte nel 95/96 la ‘martire’ Domitilla e ‘san’ Flavio Clemente) villa che sarebbe stata frequentata da cristiani?  L’altro interrogativo è se l’eventuale comunità che si ritrovava nella zona del cimitero ‘Ad Decimum’ (nell’attuale Borghetto/Grottaferrata), cioè da tutt’altra parte rispetto a ‘Labico quintanense’, facesse parte o meno di una comunità cristiana ‘diocesana’ (tuscolana). Il che è perlomeno dubbio. Un’ipotesi molto più consistente può essere che la comunità cristiana coincidente con la zona (stazione sulla via labicana ‘ad quintanas’) comprendesse anche (o solo) quella parte del territorio tuscolano che degradava dall’attuale eremo di Camaldoli verso l’attuale Monteporzio e Montecompatri, e non per niente Labico (l’antica), da qualcuno, confondendo un po’ la storia, è stata ipotizzata anche dove ora c’è Montecompatri, (Cf  F. A. Vitale, De Oppido Labici dissertatio,1778; traduzione di mons. L. Razza, 1980; cf anche, Le memorie ritrovate nel territorio della prima e seconda Città di Labico e i loro giusti siti, descritti brevemente da Francesco Ficoroni, Roma, 1745), mentre nella zona dove sorge l’attuale Colonna vi sarebbe stata più verosimilmente questa comunità quintanense ‘labicana’ (‘nuova’ Labico) e il versante degradante del tuscolano sarebbe stato poco abitato e ancora costituito da ville romane con boschi e coltivazioni, come ipotizza anche il Mascherucci.   Mentre una comunità cristiana nel Vicus Angusculanus potrebbe restare solo una ipotesi non confermata, altrimenti non si capisce perché la ‘sede diocesana’ (termine improprio come abbiamo già detto) fosse situata all’altra estremità del…territorio tuscolano. La sola certezza è che la comunità cristiana con a capo Zotico, comunque non era più dipendente dalla comunità cristiana (‘diocesi’) di Roma, altrimenti Zotico non sarebbe stato chiamato al Sinodo Romano a rappresentare come vescovo questa comunità se essa fosse stata ancora una porzione di quellaromana.  Inoltre il tenimentum tusculano forse era nettamente separato da quello labicano, come del resto afferma lo ieromonaco A. Rocchi, che “la città di Tuscolo era allora situata sopra i colli che dividono l’agro Tuscolano da quello Labicano esposta più a settentrione che a meridione distante da Roma 12 miglia calcolate sulla via Latina” (A. Rocchi, Il cenobio di Grottaferrata la biblioteca e i codici, principalmente i codici greci, 1883 – ristampa 1998 – Scuola Tipografica Italo-Orientale S. Nilo Grottaferrata, p.16). D’altro canto il vicus angusculanus era quasi certamente un…vico alla periferia della città di Roma e a questa doveva appartenere, così come le catacombe nei cui loculi non risulterebbe alcun personaggio che sia qualificato come ‘tusculanus’.

Dopo la metà del III secolo, crescendo il numero dei cristiani a Roma, si addivenne ad una divisione delle varie comunità attraverso un ordinamento per ‘tituli’, o chiese titolari dotate di ‘domus ecclesiae’ che non necessariamente poteva consistere in una chiesa-edificio, quanto una casa ‘ecclesiastica’. (cf Storia della Chiesa, cit., p.480)

Tra le prime comunità/chiese fondate in Italia, dopo quella di Roma, e che prenderanno in seguito la denominazione di diocesi, ci furono quelle di Ostia e di Preneste (Palestrina).

La chiesa di Ostia si ritiene sorta nel III secolo e, tenendo conto della presenza di molti cristiani a Roma, ciò fu facilitato anche dall’essere il porto di Roma (Ostiensis) fatto costruire da Claudio, alla foce del Tevere. Palestrina invece ‘per tradizione’ si dà per fondata nel 274 con il martirio di sant’Agapito (che ne è il patrono) sepolto in una area fuori dell’abitato dove fu edificata la cattedrale.

Tuttavia anche per le chiese (‘diocesi’) di Preneste ed Ostia la data di riferimento certa ed ‘ufficiale’ per gli storici è il 313 con la documentata presenza dei rispettivi vescovi al sinodo/concilio indetto da papa Melchiade al quale partecipò anche il vescovo Zotico. Quindi anche queste ‘diocesi’ datano all’inizio del IV secolo (tutt’al più dalla fine del III. Di nessuna di queste si è mai presupposto però possa essere stata fondata nel II secolo)!

Ed è proprio dal IV secolo che comincia ad estendersi un tessuto ulteriore di chiese diocesane intorno a Roma, come, oltre a quelle già citate, Subaugusta, Albano, Velletri, ecc. (altre nel resto d’Italia ed altrove erano già costituite)

Il titolo di ‘papa’, talvolta inizialmente attribuito anche ai vescovi, diventerà esclusiva prerogativa del vescovo di Roma a partire dal VI secolo (cf M. Lemonnier O.P., Storia della chiesa. Lo sviluppo della vita della chiesa dalla Pentecoste ai nostri giorni, Edizioni Istituto San Gaetano-ISG, Vicenza 2002) e in seguito (VII secolo) il vescovo di Roma, sarà consacrato e designato papa da almeno tre vescovi suburbicari (cioè delle diocesi suburbane). Al IV secolo (anno 370) forse data la fondazione di un monastero (S. Agata) presso l’antica Statio Roboaria al XV miglio della via Latina (cf R. Del Nero, La diocesi suburbicaria tuscolana, cit. p.15). In questo monastero, probabilmente già officiato da monaci greci, vi sarebbe stato ospitato 700 anni dopo, San Nilo, prima che accettasse la donazione della cella (crypta) di Grottaferrata (cf A. Rocchi, sulla storia del Monastero di Grottaferrata, 1883). Forse, ma non ci sono documenti in merito, anche alle pendici di Monte Porzio ci sarebbe stata una comunità monastica nel luogo dove è situata l’attuale chiesetta di S. Antonino, così come sarebbero state rinvenute epigrafi paleocristiane sull’Algido, ma non ne restano documenti comprovanti.

Per tutto il secolo V, non citandosi più vescovi ‘labicani’ si è supposto che la sede fosse stata spostata provvisoriamente a Subaugusta (così almeno suppone il Duchesne) fino alle devastazioni barbariche, mentre alcune testimonianze su reperti del VI secolo, trovati nell’attuale Villa Campitelli, nonché la contemporanea Crypta ferrata dimostrerebbero solo l’esistenza alquanto precaria di piccole comunità rurali o eremitiche.  Del VII secolo vi è memoria di una basilica Sancti Petri nella Massa Marulis e di S. Faustina sulla via Latina, ma entrambe ai ‘margini’ del tuscolano, forse perché Tuscolo era già in decadenza, anche se qualcuno (Lanzoni) ha ritenuto che da questo secolo i vescovi labicani abbiano assunto il titolo di tuscolani. Dall’VIII secolo i sette vescovi delle diocesi suburbane (suburbicarie) assumendo il titolo di cardinali, presteranno servizio liturgico a turno nella cattedrale romana di san Giovanni e saranno gli elettori del papa. Erano i vescovi di Ostia, Porto, Sabina, Albano, Preneste, Silva Candida, Labico(Tuscolo). (4. CONTINUA)

 

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