Sull’area metropolitana
Presenti molti Comuni, tra i quali Ardea, Ciampino, Velletri, Nettuno, Genzano, CastelGandolfo, S.Marinella. Ciò che i Comuni chiedono, prima di tutto, nella costruzione di una “nuova ingegneria istituzionale” è un interlocutore di riferimento che oggi manca, in grado da un lato, di dare risposte ai fabbisogni standard di servizi ed interventi che tengano conto delle diversità oggettive dei territori, dall’altro, in termini strategici, di pianificare investimenti ed opere pubbliche sul territorio. Dal Comune di Genzano, è stato proposto, in particolare, di istituire un agenda per ciascuno dei quadranti della Provincia, in modo da analizzare le esigenze dei diversi territori.
In prospettiva un Comune di Roma più forte offrirà importanti opportunità a tutti i cittadini ma l’occasione che offre questa riforma – sottolineano i sindaci presenti – è trovare insieme la migliore soluzione per una governance più vicina ai cittadini, individuando poteri e coordinamento ottimali.
L’area metropolitana di Roma è un’area con caratteristiche diverse rispetto alle altre aree metropolitane, con nuove dinamiche e con un destino unico nella quale non possono essere risolti problemi nuovi con strumenti vecchi. Ciò che emerge è che in questa fase di cambiamento radicale che parte da Roma devono necessariamente vincere logiche di crescita e sviluppo a lungo termine in grado di portare vantaggi ai cittadini.
A conclusione dei lavori, il Consigliere Provinciale, Latini e il Sindaco di Ciampino, Perandini, hanno concordato che, governare i processi, in questa fase di riforme, significa riconoscere a tutti quei Comuni della Provincia, status e funzioni determinanti rispetto al contributo che questi ultimi danno alla Capitale, soprattutto nei settori dei trasporti in particolare porti ed aeroporti, dello smaltimento rifiuti, delle risorse idriche e dei servizi di accoglienza ai cittadini.
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