Sulla scia del vento, di Eliana Rossi
È di recente pubblicazione la silloge poetica Sulla scia del vento della giornalista e scrittrice Eliana Rossi a cura di UniversItalia editrice, che include cinquanta poesie scritte nell’arco di tempo che va dal 1997 al 2005. «Sono poesie rimaste nel cassetto troppo a lungo – chiosa l’autrice – le avevo quasi dimenticate, presa dalla stesura dei miei ultimi libri, e quando in un momento di tranquillità ho riaperto la cartellina e mi sono trovata tanto materiale davanti agli occhi ho realizzato che i tempi erano maturi per essere date alle stampe.
Le poesie erano già raccolte in due fascicoli, questo è solo il primo, l’altro che abbraccia gli anni dal 2005 al 2008 verrà presto pubblicato. Ho letto qualche poesia a mia figlia che frequenta l’Istituto d’Arte Paolo Mercuri a Marino, per avere un suo parere e lei mi ha suggerito di arricchirle con alcune illustrazioni. Ho accettato l’idea e si è subito messa all’opera e il risultato è più che soddisfacente. Il vento, che permea tutto il libro come il filo conduttore dei pensieri, trascina lo scrittore lontano, lasciandogli intravedere le atrocità della guerra, oppure lo riconduce nella sua società malata di conformismo e individualismo in cui si apre il vuoto creato dall’assenza di ideali, valori, affetti, riempito solo dalle effimere illusioni di modelli culturali attestati su squallide posizioni materialistiche. È nel contatto con la natura, lontano dal ritmo serrato del consumismo che l’uomo ritrova se stesso e la sua tranquillità interiore». Si legge nella prefazione del libro: «Pensieri che fluttuano in balia dei venti, che con brezze o raffiche violente li trascinano lontano in un viaggio avventuroso, per ritrovare alfine ristoro nelle ridenti cittadine o caotiche metropoli. Sulla scia del vento che il riposo non conosce si aprono alla vista inconsueti scenari di guerre intestine, di perseguitati, di mendicanti che hanno fatto della strada il loro rifugio, di uomini chiusi in ferree convinzioni che non lasciano trasparire la benché minima disponibilità alla comprensione. Venti che ritornano con la forza dei ricordi mai sepolti, ma solo accantonati in cui rivive la fiammella del primo amore, delle risate fra compagne di scuola. Città che si fregiano dell’appellativo di “perle d’oriente” che hanno lasciato un piccolo segno indelebile, per la loro marcata identità; paesi montani in cui la ritrovata tranquillità non è una chimera, ma realtà giornaliera. Maldestro il vento disperde ciò che si frappone sul suo cammino, ma copre anche ciò che vuole celare allo sguardo curioso del pellegrino».
Eliana Rossi è nata e risiede a Frascati (Roma), laureata con lode in Letterature Comparate alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma Tor Vergata è giornalista e scrittrice. Dell’autrice sono stati pubblicati: la silloge poetica Momenti di vita (1997), il romanzo Voglia di fuggire (1998), la tragi-commedia Il ritardo fatale (2007), il saggio di critica letteraria La voce narrante in Verga, Pirandello, Scotellaro (2010), le storie di vita Gli occhi dell’anima (2012). Ha ricevuto l’onorificenza di Ambasciatore di Pace dalla Universal Peace Federation nel 2006.
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