Sul palcoscenico per Telethon
Una premaratona per Telethon è stata organizzata anche quest’anno dal Circolo Culturale Ricreativo e Sportivo (CCRS) della Banca Nazionale del Lavoro Gruppo BNP Paribas nella settimana dal 10 al 16 dicembre, sul palcoscenico del Teatro Euclide a Roma. Una simpatica novità, rispetto all’anno scorso, ha però arricchito la seconda edizione della meritoria iniziativa dei dirigenti del CCRS della BNL di Roma:
la messa in scena di uno spettacolo teatrale, il musical Aladdin, interamente interpretato da figli dei dipendenti della Banca, cui è seguito un secondo spettacolo, L’importanza di essere Franco, tratto dal ben noto The importance of being Earnest di Oscar Wilde, interpretato invece da dipendenti BNL. Il primo spettacolo è stato rappresentato nei giorni 10, 11, 12 dicembre mentre il secondo è andato in scena il 13, 14, 15 e 16. La speranza del Presidente del CCRS, Paolo Baldani, si è avverata: con circa 7400 euro, i fondi raccolti quest’anno per Telethon hanno superato i 7000 euro dell’anno scorso, premiando meritatamente tutti i notevoli sforzi organizzativi dei componenti del direttivo del CCRS romano della BNL. Entrambi gli spettacoli teatrali, sapientemente equilibrati fra musical e recitazione classica, hanno infatti richiesto mesi di intensa preparazione. La “compagnia” dei nove attori-dipendenti BNL, quasi tutti del GPAC, ha avuto già modo, infatti, di essere apprezzata in altre esibizioni per le sue alte doti, ormai a livello professionale. La neo-compagnia dei giovanissimi attori figli dei dipendenti-BNL, invece, è stata “reclutata” soltanto quest’anno, sottoponendo i suoi dodici giovanissimi membri, di età compresa fra dieci e ventuno anni, a un’intensa scuola di recitazione e canto sotto la direzione rispettivamente di Maria Concetta Liotta e Claudia Costantini. Molti di questi ragazzi e ragazze hanno avuto già episodiche esperienze teatrali, ma soprattutto a livello scolastico. Tutti, invece, sono accomunati da una grande passione per il teatro che ha creato un forte legame fra di loro, consentendo di realizzare quell’amalgama necessario per poter affrontare con successo le sfide sempre insidiose del palcoscenico. Più bravi nella recitazione che nel canto, i giovanissimi neo-attori sono riusciti a ricreare sul palcoscenico la magia della celebre fiaba delle Mille e notte regalando al pubblico momenti di grande tenerezza ed emozione, soprattutto nella terza replica di Aladdin, avendo ormai superato le ansie del debutto. Particolarmente lodevole l’impegno della giovanissima Eleonora Del Vecchio, che ha collaborato con la regista Liotta nell’ideazione delle coreografie e come interprete del “tappeto volante” della fiaba è stata protagonista di un applauditissimo e acrobatico balletto. Molto intelligente e gradevole l’idea di Concetta Liotta di “sdoppiare” i personaggi, creando idealmente una suddivisione in due tempi del musical e dando modo, così, a tutti i dodici ragazzi di partecipare allo spettacolo. Sul palcoscenico si sono pertanto avvicendati due Aladdin, due geni, due principesse, ecc., ciascun personaggio interpretato in momenti diversi della fiaba da attori diversi. Molto entusiasmo ha riscosso lo spettacolo da parte del pubblico dei più piccoli, ai quali era espressamente dedicato. La ben nota commedia di Oscar Wilde è stata sapientemente riproposta al pubblico dell’Euclide dalla regia di Paolo Baldani, sostituendo il nome Ernesto dell’originale con Franco, giocando sul doppio significato: il nome ma anche l’aggettivo coscienzioso, sincero. Molti gli applausi, veramente meritati per una compagnia di attori-dilettanti come denominazione ufficiale, ma professionisti nell’impegno e nei risultati. Si potrebbe mutuare dall’esempio di Anton Cecov, medico di professione ma scrittore per vocazione, affermando: bancari di professione ma attori per vocazione.
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