Suffragette, di S. Gavron
Suffragette, di S. Gavron, con C. Mulligan, M. Streep e H. B. Carter; UK, 2015, 106′, storico-drammatico.
Una splendida ricostruzione cinematografica di una lotta che per anni ha visto protagoniste milioni di donne, spinte da uno spirito di eguaglianza tardato ad arrivare.
La scena si apre con un gruppo di suffragette all’azione ed una giovane lavandaia , Maud nonchè protagonista del film, che subisce il fascino di queste donne pronte a tutto per ottenere il voto.
Inizialmente Maud non vuole aderire a questo movimento, poichè teme eventuali ripercussioni, ma allo stesso tempo anche lei come le altre donne, vuole che il popolo femminile abbia pari diritti di suffragio del popolo maschile. La giovane operaia assiste a vari episodi che le fanno prendere la decisione di diventare una suffragetta. Si unisce così alle altre, ma pagherà a caro prezzo questa decisione.
Continuano le azioni delle suffragette, dagli attacchi ai fili del telegrafo alle bombe nelle cassette delle poste, tutto per ottenere il suffragio.
La Leader del gruppo è Emmeline Pankhurst (Meryl Streep) che compare poche volte nel film, poichè è la prima ad essere perseguitata dalla polizia, ed incita le altre a perseverare.
Un film tutto al femminile e quale migliore regista di Sarah Gavron? Regista di numerosi film, molti dei quali incentrati sulla figura femminile, non a caso. Ed oltre ad essere diretto da una competente regista, il cast non è da meno, anzi. Carey Mulligan (Maud) è risultata un’ abile attrice in grado di ricoprire un ruolo intenso come questo, trasmettendo forti emozioni; Helena Bonham Carter, Anne-Marie Duff, Romola Garai hanno dato un forte contributo e le apparizioni di Meryl Streep sempre notevoli.
Un lungometraggio intenso, che ho apprezzato particolarmente per il tema su cui si basa, a me molto caro e per la sua rappresentazione. E’ difficile scegliere delle scene più significative di altre, ma sicuramente opterei per un momento molto toccante, quando il marito di Maud le dice che non può vedere suo figlio, in quanto è lui che decide sul bambino e lei non ha alcun diritto per opporsi, ossia il momento in cui Maud aderisce pienamente al movimento delle suffragette.
Tra le scene più intense non posso non menzionare il gesto di una di loro, che per attirare l’attenzione e farsi ascoltare dal re, si è suicidata, gettandosi in mezzo alla corsa dei cavalli. Un gesto estremo e forte che però ha dato i suoi frutti: dopo l’atto della suffragetta, le acque hanno iniziato a muoversi ,nel 1918 in Gran Bretagna, le donne hanno ottenuto il diritto di voto.
Un altro momento che ho apprezzato, è stata la scelta di riportare le date ed i rispettivi paesi in cui le donne hanno ottenuto tale diritto e contemporaneamente un sentimento di rammarico vedendo che nel 2016, in alcuni paesi, le donne ancora sono trattate come dei veri e propri oggetti, a cui non è concesso neanche il voto.
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