Subiaco, la cultura cresce al femminile
L’incontro – la sala conferenze era stracolma -, accompagnato con discreta ma incisiva presenza dal consigliere delegato alla cultura Veronica Micozzi, è stato introdotto da Maria Lanciotti che ne ha tracciato il senso di spontaneità, provvedendo a dissolvere sul nascere ogni ombra di ‘separatismo’, anzi lanciando sponde ad una maggiore apertura di temi e attori. Poi con formula originale le scrittrici, di volta in volta in coppia, si sono presentate l’un l’altra. È stato un avvenimento per molti tratti toccante ed illuminante. Diverse personalità, emozioni, amicizie scoperte o rafforzate. E ancora ricordi autobiografici, poesie ingenue o mature, quadri di paese, romanzi d’epoca, racconti, percorsi psicologici di accettazione del male, l’amore e la vita come costanti. Forse niente di nuovo sotto il sole. Eppure sedersi ad ascoltare, assaporare le storie, i luoghi, i moti dell’anima e il sole stesso, è sempre nuovo e accrescente. Bene, si può proseguire felicemente. Le premesse confortano dal lato umano e dal fronte letterario, perché il confine per fortuna non esiste; e se c’è si può facilmente scavalcare avanti e indietro, a seconda delle diverse stagioni della vita.
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