Su Valle Luzi
La questione è spinosa: chi ha acquistato un appartamento ha anche acquistato la posizione giuridica all’interno del Consorzio e dal momento che il Consorzio stesso deve provvedere a realizzare le opere, sono i medesimi cittadini a doversene far carico se il costruttore, per ipotesi, avesse preso i soldi…e la fuga. Molti di loro sono ignari di questo fatto: convinti di aver acquistato dal costruttore e che questi fosse obbligato, dopo il contratto, a realizzare quanto necessario. Inoltre un terzo dei lotti edificabili non sarà edificato a breve e quindi sarà difficile per il Consorzio venire in possesso delle liquidità necessarie a realizzare le opere per tutto il comprensorio. La soluzione prospettata dalla maggioranza è una soluzione “a toppe” : dividere il Consorzio in quattro zone e, in futuro, concedere l’abitabilità agli appartamenti di ciascuna zona solo quando all’interno della medesima saranno realizzate le opere di urbanizzazione. Tale soluzione rischia di lasciare indietro alcune parti consistenti del territorio, vale per il futuro e lascia molte questioni aperte sul pregresso. In sostanza manca di quel requisito a tutela dei cittadini già residenti per il quale ci siamo battuti. La nostra proposta? Semplice: intascare le fideiussioni depositate, provvedere alla realizzazione di quanto previsto ed approvare urgentemente una variante di salvaguardia per quanto non è ancora stato realizzato. In breve: manutenzione e salvaguardia! Siamo sempre stati contrari alla realizzazione del comprensorio Valle Luzi perché insiste su un terreno assolutamente non vocato alla destinazione residenziale…i fatti ci hanno dimostrato che avevamo ragione …la proposta del Vice Sindaco D’Acuti è stata invece approvata anche da chi, tra le fila amministrative, si è sempre dichiarato contrario alla stessa esistenza del Consorzio…
Renato Vernini, consigliere di Verdi, bianchi e rossi.
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