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Storie vincenti contro la crisi economica

Storie vincenti contro la crisi economica
Marzo 16
15:53 2010

0_8972_Berto_SalottiStorie vincenti contro la crisi economica: ecco quella di Filippo Berto
Ci sono storie che in periodi come questo aiutano a sopravvivere. Anzi, che fanno addirittura sperare. C’è bisogno di queste storie quando le difficoltà del mondo che ci circondano minacciano di incombere su di noi, c’è bisogno di pensare che tutti possiamo diventare eroi della nostra vita e del nostro personale universo.
Sono storie che vanno raccontate, conosciute e divulgate, perché la scintilla del coraggio e della volontà si propaghi come un virus benevolo. Questa è la storia di Filippo. Filippo è ancora molto giovane quando si ritrova tra le mani una piccola azienda da gestire, lasciatagli dal padre e dallo zio; piccola ma di qualità. Soltanto che è una delle tante, perché in quella parte d’Italia, come lui ce ne sono tantissimi altri. E rimanere a galla, mentre la crisi incombe e la concorrenza si fa sempre più spietata, è un’ impresa sempre più ardua. Tanto che sono in molti a chiudere i battenti, ad arrendersi a negozi sempre più vuoti e ad attività non più redditizie.
Ci sono momenti nella vita in cui ci si ritrova davanti a un bivio, IL bivio, quello che cambierà tutto il corso del nostro futuro. E’ lì, davanti a quel bivio, che le decisioni si fanno veramente importanti. Solitamente le strade sono due: arrendersi e tirare avanti come si può, oppure buttarsi in qualcosa di nuovo, andando verso l’ignoto.
Entrambe sono decisioni che richiedono coraggio. Ma per scegliere la seconda, oltre al coraggio occorrono anche forza di volontà, idee e capacità, risorse che all’occorrenza ognuno può tirare fuori dal proprio bagaglio personale.
Filippo ha scelto la seconda strada. Si è buttato, intraprendendo un viaggio così particolare, da essere diventato addirittura oggetto di studio. Filippo ha scommesso: e non è stata una di quelle partite dove è soltanto la cieca fortuna ad assisterti o ad abbandonarti; Filippo ha scommesso su se stesso, mettendoci dentro tutto.
“Per anni non mi sono mai fermato”. Sacrificio certo, ma anche dedizione, passione, voglia di riuscire, e poi soddisfazione. Molle inevitabili, ma non così scontate. Per quale viaggio è partito, Filippo? Cosa è riuscito a ottenere?
Filippo è partito con in mano una realtà aziendale fatta di qualità e artigianato, pur se piccola, tanta inventiva e le ben note poche riserve a disposizione. Il punto di partenza di molti, oppure quello di fine.
Filippo si è guardato intorno, ha percepito che qualcosa sotto a tutti noi ribolliva di vita, che una nuova realtà presto avrebbe cambiato il nostro modo di pensare e come un’onda ci avrebbe travolti tutti. Filippo ha deciso di cavalcare quell’onda, armandosi degli strumenti necessari.
Quell’onda si chiama Internet, lo strumento più democratico che esista, il mezzo di comunicazione più incredibile che l’uomo abbia mai potuto inventare: con Internet l’ubiquità diventa reale; con Internet puoi essere in tanti posti nello stesso momento; con Internet puoi portare qualunque cosa direttamente a casa delle persone. Con Internet il mondo può cadere ai tuoi piedi, nel giro di qualche attimo.
Filippo ha provato e creduto in un mezzo come questo, che allora non aveva ancora tutte le potenzialità di adesso. E ha avuto ragione: ha scommesso e ha vinto, trovando soluzioni nuove, strategie differenti, raggiungendo luoghi molto al di fuori della sua piccola realtà territoriale.
Filippo ha cominciato a vincere dei premi, a essere oggetto di tesi universitarie, a essere guardato come esempio dai colleghi. Finchè, partito dalla Brianza, ha raggiunto Venezia, poi Parma e infine anche l’ambita, agognata, sognata capitale.
No, no, Filippo non si è limitato a comprare biglietti del treno. Filippo in queste città ci è arrivato portando con sé tutta la sua realtà artigianale, tutta la qualità dei suoi prodotti, i concetti nei quali ha sempre creduto e grazie ai quali è arrivato dov’è ora. A Roma. In ognuna delle sue tappe, Filippo ha aperto un negozio, investendo, puntando, continuando a scommettere. E vincendo.
Le parole chiave del suo successo? Inaspettatamente sono parole in controtendenza rispetto al dilagare delle grandi catene che stanno soffocando piano piano le piccole realtà, parole chiave come unicità, “su misura”, personalizzazione, “fatto a mano”, servizi adatti alle singole esigenze del cliente; assolutamente contro la serialità e “il fai-da-te” dilagante.
E’ così che Filippo è arrivato a Roma, proprio a due passi dai Castelli Romani, portando con sé una realtà che forse un tempo costituiva la normalità, ma che ora risulta essere una perla assolutamente rara: un negozio che propone con coraggio prodotti fatti a mano, personalizzati secondo le necessità di ognuno, materiali di altissima qualità, personale disposto a seguire ogni esigenza del cliente.
Sicuramente Filippo non si fermerà qui. Andrà avanti, sempre sorretto dalla passione, sempre trovando nuove soluzioni e nuove strategie, sempre riuscendo a trasformare momenti di crisi in risultati di successo.
Ecco, questa è una storia che meritava di essere raccontata. Perché può essere un esempio, una speranza, o semplicemente un bel racconto vero, con un vero lieto fine.
Ah, forse qualcuno è curioso di sapere cosa vende Filippo: divani, letti, complementi, tessuti, arredamento. Con un marchio che forse avete visto su qualche cartellone pubblicitario o dentro qualche rivista: Berto Salotti.

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