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Storie di olimpiadi

Luglio 17
14:43 2012

I giochi olimpici si giocano ogni quattro anni e sono un evento sportivo che prevede la competizione tra gli atleti di tutto il mondo in moltissime discipline.

Majlinda Kelmendi, judoka kosovara, in patria (Kosovo) è una vera celebrità, infatti è campionessa mondiale juniores di judo ai campionati di Parigi nel 2009, ma all’Olimpiade di Londra non rappresenterà il suo Paese. Il motivo, squisitamente politico, è che il Cio (Comitato olimpico internazionale) non riconosce il Kosovo come Stato, non essendo rappresentato nell’Assembea Onu. Dal 1999 il Kosovo è un territorio amministrato dalle Nazioni unite, ma non ne fa ufficialmente parte. Solo 91 dei 193 Paesi membri dell’Onu gli hanno riconosciuto l’indipendenza tra cui Stati Uniti e Gran Bretagna; tra i negazionisti ci sono Serbia, Russia e Cina. Majlinda ha ottenuto la qualificazione a Londra grazie a una stagione entusiasmante, che l’ha portata a vincere tre Grand prix e altrettante prove di Coppa del mondo di judo e ora si trova al quinto posto nella classifica mondiale per la sua categoria. Su Facebook si sono mosse oltre 13 mila persone per dare sostegno alla giovane judoka. Durante la stagione Kelmendi aveva gareggiato come atleta indipendente, sotto la protezione della International judo federation (Ijf);
 a Londra invece avendo la doppia cittadinanza, 
parteciparà con il vessillo di Tirana, come altri atleti kosovari.
Non tutti però sono così fortunati: le cugine Lumturie e Urata Rama, per esempio, sono tra le migliori al mondo nel tiro a segno femminile,
ma  non saranno a Londra poiché la loro Federazione internazionale non riconosce il Kosovo. Per loro è stato impossibile anche solo tentare di qualificarsi. La bandiera olimpica è formata da cinque anelli colorati, intrecciati, in campo bianco, a significare i cinque continenti. Come recita il Preambolo della Carta Olimpica “La bandiera olimpica presentata da Pierre de Coubertin fu adottata al Congresso Olimpico di Parigi del 1914. Include i cinque cerchi intrecciati, che rappresentano l’unione dei cinque continenti e l’incontro degli atleti di tutto il mondo ai Giochi Olimpici”. Quindi ideali di universalità e fratellanza, proposta molto innovativa per 1914, in un clima mondiale sempre più teso e segnato da forti nazionalismi. Nella antica Grecia, dove sono nate le olimpiadi, ai giochi partecipavano atleti provenienti da tutte le città greche e per tutta la durata dei giochi venivano sospese persino le guerre! Ma erano altri tempi…….

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