STORIE DI DONNE VITTIME DI VIOLENZA
In occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, ho voluto che uscisse il libro “Che te ne fai di un’altra femmina?”. Si tratta di una raccolta di storie di donne occidentali e orientali che amano e subiscono violenza. Ho persino immaginato un altro Pianeta dove, però, si perpetua questa stessa mentalità. La donna è un oggetto e come tale può essere distrutta. Il racconto che dà il titolo al libro, inoltre, riguarda me e mia figlia minore e ribadisce il concetto ancora in uso che non valga la pena di rischiare per salvare la vita di una bambina.
Nella quarta di copertina del volume cartaceo, campeggia la scritta in rosso: “Per capire e sconfiggere la violenza sulle donne ma anche la quotidiana sopraffazione e gli stereotipi che tormentano le donne.”
Infatti, la donna è soggetta a qualsiasi capriccio del maschio e spesso è la donna stessa a perpetuare questa mentalità.
Ci sono molte madri, anche moderne, che si ritengono più fortunate (o addirittura più capaci) se partoriscono un maschio, cioè un essere superiore!
Allora, perché ci si possa evolvere, deve cambiare prima di tutto la donna.
Deve educare maschi e femmine allo stesso modo e non deve più sentirsi padrona del mondo solo se ha partorito un essere con il pene.
Ognuno ha le sue particolarità.
È bello nascere maschio ed è meraviglioso nascere femmina, cioè essere accogliente e poter dare la vita.
Come deve essere ugualmente magnifica qualsiasi identità sessuale, quando si possa liberamente vivere la propria natura.
In questi giorni, comunque, per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, vediamo ovunque girare fiori rossi e scritte che inneggiano alla donna, spesso i soliti stereotipi zuccherosi.
È giusto parlare e sensibilizzare le coscienze perché le donne vengono sterminate come se andassero in guerra.
Ma dobbiamo farlo ogni giorno dell’anno perché bisogna incrociare qualcuno che non sia ancora consapevole, specialmente bisogna dire alle giovani ragazze di allontanarsi subito dai fidanzati violenti, gelosi, prepotenti, che impediscano loro amicizie o attività.
Ogni parola detta o scritta può essere determinante per cambiare la nostra mentalità e, quindi, io ho voluto fermamente questo libro. Sono sicura, infatti, che leggere vicende di donne che hanno amato e che sono diventate vittime, o constatare che la donna è ancora un oggetto come secoli addietro, può aiutare a cambiare.
Io continuerò, fino a che sarò in grado di farlo, a raccontare storie e le mie protagoniste saranno sempre donne perché il mondo femminile è il mio mondo e lo conosco bene.
Così come continuerò sempre a insegnare nei miei corsi, come ho fatto un tempo a scuola e con le mie figlie, che la donna è diversa ma pari all’uomo e che deve avere riconosciuti davvero tutti i Diritti Umani.
Mi auguro, così, di fare la mia parte per cambiare la società.
Il libro, sia ebook che cartaceo è disponibile su Amazon.
LEGGI L’ESTRATTO DEL LIBRO:
Renata Rusca Zargar
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