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Storia in un convento: l’Abbazia di Palazzola

Storia in un convento: l’Abbazia di Palazzola
Marzo 19
00:00 2012

gatta-Storia-palazzoloSiamo a Marino, il 17 luglio 1839: si riunisce il Consiglio Comunale formato, tra membri della Magistratura e Consiglieri, da 42 persone. Presiede il Governatore supplente il Signor Domenico Cruciani, con l’assistenza del Reverendissimo sig. Canonico Don Vincenzo del Frate, deputato degli ecclesiastici. Tra gli ordini del giorno trattati, l’ultimo riguarda l’Elemosina ai frati de’ Minori Osservanti di Palazzola.1

L’assemblea esamina quanto il Reverendo Padre Guardiano di Palazzola ha avanzato in una memoria, nella quale espone la grave situazione nella quale si trova il suo convento a causa della scarsezza delle elemosine ordinarie. Nel documento presentato dal religioso si ricorda il servizio che i frati prestarono ai cittadini di Marino in occasione dell’epidemia di colera, evidenziando che alcuni di loro dovettero ricoverarsi nell’ospedale sanitario per sospetto contagio del morbo.

Si richiede pertanto un sussidio, ricordando che anche in altre Città viene generosamente elargito ad altri Ordini di Religiosi mendicanti. Lo stesso arringatore Sig. Antonio Capri esprime nel suo arringo parere favorevole ritenendo si possa accordare la somma di scudi venti per una sola volta entro il corrente anno da prendersi sulla cassa comunale.

Su tale arringo si ebbe poi la votazione a scrutinio segreto e con 23 voti bianchi favorevoli contro 3 voti neri contrari, l’assemblea approvò quanto richiesto.

… Arriviamo ai giorni d’oggi: forse non tutti sanno che l’Abbazia di Palazzola, bellissimo convento che si affaccia sul Lago Albano, ora di proprietà del Venerabile Collegio Inglese, si trova sulla Via dei Laghi nel Comune di Rocca di Papa, ed è annessa alla Parrocchia della Basilica di San Barnaba di Marino e quindi alla Diocesi di Albano Laziale. I Sacerdoti inglesi sono cattolici e hanno acquistato Palazzola nel 1920. Prima, questa splendida Abbazia era proprietà del Dottor Arnaldi che tentò di impiantarvi un sanatorio, ma l’ospedale fu chiuso per mancanza di… pazienti anche perché “quei pochi che c’erano morirono praticamente di fame…” scherzava il vecchio guardiano che per tanti anni visse in questo angolo di paradiso.

Posta sull’antica Via Sacra, Palatiola era quel complesso di edifici dove i Sacerdoti Cabensi si preparavano per rendere omaggio a Giove Laziale; fu poi Villa romana, luogo di sosta dei consoli e condottieri romani che sul Monte Albano andavano a ricevere trionfi minori; proprio là un console, Cornelio Scipione Hispano, fu sepolto e ancora oggi è possibile individuare – purtroppo non ben tenuta e conservata da chi dovrebbe occuparsi di reperti – l’antica tomba rupestre, adornata dai fasci littori, una sedia curule e lo scettro. Eretta Abbazia nel 1200 circa, Palazzola fu per molti anni un convento gestito da diversi ordini religiosi, Cluniacensi, Cistercesi, Certosini, Frati minori… Un’antica stampa mostra l’attuale giardino all’italiana, restaurato nel 2000 con il contributo delle Belle Arti, quando ancora era orto dei Frati: un fraticello zappa le zolle, alle spalle, in alto, la villa del Cardinale.2 Un’altra immagine mostra quell’angolo dove oggi c’è una grande piscina, quando ancora era agrumeto del convento: poco distante una fontana dove i viandanti potevano dissetarsi nel loro cammino.3 È visibile ancora la lapide, che ricorda quella fonte “Viatorum commodo”, esposta sulla parete del grande edificio.

Nel 1600 il Cardinale Girolamo Colonna fece costruire una splendida dimora nella parte sovrastante il convento, la bella Villa del Cardinale, venduta poi dagli Inglesi a privati intorno agli anni ’60.

Fu nel 1700 che il cardinale portoghese Josè Maria de Fonseca de Evora fece restaurare l’intero edificio, il giardino, il chiostro, il refettorio, la chiesa, la sacrestia…

Alterne vicende portarono alla chiusura del convento, alla confisca dei beni, di nuovo restituito ai frati (quelli stessi della richiesta del sussidio al Comune di Marino nel documento commentato all’inizio) e infine fu sede dell’ambasciata portoghese. Instaurata la repubblica in Portogallo, i frati vennero allontanati dal convento che fu spogliato di molti beni e infine la proprietà venne acquistata dal Dottor Arnaldi.

Quando i sacerdoti inglesi acquistarono Palazzola recuperarono molto l’aspetto architettonico cistercense e il convento divenne residenza estiva dei seminaristi inglesi. Durante la seconda guerra mondiale, il comando tedesco si acquartierò nel convento; nelle grotte sottostanti, numerosi gli sfollati dei paesi vicini che cercavano rifugio per scampare ai bombardamenti: molti furono gli aiuti che i guardiani del convento riuscirono a dare sottraendo furtivamente ai Tedeschi.

Oggi il convento di Palazzola è una moderna casa di accoglienza ben attrezzata: il Venerabile Collegio Inglese lo riserva ai suoi studenti per un preciso periodo durante il quale vengono celebrate le messe novelle, poi ogni persona può rivivere, se vuole, l’atmosfera del passato, meditare e accrescere la propria spiritualità, attraversando nei diversi ambienti i tanti momenti storici che si sono succeduti e trascorrere una splendida vacanza alle porte del Paradiso, con l’incantevole scenario del lago Albano.

––––––––––––––

1M.A. Nocenzi Comune di Marino – Registro dei Consigli Comunali dal 1835 a tutto il 1844 Vol. 1

2M. Cogotti Il Convento di Palazzolo – Gangemi Editore pag. 128

3M. Cogotti Op. citata pag. 136

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