“Storia di Ettore L.”, battesimo all’Università delle Tre Età per il libro di Rocco Della Corte
Presentazione fortemente interattiva quella che si è tenuta all’Università delle Tre Età di Velletri per parlare del libro “Storia di Ettore L.” (Scatole Parlanti) di Rocco Della Corte. Il docente di letteratura italiana contemporanea, stavolta presente in veste di autore, ha dialogato con il presidente Lamberto Cioci in un viaggio nella raccolta di racconti recentemente pubblicata. La folta platea, di oltre venti persone connesse su zoom, ha ascoltato con grande partecipazione il dibattito. Cioci, sempre puntuale e incalzante, ha solleticato l’autore chiedendogli il perché di un esordio narrativo dopo due esperienze saggistiche. “E’ una dimensione completamente diversa”, ha spiegato l’autore, “perché si passa dalla scientificità del saggio alla libertà narrativa del racconto. La dimensione del racconto in tal senso è una formula adatta, almeno per me: ha in sé le insidie del romanzo, però la brevità consente di avere coscienza di ciò che si è scritto più facilmente”. L’intervistatore ha segnalato l’impressione, suscitata in lui dalla lettura, di una serie di appunti di vita segnati e poi ampliati: “è effettivamente così”, ha detto Rocco Della Corte, “perché spesso sono stato spettatore di queste storie, non autobiografiche ma sicuramente tratte dalla realtà. Mi piace pensare che ognuno di noi sia veicolo di un contenuto che lo scrittore, scrutando in volto il prossimo, può estrapolare e poi costruire”. Molti i racconti menzionati, di genere umoristico-ironico, introspettivo-riflessivo e fiction: “sono le tre macro-categorie in cui mi sono trovato meglio, non rileggo volentieri ciò che scrivo ma credo che una storia per funzionare debba poter essere presa da qualsiasi punto si apra un libro e interessare, apparire bella non solo dal punto di vista sintattico o grammaticale”, ha precisato l’autore del libro. Lamberto Cioci non ha potuto far a meno di individuare dei tratti veliterni nella narrazione: un patto di complicità fra il testo e i lettori che li riconoscono, dato che Velletri non viene mai menzionata se non in alcune peculiarità non riconoscibili da chi non è del posto. “Rocco Della Corte”, ha inoltre notato il presidente Unitre, “ha creato un percorso circolare che costringe a non terminare mai la lettura, anzi a ripercorrerla all’indietro per apprezzare meglio quello che si è letto. Un’idea fortemente creativa”. Il libro ha scaturito poi un lungo dibattito di oltre venti minuti che ha coinvolto diversi partecipanti: dalle curiosità su alcune storie agli inevitabili rimandi con l’attualità. Nella fusione fra lettore, autore, spettatore, personaggio e protagonista sta il segreto della “Storia di Ettore L.”. L’Università delle Tre Età di Velletri, con questa presentazione, ha battezzato un’opera uscita meno di due mesi fa e che nonostante la pandemia sta circolando ampiamente non solo ai Castelli. E proseguirà con gli incontri letterari nei prossimi mesi, con l’obiettivo di offrire agli associati una programmazione didattica sempre più stimolante, rilassante e anti-covid.
IL LIBRO: Vite ordinarie, sentimenti universali, consueti dilemmi: è questo ciò che accomuna le vicissitudini dei personaggi che abitano i 12 racconti della raccolta “Storia di Ettore L.” (Scatole Parlanti). Le loro esistenze si aggrovigliano inconsapevolmente in una matassa di pure emozioni. Dalle passeggiate solitarie dell’ex tranviere, sempre accompagnato dal suo fedele husky e dai suoi rimpianti, ai due ragazzi che nel giro di poche ore, su un ritardatario Intercity, si trovano per non rivedersi mai più; dal colto senzatetto, al triste uomo che, incurante delle intemperie, si reca instancabilmente nel medesimo luogo, le giornate in apparenza simili di questi uomini comuni finiscono per trasformarsi in rivelatrici epifanie del quotidiano.
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