“Statu$ymbol”, la nuova personale di omino71
Da oggi sino al 10 giugno, presso la galleria romana D.d’Arte | Plus Arte Puls, appuntamento con “Statu$ymbol”, la nuova personale di omino71.
GALLERIA D.D’ARTE | PLUS ARTE PULS – APRE OGGI A ROMA LA MOSTRA DI OMINO71, TRA MODA, FUMETTI E ICONE POP
Una mostra “iperpop” che vede coinvolte le grandi firme della moda, le icone del fumetto, i capolavori della storia dell’arte e l’estetica urban del Bubble Style.
L’arte e la moda si fondono. Anzi, si miscelano. Perché tra le due componenti, una soltanto prevarrà. È il messaggio nascosto che sembra voler inviare al suo pubblico omino71. L’artista romano porta per la prima volta i suoi mash-up pop nel mondo della moda sperimentando il readyfake con l’accessorio classico e intramontabile per eccellenza: la borsa, icona di ogni grande firma. L’oggetto del desiderio assoluto, sinonimo di estetica, tanto da slegarsi talvolta dalla sua funzionalità. Status symbol, oggetto prediletto della prolifica industria dell’imitazione, che omino71 trasforma, reinterpreta, ed eleva attraverso l’arte, facendone un oggetto unico e liberando il fashion victim dalle costrizioni sociali.
LA MOSTRA – Da oggi sino al 10 giugno, presso la galleria romana D.d’Arte | Plus Arte Puls, nell’ambito di IndossArte 2018, l’appuntamento è con “Statu$ymbol”, la nuova personale di omino71. A cura di Francesca Barbi Marinetti e Giancarlo Carpi, la mostra si arricchisce anche dei testi critici di Valeria Arnaldi, Lucia Collarile e di un’introduzione di Giorgio de Finis. La mostra sarà visitabile da lunedì a venerdì dalle 10:30 alle 18:30, sabato dalle 11 alle 17, domenica su appuntamento. Il VerniFinissage si svolgerà giovedì 7 giugno dalle ore 18:30. Il catalogo, edito da Lantana Arte, sarà scaricabile gratuitamente dal sito www.ddarte.com. Realizzazioni grafiche a cura di Cierredata.
IndossArte 2018 è la seconda edizione di un progetto ideato da Francesca Barbi Marinetti e Lucia Collarile che indaga sul valore artistico di opere d’arte portatili e portabili. IndossArte afferma che indossare un’opera d’arte sia un privilegio unico che consente a chi ne usufruisce di esporla sul proprio corpo, percepirla in maniera totale e multisensoriale, interpretarla, diventarne parte e quindi anche trasformarsi e trasformarne il significato.
“In questa edizione – dichiarano Francesca Barbi Marinetti e Lucia Collarile – l’accento è direttamente sul rapporto contaminante tra arte e moda. Tra Marchio commerciale e Firma. L’occasione è data dalla personale di omino71, voce importante nel panorama degli artisti contemporanei romani. Artista votato al Pop e quindi alla rielaborazione e rivisitazione di icone popolari spesso mediate dal mondo del fumetto, omino71 espone come opera d’arte la borsa: da sempre accessorio-moda-firmato e agognato status symbol. L’oggetto griffato viene qui dissacrato sia nella modalità d’uso dei loghi rappresentati in quanto Statu$ymbol e sia nella funzione d’uso che torna ad essere banalmente quello di sacca porta oggetti. L’icona popolare rivisitata dall’artista e dipinta sulla borsa rende concettualmente opera d’arte questo readyfake di duschampiana memoria”.
LE OPERE – 71 opere inedite tra borse, bozze, toys e tele di grandi dimensioni. “Cheap, poser, vandal for pleasure, suck, hater, cute”: sono alcuni dei messaggi che si leggono sulle opere d’arte di omino71. Parole e pensieri stampati sugli occhi dei personaggi più iconici della cultura pop anni Ottanta e Novanta, tra fumetti e anime, come Topolino e Paperino, Doraemon e Pollon, Super Mario Bros e Lisa Simpson. Questi si affiancano ad altri capolavori della storia dell’arte, come la Venere di Botticelli e la Monroe di Andy Warhol. Le interpretazioni di omino71, però, offrono un nuovo significato ai personaggi con l’aggiunta di poche lettere. Dissacrando così quegli status symbol, rendendoli provocatori, deturpandone la loro stessa natura.
“La scritta sugli occhi dei personaggi iconici ha un doppio valore – dichiara Giancarlo Carpi – a seconda che sembri coprire o sostituire il loro sguardo, e tra queste due impressioni è ambigua. Mette in risalto la deviazione dallo stereotipo, come un’imposizione dell’artista in mezzo a esso, ma non tanto e non solo come un sabotaggio, quanto come una devianza organica, parte del personaggio stesso. È in questo caso che il personaggio si distanzia dall’artista, e così il suo stesso intervento, acquistando forza e autonomia, come in Kaws. Che cosa sono poi queste borse cheap che simulano le collaborazioni tra LV e Murakami? Un abbassamento a partire dal supporto, che rinnega l’arte con cheap readymade allorché questa ha occupato anche il campo della moda”.
L’ARTISTA – Omino71 è un nonstreetartista nato nel 1971 a Roma, dove vive e lavora. Dalla fine degli anni Novanta diffonde la sua idea di arte pop(olare) tra supereroi, santi, giocattoli e bambini in un “mash up” dalle tinte decisamente sature, alternando gli interventi in strada a un’attività espositiva che deve molto all’universo del fumetto e dei cartoni animati. Negli ultimi anni è stato inviato a realizzare installazioni per contesti istituzionali come il Macro e la Casa dell’Architettura di Roma, senza mai abbandonare l’attività negli spazi autogestiti come il Maam. Nel 2012 è stato selezionato dall’Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro per rappresentare l’Italia nel progetto Memento Italia-Brasil, dal 2014 le sue opere sono ospitate in realtà internazionali come il Museo di Storia e Archeologia di Costanza, il Palazzo del Parlamento di Bucarest e il Museo di Arte Contemporanea di Sofia.
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