STATO ATTUALE DELLA FONTANA DELL’ANGELO
A Monte Compatri è presente la Fontana dell’Angelo. L’opera fu inaugurata il 6 ottobre 1889, realizzata dall’ing. Olivieri e rappresenta il genio alato (realizzato dalla Grande Fonderia Romana) con piccone nell’intento di “far scoppiare una mina”. L’opera ricorda l’attività dei minatori nel costruire la galleria per condurre da Carpinello l’acqua alla Fontana, “una spesa ingentissima per il Comune ed il lungo lavoro di mina occorso per scavare la galleria” (Saturnino Ciuffa) che comportò anni di lavoro ( 5404 m di lunghezza). La fontana negli anni ha subito vari interventi. Alla fine degli anni’80 il Comune di Monte Compatri presenta alla Soprintendenza la richiesta di autorizzazione di lavori di restauro e consolidamento della fontana dell’angelo e, da qualche anno a questa parte, fu realizzata la sabbiatura che riporta nella sua originalità la pietra sperone locale (cava Monte Salomone) di cui è composta. Oltre al genio minatore in bronzo, la fontana presenta quattro mascheroni sempre in bronzo dalla cui bocca, tramite cannelli, sgorga l’acqua. La vasca è sempre in pietra sperone e ha forma ottagonale e circondata da colonnine unite da una barra di ferro. Tali colonnine non sono tutte in pietra sperone e andrebbero uniformate. Nei pressi c’è la segnaletica verticale stradale con divieto di transito per veicoli superiori a 6 t. Come da foto, è oggetto d’incidenti per opera dei veicoli di trasporto e, spesso, è oggetto di rotatoria per veicoli molto pesanti. Forse occorre portare il divieto di transito a 3,5 t ed evitare l’utilizzo della fontana come rotatoria per determinati veicoli? Il fatto è che, spesso, le colonnine sono urtate e spezzate (foto). E’ il simbolo di Monte Compatri: tuteliamola magari anche con un pannello descrittivo della sua storia, simbolo del lavoro di fatica che rappresenta, dell’opera d’arte in sé e del materiale espressione del un luogo.
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