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Stagione Sinfonica 2014-2015 Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia

Dicembre 02
17:17 2014

 

Di scena per la prima volta a Santa Cecilia e a Roma, e nuova promessa del pianismo internazionale: è Benjamin Grosvenor, classe 1992, che arriva per la Stagione Sinfonica dell’Accademia per il concerto di sabato 6 dicembre (Sala Santa Cecilia ore 18. Repliche lunedì 8 ore 20.30, martedì 9 ore 19.30) diretto da Kent Nagano sul podio dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Noto per la tecnica raffinata e un talento fuori dal comune, per una padronanza da autentico virtuoso unita a profondità ed intelligenza interpretative, il pianista britannico sarà impegnato a nell’appuntamento a Santa Cecilia con il Concerto n. 2 in la magg. per pianoforte e orchestra di Liszt, partitura che comportò lunghi anni di gestazione al compositore ungherese. Completato in una prima versione nel 1839, fu successivamente soggetto a svariati ripensamenti e rifacimenti tra il 1849 e il 1861. Però fu eseguito per la prima volta nel 1857, sotto la guida dell’autore e con il pianista Hans Bronsart, uno degli allievi più dotati di Liszt e dedicatario della prima edizione a stampa. Qui il gesto compositivo di Liszt si fa da esibito e brillante (in particolar modo nel Concerto n. 1), più lirico e trasognato, dalle linee melodiche di grande cantabilità.

Il concerto si apre con un altro capolavoro romantico, il wagneriano Tannhäuser, del quale Nagano dirigerà l’Ouverture e il Venusberg e si conclude con la grandiosa Symphonie fantastique di Berlioz.

Stagione Sinfonica 2014-2015
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
Sabato 6 dicembre ore 18 – lunedì 8 ore 20.30 – martedì 9 dicembre ore 19.30

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Kent Nagano Direttore
Benjamin Grosvenor Pianoforte
Wagner da Tannhäuser l’Ouverture e Venusberg
Liszt Concerto n. 2 in la magg. per pianoforte e orchestra
Berlioz Symphonie fantastique

Biglietti da € 19 a € 52
Info 068082058 – www.santacecilia.it

Il pianista britannico Benjamin Grosvenor è noto in tutto il mondo per le sue esibizioni elettrizzanti e per le sue intense interpretazioni. Una tecnica raffinata e un talento geniale per le sfumature sonore sono le caratteristiche principali che fanno di lui uno dei pianisti più richiesti della scena musicale mondiale. La sua virtuosa padronanza, anche nei più ardui passaggi tecnici, non entra mai in conflitto con la profondità ed intelligenza delle sue interpretazioni. Definito come un pianista “con un talento e una tecnica non più ascoltati dai tempi del debutto del russo Kissin” (Gramophone Magazine), Benjamin Grosvenor è rinomato per la sua peculiare musicalità descritta come “poetica e sensibile, geniale e allo stesso tempo lucida, intelligente ma non priva di humour” (The Independent).
Benjamin Grosvenor ha iniziato la sua carriera internazionale grazie alla vittoria, all’età di undici anni, del BBC Young Musician Competition nel 2004. Da allora si è esibito con importanti orchestre quali la Filarmonica di Londra, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, la Filarmonica di New York, la Philharmonia, la Sinfonica di Tokyo e in prestigiose sale concertistiche quali la Royal Festival Hall, il Barbican Center, la Victoria Hall di Singapore, la Frick Collection e la Carnegie Hall (all’età di tredici anni). Benjamin Grosvenor ha inoltre collaborato con numerosi e stimati direttori d’orchestra tra i quali Vladimir Ashkenazy, Jiří Bělohlávek, Semyon Bychkov, Andrey Boreyko e Vladimir Jurowski. A soli diciannove anni Benjamin Grosvenor si è esibito con l’Orchestra Sinfonica della BBC nella serata inaugurale dei BBC Proms del 2011 in una Royal Albert Hall gremita di pubblico. Il giovane pianista britannico è tornato ai BBC Proms nel 2012 esibendosi con la Royal Philharmonic Orchestra diretta da Charles Dutoit. La sua interpretazione ha elettrizzato i critici ed il Financial Times ha scritto: “Il Secondo Concerto di Saint-Saëns ondeggiava tra un distante mondo dei sogni e improvvise esplosioni scintillanti, mentre il bis – Le Cygne di Saint-Saëns – fluttuava morbidamente sui tasti”. “È stata magia pura” (Jessica Duchen). “Straordinario. Per il pianismo britannico è una miniera d’oro” (The Independent).
Tra gli appuntamenti principali recenti e futuri di Benjamin Grosvenor figurano esibizioni con la National Symphony Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di San Francisco, l’Orchestra di Cleveland, la Konzerthausorchester di Berlino e l’Orquesta de Euskadi, oltre ai debutti in recital alla Boston Celebrity Piano Series, al Club Musical de Québec, alla Salle Gaveau, al Theatre des Champs-Elysées e al Southbank Centre di Londra. Benjamin Grosvenor è anche molto attivo sul fronte della musica da camera. Può infatti vantare prestigiose collaborazioni tra cui quella con l’Endellion String Quartet in occasione dell’International Chamber Music Series presso la Queen Elizabeth Hall. In futuro si esibirà insieme all’Escher String Quartet e all’Elias Quartet.
Nel 2011 Benjamin Grosvenor ha firmato un contratto in esclusiva con Decca Classics, diventando il più giovane musicista britannico a registrare per questa etichetta, nonché il primo britannico da quasi sessant’anni a questa parte. La sua registrazione più recente effettuata con la Royal Liverpool Philharmonic Orchestra e James Judd, include il Secondo Concerto per pianoforte di Saint Saëns, la Rapsodia in Blu di Gershwin e il Concerto in sol maggiore per pianoforte di Ravel, inframmezzati da trascrizioni di Godowsky e Percy Grainger. Questa registrazione è arrivata in vetta alla classifica Specialist Classical Charts.
La prima registrazione di Benjamin Grosvenor per Decca include i Quattro Scherzi di Chopin e Gaspard de la Nuit di Ravel. La critica è rimasta stupita dalle sue qualità musicali: “Benjamin Grosvenor è sicuramente un pianista Romantico, quasi di un’altra epoca. Non prende le distanze dalla musica, ma al contrario ne coglie l’anima” (The Times) e “L’equilibrio tra tecnica e talento, gesto e poesia – evidente anche in Gaspard de la Nuit – è commovente e stupefacente” (The Observer). Le precedenti registrazioni di Benjamin Grosvenor includono: le opere complete di Chopin (EMI, 2010) per il bicentenario della nascita del pianista e compositore polacco e la registrazione di debutto da solista This & That (Bowers & Wilkins Society of Sound/EMI, 2008).
Durante la sua giovane ma già sensazionale carriera, Benjamin Grosvenor ha vinto due ‘Gramophone Award’ (come ‘Young Artist of the Year’ e un ‘Instrumental Award’), un ‘Classic Brtis Award’ (premio della critica), uno ‘UK Circle Award’ (premio della critica) e un ‘Diapason d’Or’ (come ‘miglior giovane talento’). È inoltre apparso in due documentari per la BBC, al BBC Breakfast, all’Andrew Marr Show e nella serie Human to Hero della CNN. Collabora inoltre con l’EFG International, importante istituto bancario privato.
Benjamin Grosvenor, ultimo di cinque fratelli, ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di sei anni. Nel luglio del 2012 si è diplomato presso la Royal Academy of Music ricevendo inoltre il ‘The Queen’s commendation for excellence’, riconoscimento al miglior studente dell’anno. Ha inoltre avuto come maestri, tra gli altri, Leif Ove Andsnes, Stephen Hough ed Arnaldo Cohen.

Kent Nagano è celebre per la chiarezza, l’eleganza e l’intelligenza delle sue interpretazione. Sia che diriga musica dell’epoca classica, o romantica, o contemporanea, Nagano è sempre a proprio agio e soprattutto le sue letture offrono al pubblico nuovi orizzonti, grandi intuizioni sia che si tratti di musica mai eseguita o che si tratti del grande repertorio. Dal settembre 2006 è Direttore Musicale della Orchestra Sinfonica di Montréal e nel 2013 è stato nominato Consigliere Artistico e Direttore Ospi
te Principale della Göteborg Symphony. Nel 2015, invece, sarà nominato Direttore Musicale Generale della Staatsoper di Amburgo e dell’Orchestra Filarmonica. Alla Bayerische Staatsoper, dove è stato Direttore Musicale Generale dal 2006 al 2013, Kent Nagano ha commissionato nuove opere come Babilonia di Jörg Widmann, Das Gehege di Wolfgang Rihm e Alice nel Paese delle meraviglie di Unsuk Chin. Sempre alla Bayerische Staatsoper ha diretto nuove produzioni di Boris Godunov, Khovanshchina, Idomeneo, Eugene Onegin, Ariadne auf Naxos e Die Frau schweigsame, Les Dialogues des Carmélites, St François d’Assise, Wozzeck, Der Ring des Nibelungen. Con la Bayerisches Staatsorchester ha girato tutta l’Europa e il Giappone, e ha inciso le Sinfonie n° 4, 7 e 8 di Bruckner. Nel gennaio del 2014, torna alla Bayerische Staatsoper per dirigere la ripresa di Babilonia di Widmann.
Una vera e propria pietra miliare è stata la direzione dell’Orchestra Sinfonica di Montréal in occasione dell’inaugurazione della nuova sala concerti La Maison Symphonique (settembre 2011). Con l’Orchestra ha eseguito tutte le Sinfonie di Beethoven e di Mahler, i Gurrelieder di Schoenberg, in forma di concerto il Tannhäuser, il Tristano e Isotta, Das Rheingold, la Jeanne d’Arc au Bucher di Honegger, di Messiaen il Saint François d’Assise e una serie di concerti con musiche di Dutilleux (2010-2011) e Boulez (2011-2012). Nel marzo 2014 affronteranno una lunga tournèe che toccherà città come Zurigo, Berna, Ginevra, Vienna, Madrid, Oviedo, Colonia, Essen e Monaco di Baviera. L’incisione della Quinta Sinfonia di Beethoven si è avvalsa del premio Juno e comprende, inoltre, i Das Lied von der Erde di Mahler, i Concerti per pianoforte n. 4 e 5 di Beethoven e una parte delle 9 Sinfonie. Le Sinfonie No. 3, 6, 8 e 9 sono state incise anche da Sony Classical/Analekta. Nagano ha lavorato con la maggior parte delle più importanti orchestre del mondo, e incide, oltre che con la Sony Classical anche per Erato, Teldec, Pentatone, Deutsche Grammophon e Harmonia Mundi, e ha vinto i Grammy per le sue registrazioni del Doktor Faust di Busoni con l’Opéra National de Lyon, di Pierino e il lupo con la Russian National Orchestra e di L’amour de Loin della Saariaho con la Deutsches Symphonieorchester Berlin. Molto importante per la carriera di Nagano è stato il periodo in cui ha ricoperto le cariche di Direttore Artistico e Direttore Principale della Deutsches Symphonie – Orchester Berlin, (2000-2006) con cui ha diretto il Moses und Aron di Schönberg, e al Festival di Salisburgo Der König Kandaules di Zemlinsky, il Die Gezeichneten di Schreker, e al Festspielhaus di Baden-Baden il Parsifal e Lohengrin con la regia di Nikolaus Lehnhoff. Ha inciso numerosi titoli con la Deutsches Symphonie – Orchester Berlin per Harmonia Mundi e alla fine del suo mandato, nel 2006 , al termine del è stato insignito del titolo di Direttore Onorario dai membri dell’Orchestra, fatto prestigiosissimo poiché in 60 anni di storia dell’Orchestra è stato solo il secondo direttore a ricevere questa onorificenza. Nel 2003 è diventato Direttore Musicale della Los Angeles Opera e ha diretto opere in tutto il mondo come alla Staatsoper di Berlino il Naso di Shostakovich, allo Châtelet di Parigi Il gallo d’oro di Rimsky Korsakov, Cardillac di Hindemith all’ Opéra national de Paris, I Dialoghi delle Carmelitane al Metropolitan Opera e al Festival di Salisburgo Les Contes d’Hoffmann, di Zemlinsky etc. Nato in California, Nagano mantiene stretti legami con il suo paese d’origine ed è stato Direttore Musicale della Berkeley Symphony Orchestra dal 1978 al 2008. La sua carriera ha preso i passi da Boston, dove lavora come direttore assistente di Seiji Ozawa alla Boston Symphony Orchestra. Elemento decisivo per la sua carriera è stata la direzione – in prima mondiale – di Saint François d’Assise che Messiaen volle dirigesse lui. Da quel momento il compositore francese divenne suo mentore e lasciò in eredità a Nagano il suo pianoforte. Il successo di Nagano in America lo ha reso famoso in Europa dove è stato Direttore Musicale dell’Opéra National de Lyon (1988-1998) e Direttore Musicale della Orchestra Halle (1991-2000).

Stagione Sinfonica 2014-2015
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
Da Mercoledì 10 a Lunedì 15 dicembre

Festival Prokof’ev
con Valery Gergiev e Leonidas Kavakos
Il celebre direttore russo sarà sul podio dell’Orchestra del Teatro Mariinskij
e dell’Orchestra e Coro dell’Accademia di Santa Cecilia

Due artisti in residence del calibro di Valery Gergiev e Leonidas Kavakos per un solo compositore, Sergej Prokof’ev, al quale l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia da mercoledì 10 a lunedì 15 dicembre dedica un intero Festival.
In questa occasione Gergiev salirà sia sul podio della grande Orchestra del Mariinskij, Teatro di cui è direttore artistico, che dell’Orchestra e del Coro di Santa Cecilia per dirigere le sette Sinfonie del compositore russo, i due Concerti per violino nell’interpretazione, appunto, di Kavakos, l’Ouverture Russa op. 72, la colonna sonora del film di Ejzenstein Ivan il Terribile.

Scritte nell’arco di circa 35 anni, le sette Sinfonie fino a qualche tempo fa non riscuotevano unanimi consensi e soprattutto non venivano eseguite con frequenza omogenea. Oltre alle più eseguite Prima e Quinta, successivamente hanno trovato spazio anche la Seconda e la Terza, mentre ancora oggi sono meno eseguite la Quarta, la Sesta – sinfonia dalla scrittura “dura e impervia” come sosteneva Miaskovskij – e la Settima, applaudita da Sostakovic, che la definisce “piena di gioia, lirica e piacevolissima per i suoi contenuti religiosi e tersi e per il suo linguaggio armonico e davvero insolito”.
Con il suo Stradivari “Abergavenny”, Kavakos sarà l’interprete dei due Concerti pagine in cui il celebre violinista greco potrà alternare alle straordinarie doti virtuosistiche, i colori e il calore del suo inconfondibile suono.
Particolarmente attratto dall’arte cinematografica, Prokof’ev comincia a legare il proprio nome a quello del regista Ejzenstein e oltre al famosissimo Aleksander Nevskij, compone Ivan il Terribile qui riproposto da Gergiev, questa volta sul podio dell’Orchestra e del Coro di Santa Cecilia.

Per l’importante occasione e per avvicinare il pubblico giovane ad un compositore come Prokof’ev, l’Accademia Santa Cecilia riserva un’agevolazione per tutti i possessori della tessera CARTA GIOVANI EUROPEA e CTS: biglietto a 5 euro anziché 40 in Galleria 8. Grazie al contributo della Regione Lazio e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, i giovani residenti e domiciliati nella Regione Lazio tra 14 e 35 anni, possono richiedere il rilascio gratuito delle tessere.

L’iniziativa non si esaurisce con la riduzione sul biglietto d’ingresso. Il 3 dicembre alle ore 17 presso la sede CTS ci sarà l’Introduzione al Festival, momento in cui due giovani musicologhe, Cecilia Niccolò e Silvia D’Anzelmo, tratteggeranno la vita del compositore parlando della sua produzione sinfonica e del rapporto di Prokof’ev con lo stalinismo concentrandosi sulla colonna sonora del film “Ivan il Terribile”. E’ necessario prenotare scrivendo una mail a: cartagiovani@cartagiovani.it;

Ascoltare e conoscere Prokof’ev può far vincere due esclusivi inviti al Concerto di Natale per la Pace a porte chiuse dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (16 dicembre ore 20,30 presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma). Come vincere? È facile, basta ascoltare Prokof’ev, inviare una mail a cartagiovani@cartagiovani.it scrivendo nell’oggetto “Contest creativo Prokof’ev” e inventando un lancio promozionale creativo che inviti i giovani all’ascolto delle sue opere, in massimo 140 caratteri. L’autore del testo più originale, scelto da una giuria composta da Accademia di Santa Cecilia, CTS e Carta Giovani avrà la possibilità di partecipare al Conc
erto. Importante: nella mail bisogna indicare nome, cognome, recapito telefonico, n. di tessera CTS o Carta Giovani, data e luogo di nascita.
Le recensioni con le impressioni e le sensazioni post concerto scritte dai giovani protagonisti saranno pubblicate su sito e social network dell’Accademia, CTS e Carta Giovani.

Valery GERGIEV
Valery Gergiev è Direttore Artistico e Direttore Generale del Teatro Mariinsky, Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica di Londra, Decano della Facoltà di Arti dell’Università Statale di San Pietroburgo, Presidente del Comitato Organizzativo del Concorso Internazionale Tchaikovsky e Presidente Onorario del Festival Internazionale di Edimburgo. Ha fondato e diretto numerosi festival tra cui lo Stars of the White Nights, il Gergiev Festival (Paesi Bassi) ed il Festival di Pasqua di Mosca. Nel 1997, in seguito alla scomparsa di Sir Georg Solti, Valery Gergiev ha preso la guida della World Orchestra for Peace. Al Teatro Mariinsly Valery Gergiev ha supervisionato la crescita di molti cantanti di livello mondiale. Sotto la sua direzione il repertorio per opera e balletto del Teatro è divenuto sempre più ricco e diversificato, comprendendo anche numerose opere classiche dal diciottesimo al ventesimo secolo così come composizioni contemporanee. Nel 2006 la Sala da Concerto è stata aperta sulla stessa area del laboratorio che era andato a fuoco, mentre il 2 maggio 2013 è stato aperto il nuovo Teatro Mariinsky (Mariinsky-II) a fianco dell’edificio storico, grazie al quale il Teatro Mariinsky è stato trasformato in un complesso concertistico senza rivali in Russia.
Fondata da Valery Gergiev nel 2009, la casa discografica Mariinsky ha già pubblicato più di venticinque dischi che hanno ricevuto lodi e consensi dalla critica e dal pubblico di tutto il mondo. Valery Gergiev collabora con rinomate orchestre di tutto il mondo tra cui la Metropolitan Opera, le Orchestre Filarmoniche di Vienna, New York e Rotterdam e la Filarmonica della Scala. I numerosi premi e riconoscimenti del Maestro comprendono prestigiose onorificenze governative dalla Russia, Germania, Italia, Francia, Giappone, Paesi Bassi e Polonia. Nel 2012 Valery Gergiev ha ricevuto il titolo di Dottore Onorario dell’Università di Stato di Mosca. Nel 2013 è divenuto leader della National Youth Orchestra degli Stati Uniti d’America, fondata su iniziativa della Carnegie Hall di New York, mentre nel 2015 diverrà Direttore Principale dell’Orchestra Filarmonica di Monaco.
Mariinsky Orchestra
L’Orchestra Mariinsky è uno degli ensemble musicali più antichi della Russia. La sua storia risale al diciottesimo secolo, con lo sviluppo del Coro a Cappella della Corte Imperiale. Nel diciannovesimo secolo un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell’orchestra è stato giocato da Eduard Napravnik, che l’ha diretta per più di mezzo secolo. L’eccellenza dell’ensemble è stata riconosciuta negli anni da numerosi musicisti di primo livello che l’hanno diretta, tra cui Berlioz, Wagner, von Bülow, Tchaikovsky, Mahler, Nikisch e Rachmaninoff. Negli anni dell’ex Unione Sovietica, le illustri tradizioni dell’ensemble sono continuate grazie a direttori quali Vladimir Dranishnikov, Ariy Pazovsky, Yevgeny Mravinsky, Konstantin Simeonov e Yuri Temirkanov.
L’orchestra ha avuto l’onore di essere la prima ad eseguire numerose delle opere di Tchaikovsky, Glinka, Mussorgsky, Rimsky-Korsakov, Shostakovich, Khachaturian ed Asafiev.
Dal 1988 l’Orchestra Mariinsky viene diretta da Valery Gergiev, musicista di prim’ordine e figura eminente nel mondo musicale. La sua guida ha portato l’orchestra ad una rapida espansione del repertorio, che attualmente comprende tutte le Sinfonie di Beethoven, Mahler, Prokofiev e Shostakovich, i Requiem di Mozart, Berlioz, Verdi, Brahms e Tishchenko e numerose opere di Stravinsky, Messiaen, Dutilleux, Henze, Shchedrin, Gubaidulina, Kancheli e Karetnikov.
L’Orchestra presenta programmi sinfonici in tutte le più prestigiose sale da concerto del mondo.

Leonidas Kavakos
Leonidas Kavakos, nato ad Atene nel 1967, nel 1985 ha vinto il Concorso Sibelius e nel 1988 il Premio Paganini. Da allora si è esibito in concerto con direttori e orchestre di primissimo piano e collabora con rinomati festival internazionali, sia in recital che in formazioni cameristiche.
Attivo anche come direttore d’orchestra, dal 2007 al 2009 è stato direttore artistico della Camerata Salzburg, di cui era già direttore ospite principale dal 2002.
Nella stagione 2012/2013 ha eseguito con Emanuel Ax il ciclo delle Sonate di Beethoven al Musikverein di Vienna e a Berlino, che ha ripreso, ma con Enrico Pace, al Concertgebouw di Amsterdam e al Festival di Salisburgo. In ambito cameristico collabora anche con altri musicisti di primo piano quali Gautier e Renaud Capuçon, Antoine Tamestit, Denis Kozhukhin, ospite regolare dei festival di Verbier, Montreux, Edimburgo e Bad Kissingen. Nella stagione in corso è protagonista con Yuja Wang di una tournée europea ed ha in programma la ripresa del ciclo beethoveniano alla Carnegie Hall di New York e in Estremo Oriente.
La sua straordinaria carriera lo ha portato a collaborare con orchestre e direttori di primo piano quali Berliner Philharmoniker e Simon Rattle (in residence 2012/2013), Concertgebouw e Mariss Jansons, London Symphony e Valery Gergiev (“Artist Portrait” 2012/2013), Gewandhaus di Lipsia e Riccardo Chailly. Inoltre negli Stati Uniti si esibisce regolarmente con New York Philharmonic e le orchestre di Chicago, Boston, Philadelphia e Los Angeles. Nella stagione 2013/2014 ha debuttato con i Wiener Philharmoniker e Riccardo Chailly.
Ha al suo attivo una lunga serie di registrazioni; nel 1991 la versione originale del Concerto per violino di Sibelius ha meritato il Gramophone Award. Dal 2012 registra in esclusiva con Decca: l’integrale delle Sonate per violino di Beethoven con Enrico Pace ha meritato il Premio ECHO Klassik nella categoria “Strumentista dell’Anno” e una nomination al Grammy Award. Nell’ottobre 2013 è uscito il Concerto per violino di Brahms con l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia e Riccardo Chailly. Nei prossimi mesi verrà pubblicata la registrazione delle Sonate per violino di Brahms con Yuja Wang. Leonidas Kavakos suona lo Stradivari “Abergavenny” del 1724. È stato ospite della nostra Società nel 2009 con la Camerata Salzburg nel doppio ruolo di direttore e solista, e nella stagione 2011/12 con i tre concerti dell’integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven per la quale ha meritato con Enrico Pace il Premio “Franco Abbiati” della Critica Musicale Italiana (2013, 32a edizione).

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE – ORE 20.30
Orchestra del Teatro Mariinsky
Valery Gergiev direttore
Sinfonie n. 1, 4, 5
GIOVEDÌ 11 DICEMBRE – ORE 20.30
Orchestra del Teatro Mariinsky
Valery Gergiev direttore
Leonidas Kavakos violino
Sinfonia n. 2, Concerto per violino n. 2, Sinfonia n. 7
VENERDÌ 12 DICEMBRE – ORE 19.30
Orchestra del Teatro Mariinsky
Valery Gergiev direttore
Sinfonie n. 3, 6

SABATO 13 DICEMBRE – ORE 18
DOMENICA 14 DICEMBRE – ORE 18
LUNEDÌ 15 DICEMBRE – ORE 20.30
Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Valery Gergiev direttore
Leonidas Kavakos violino
Ouverture Russa op. 72, Concerto per violino n. 1, Ivan il Terribile

Santa Cecilia Opera Studio
Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli
Sabato 6 dicembre ore 19,30

L’IMPRESARIO IN ANGUSTIE
PER I GIOVANI ARTISTI DI SANTA CECILIA OPERA STUDIO

L’alta formazione musicale è una delle finalità istituzionali dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Dai tradizionali Corsi di Perfezionamento di Studi Musicali, si è approdati ai Fiati per la parte strumentale e Santa Cecilia Opera Studio per il canto lirico.
Proprio i giovani artisti che frequentan
o Santa Cecilia Opera Studio saranno i protagonisti della novità proposta quest’anno con il “Progetto Opera”, la sessione di studio affidata a Claudio Desderi che culminerà sabato 6 dicembre nella Sala Sinopoli con la rappresentazione semi-scenica de L’impresario in angustie di Domenico Cimarosa, con la partecipazione dell’Ensemble Novecento, la nuova formazione orchestrale composta da musicisti provenienti dai corsi di perfezionamento Santa Cecilia Music Masters, il programma di alta formazione dell’Accademia rivolto a giovani musicisti, sotto la direzione musicale di Carlo Rizzari. Regia di Cesare Scarton.
L’attività di Santa Cecilia Opera Studio è resa possibile grazie ai contributi di Laurel Schwartz, che da anni sostiene e segue con passione e disinteressata attenzione lo sviluppo del programma, e della Fondazione Boris Christoff che partecipa attivamente alla realizzazione delle sessioni e delle numerose attività artistiche che coinvolgono i migliori giovani artisti dei corsi.

Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli
Sabato 6 dicembre ore 19.30
L’impresario in angustie di Domenico Cimarosa (1749-1801)
Libretto di Giuseppe Maria Diodati
Farsa per musica in un atto

Artisti di Santa Cecilia Opera Studio
Ensemble Novecento

Personaggi
Fiordispina – detta la Coribanti, che viene per prima buffa al teatro di don Cristobolo (soprano)
Doralba – che viene per prima donna giocosa al teatro medesimo (soprano)
Merlina – che viene per prima donna seria allo stesso teatro (soprano)
Don Cristobolo – impresario decotto, sciocco, e presuntuoso (basso)
Don Perizonio Fattapane – poetastro, incaricato per la prima commedia, uomo lepido (basso)
Gelindo Scagliozzi – maestro di cappella in caricato per la musica, prima amante di Fiordispina, ed ora di Merlina (tenore)
Strabinio – uomo rissoso, protettore di Doralba (basso)

Posto unico 10 Euro
Info 068082058 – www.santacecilia.it
Durata: un’ora circa

L’atto unico L’impresario in angustie è uno degli ultimi lavori composti a Napoli da Cimarosa prima dell’ingaggio come maestro di cappella alla corte di Caterina di Russia (1787). La trama ripercorre il fortunatissimo filone della satira sul mondo teatrale, e ci mostra i preparativi per l’allestimento di una nuova opera sotto la guida di un impresario maneggione (Don Cristobolo), alle prese con un musicista senza estro (Gelindo), un poetastro ignorante ma fanatico delle lettere classiche (Don Perizonio) e tre cantanti sempre pronte a reclamare parti prestigiose, vestiti di scena fastosi, ricchi compensi; a un settimo personaggio, il cantante buffo Strabinio, è riservato un ruolo secondario. L’intrigo è ravvivato da tresche e rivalità amorose, e viene sciolto solo dall’improvvisa bancarotta dell’impresario. Le dimensioni della partitura sono proporzionate a quelle della farsa: solo otto numeri musicali, con quattro arie, due duetti e due brani d’insieme. La musica di Cimarosa percorre con la consueta facilità inventiva la vicenda, e coglie puntualmente le molte occasioni di comicità, soprattutto nei concertati: un quartetto introduttivo (con impresario, compositore e due virtuose colti nella stessa stanza, a reclamare ognuno le proprie ragioni) e più avanti un quintetto, durante il quale il poeta legge qualche passo del suo bizzarro libretto (dal titolo Le interne convulsioni di Pirro contro gli affetti isterici di Andromaca), suscitando di volta in volta plauso o proteste. All’impresario è destinata una tipica aria da basso buffo (“Vado e giro nei palchetti”), in cui il personaggio spiega alla prima donna come intende organizzare una claque che le assicuri il successo. Nel 1787 Goethe vide lo spettacolo al Teatro Capranica di Roma, e ne fu così divertito da volerlo riproporre più volte a Weimar durante gli anni Novanta [1791] del secolo, in traduzione tedesca.

mail: a.rinaldi@santacecilia.it
www.santacecilia.it

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