Stadio Tor di Valle. No allo scempio ambientale, si’ ai servizi per la cittadinanza
ROMA, 23 febbraio 2017 – “La telenovela pentastellata sulla vicenda dello stadio a Tor di Valle, dopo mesi interi a parlare solo di questo, sembra giungere alla puntata conclusiva quando ieri il garante miliardario con alloggio vista fori ha girato l’ultima scena della prima stagione con il ciak “si allo stadio ma non a Tor di valle”. E’ quanto dichiara in una nota Alessandro Lepidini, Consigliere PD al IX Municipio. “
“Quasi in assoluta solitudine – prosegue Lepidini – ho evidenziato l’enorme speculazione che l’operazione aveva in se e che, con il suo milione di metri cubi di cemento, portava alla devastazione dell’ultima ansa del Tevere, area naturalistica di straordinario pregio.
E ora niente più stadio a Tor di Valle? Questo avevano detto in campagna elettorale i 5 stelle e questo dicono ora di voler fare, si chiamerebbe coerenza. Ma quello che i cinque stelle devono spiegare urgentemente a questo quadrante della Città è perché mai in questi otto mesi del loro governo i lavori della stazione di Tor di Valle sono fermi senza che intervengano al riguardo ed è per questo che oggi stesso presenterò un’interrogazione. E ancora perché per i miasmi soffocanti che in estate opprimono i residenti costringendoli alle finestre chiuse che provengono dal depuratore Acea di Roma Sud, gli interventi vengono previsti tra qualche anno. Perché l’intera area, compreso il sovrappasso della Ostiense Via del Mare è lasciato all’incuria più totale? Perché tutta via dell’Ippodromo di Tor di Valle è una serie di discariche tanto da farne una discarica a cielo aperto?
Su questo – conclude Lepidini – vanno pretese spiegazioni urgenti perché gli unici a pagare il conto di una città ferma bloccata da una politica fatta di video e annunci sul sacro blog sono i cittadini di Roma.
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