Ssd Colonna (calcio), Carletta e i Piccoli Amici 2017-18: “Il gruppo è già migliorato tanto”
Colonna (Rm) – Sono la “base” del Colonna per la stagione in corso. I Piccoli Amici 2017-18 sono il gruppo dei più piccoli che già dalla passata stagione (quando questa categoria comprendeva ragazzini nati nel 2016 e 2017) è stato affidato a Giuliano Carletta. “Avevo già allenato nella Scuola calcio del Colonna qualche anno fa, poi mi sono dovuto fermare e ho ricominciato nella passata stagione. Il gruppo è cresciuto già a livello numerico rispetto all’anno scorso, oggi abbiamo 23 tesserati e infatti mi ha affiancato Claudio Troiani che mi aiuta a gestire un numero così corposo di bambini. Chiaramente si tratta di un gruppo eterogeneo a livello di qualità calcistiche: tanti dei 2017 già erano con me l’anno scorso, ma sono stati affiancati da tanti bambini al primo anno in questo sport. Il punto su cui c’è da lavorare di più è quello relazionale: sono convinto che il periodo del Covid abbia inciso tanto da questo punto di vista, in senso negativo, ma i bambini ci seguono e stanno migliorando. A distanza di qualche mese c’è un maggiore senso di appartenenza, si “fa squadra” con i compagni e ci si chiede scusa, invece di litigare. La prossima sfida è quella di avere un atteggiamento simile anche con gli avversari e di iniziare a imparare a perdere, ma sono fasi normalissime nel processo di crescita dei bambini di quest’età”. I Piccoli Amici del Colonna saranno impegnati in alcune attività federali già a partire dal week-end del 16 e 17 marzo: “Inizieremo a fare dei raduni confrontandoci con altre società e giocando partitine 3 contro 3. Già nel giorno della Befana e a Carnevale, approfittando delle feste, abbiamo fatto qualche esperimento simile. La partita è un momento di confronto con bambini che possono essere più o meno bravi dei nostri e quindi si tratta di un’occasione di crescita”. Molto positivo anche il rapporto tra i tecnici e le famiglie di questi bambini: “C’è un clima sereno e costruttivo, i genitori sono molto collaborativi e i nostri piccoli calciatori non possono che beneficiarne”.
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