Sprechi al Campidoglio,
saltimbanchi, nani e ballerine di craxiana memoria”. Vittorio Marinelli, responsabile dell’Italia dei Diritti per il Lazio, si pronuncia con pungente sarcasmo sul caso «sprechi Alemanno» che ha investito l’amministrazione di centro-destra colpevole – secondo i dati forniti da “L’Espresso” – di ingiustificate assunzioni (182 persone) e di cospicui emolumenti pari a circa 18 milioni di euro per i prossimi due anni.
“La cosa risulta ancora più scandalosa – aggiunge preoccupato Marinelli – perché è quasi un anno che centinaia di concorsisti aspettano l’assunzione dopo essere stati regolari vincitori di concorso. A quanto pare quindi le motivazioni addotte dall’esoterico sindaco di Roma, ossia la mancanza di fondi, non valgono quando invece si tratta di chiamate dirette o di favorire gli amici di lunga data”.
Se fossimo in un paese serio – conclude polemicamente l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – Alemanno si sarebbe dovuto già dimettere, ma lo specifico del fenomeno Italia è che più si amministra male e più voti si prendono come stanno a dimostrare anche il caso Catania e il caso Berlusconi”.
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