Sporting San Cesareo (II cat.), Sabelli fissa l’obiettivo: «Pensiamo a vincere il più possibile»
San Cesareo (Rm) – La pausa dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere finita. Dal 10 febbraio al 10 marzo: lo Sporting San Cesareo è pronto a giocare la sfida interna con il Pibe de Oro, in programma domenica al “Pera” alle ore 11. «Affronteremo una squadra valida, a dispetto dell’attuale quart’ultimo posto in classifica – dice il difensore centrale classe 1994 Alessandro Sabelli – All’andata giocammo davvero una grande partita, speriamo di ripeterci domenica prossima. La squadra si è allenata bene in questo periodo, credo abbia messo alle spalle le due sconfitte prima della sosta e c’è tanto entusiasmo e voglia di ricominciare». Lo Sporting San Cesareo ricomincerà dai quattro punti di vantaggio dalla coppia di terze della classe (Dinamo Labico e Pro Appio) e dai dieci di differenza rispetto alla capolista Acds. «Personalmente guardo poco la classifica – dice Sabelli – In questo momento il nostro obiettivo dev’essere quello di vincere più partite possibili e di fare tanti punti, poi tireremo le somme. Dopo la sfida con il Pibe de Oro, comunque, avremo il match sul campo della prima della classe che all’andata stavamo battendo 2-0 prima di un diluvio che cancellò quella partita, poi recuperata e pareggiata 2-2. Ci teniamo a fare bene». Il giovane difensore centrale è tornato a San Cesareo (dove tra l’altro è cresciuto e vive) all’inizio della passata stagione. «In precedenza avevo avuto delle esperienze a Valmontone e a Colle di Fuori, ma quando è capitata questa opportunità non ci ho pensato molto a tornare “a casa”. Qui ho trovato un direttore sportivo come Stefano Roma che ha sempre dimostrato grandissimo impegno e passione: il salto di categoria sarebbe il giusto premio per i suoi sforzi e per quelli di tutto il gruppo». Una promozione che significherebbe dare un impulso forte all’unica realtà calcistica rimasta a San Cesareo. «Credo che la Prima categoria potrebbe convincere a tornare altri ragazzi di San Cesareo che giocano da altre parti in categorie superiori, un po’ seguendo la scelta che di recente ha già fatto uno come Paolo Pieri. Anche per questo, riuscire a fare il salto sarebbe molto importante» conclude Sabelli.
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