“Spiritualità laica”
Vorrei chiarire il significato lessicale, etimologico e concettuale di “spiritualità laica” che viene erroneamente usato per descrivere un modo di espressione spirituale da parte dei membri laici di qualsiasi religione … In verità, il termine “laico” deriva dal greco “Laikos” che significa non appartenente a un credo religioso, filosofico o politico. “Lay” significa “non appartenente ad alcun contesto socialmente strutturato”, simile alla parola in sanscrito “avadhuta”, ovvero “aldilà di ogni convenzione”. Quindi è impensabile che un membro credente di qualsiasi religione si esprima in modo “laico”.
In realtà la “spiritualità laica” è la spiritualità naturale, la ricerca spontanea dell’uomo per la sua origine, per il significato misterioso della vita, questa brama che porta a conoscersi. La parola che più si avvicina all’espressione di questo concetto è “meraviglia di Sé”.
Vorrei precisare che “spirito” per me significa “sintesi di intelligenza e coscienza” e confermo anche che non sono in alcun modo un “credente”, ciò che dico si basa sulla mia esperienza diretta di esistere e di esserne cosciente.
Non ho bisogno di nessuno che me lo confermi e questo è vero – ovviamente – per tutti. Non è necessario “credere” nell’esistenza per dire “io sono”, lo sappiamo già da noi stessi senza ombra di dubbio. Al contrario per rivendicare e presumere di avere o meno fiducia in una religione , dobbiamo assumere il termine “credo” o “non credo”.
Da ciò possiamo concludere che essere ed esserne coscienti è naturale e inconfondibilmente vero, mentre se si rivendica qualcosa che è fondato sui propri pensieri o sulla speculazione mentale, è solo un processo nella memoria, un modo di concettualizzare.
Non voglio rendere le cose difficili, ma è ovvio che nessuno dirà mai: “Credo di esistere” mentre considerando qualsiasi altra assunzione (sia un modello di pensiero astratto o concreto) si dovrà sempre usare le espressioni “credo in questo o in quello…” nella religione o nell’ateismo o in qualsiasi altro modello in cui abbiamo fiducia…
“Io sono” è quindi pura e semplice verità ed è inutile spiegare la ragione, l’origine e l’importanza di “essere” perché qualsiasi interpretazione può essere definita solo in forma speculativa e quindi è una opinione e non una esperienza diretta.
Lasciamo ai “sofisti” affermare che la coscienza è il risultato di una scintilla divina o di un processo naturale della materia che si trasforma in vita. “Io sono” è l’unico fatto incontrovertibile che non ha bisogno di prove o discussioni. Non ha senso discutere di “modi” … o fare “ipotesi” sulla verità dell’Io sono. Lo dico per calmare qualsiasi conflitto sulla realtà del fatto che ho appena espresso (e tutti possono riconoscerlo con una mente serena). Questa è la natura ed il senso della spiritualità laica.
La “spiritualità laica” è un semplice riconoscimento spontaneo dell’Essere in ognuno di noi … Essere consapevoli di Sé!
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