‘Spirali’. Una serata con Maria Lanciotti
Profondo dialogo tra amici alla Biblioteca Comunale di Velletri
È stato bello tutto, sabato sera 18 marzo nella cornice della Biblioteca Comunale “Augusto Tersenghi” in collaborazione con la Società Cooperativa “Biblionova” e con il Consorzio S.C.R. (Sistema Castelli Romani), nella Casa delle Culture e della Musica: la scusa era la presentazione del più recente lavoro letterario di Maria Lanciotti ‘Spirali’ (Edizioni Controluce, 2022), il cui titolo prende spunto da una pianta selvatica i cui semi vengono messi a dimora dal vento dopo aver girandolato nell’aria.
L’Autrice, insieme a un pubblico attento e attivamente partecipe, ha tracciato una sintetica ‘opera omnia’ del suo percorso umano, inestricabilmente fatto di scrittura poetica, prosastica e teatrale: addirittura, una sua opera (‘Il Caligola riflesso – Opera drammatica in due atti’, Libretto di Maria Lanciotti – Drammaturgia di Christine Hamp, Edizioni Controluce 2013) è stata musicata dal maestro neozelandese David Griffiths e attende da dieci anni di essere eseguita.
Tra letture e domande, l’Autrice si è trovata talmente a suo agio da imbastire un ideale autoritratto letterario, che ha avuto un retrogusto autoanalitico nel quale ci si è riconosciuti in molti: essere credente e in che senso e in cosa, quale autore la Lanciotti prediliga (una su tutti, Emily Dickinson, creatrice di un mondo non soltanto letterario), come arrivano le ispirazioni, quando e come le cambiò l’atteggiamento nei confronti della religione (una domenica mattina in chiesa, con le sue tre bimbe piccole), i cambiamenti di rotta nella vita, i prezzi da pagare quotidianamente per coerenza delle proprie scelte, la maternità vista dal suo punto di vista…
Un’autrice come Maria Lanciotti non può essere chiusa in un’opera delle oltre venti al suo attivo. È una scrittrice a trecentosessanta gradi, che contiene tutte le pagine dei suoi scritti, soprattutto quelli ancora non messi nero su bianco.
È una figlia di Subiaco che al suo dialetto ha dedicato la sua arte, è stata un’immigrata in una Ciampino che era una borgata con immigrati provenienti da mezza Italia povera e affamata di pane, ha scelto un punto a pochi passi dai boschi di Velletri come sua dimora remota e rupestre.
‘Spirali’ contiene passato e presente, con tutti gli interrogativi quotidiani di una donna battagliera che la vita non l’ha mai accettata con rassegnazione. C’è già il mosto col profumo forte e chiaro del miglior vino futuro.
È stato bello tutto, sabato 18 nella Biblioteca Comunale di Velletri. Talmente bello da far venire voglia di farne tesoro, andando avanti con queste iniziative che, più che certi spocchiosi e inutili lanci commerciali di libri, sono preziosi e profondi dialoghi tra amici.
Luca Leoni
da castellinotizie.it
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