Spiagge e Fondali Puliti, nel Lazio presentato il dossier Beach Litter: sulle spiagge 1 rifiuto ogni 3 metri lineari, 89% in plastica, 82% proveniente dalla cattiva gestione dei rifiuti a terra e 15% dalla scarsa depurazione.
“I rifiuti in spiaggia hanno impatti devastanti sugli ecosistemi marini”
Tappi, cotton-fioc, polistirolo frammentato, bottiglie di plastica, mozziconi e stoviglie monouso i rifiuti più presenti
“C’è bisogno di progetti come il Fishing for Litter, di bandire le plastiche monouso, eliminare la plastica da imballaggi e sanitari, aumentare la depurazione, riqualificazione i fiumi e soprattutto costruire una gestione virtuosa dei rifiuti a terra”
Torna SPIAGGE E FONDALI PULITI, la più grande campagna di volontariato per la pulizia del litorale nazionale e del Lazio, che nel 2019 si svolge con il contributo della Regione Lazio lungo tutta la costa. Dopo l’anteprima sulla spiaggia di Coccia di Morto a Fiumicino dello scorso 20 maggio, ieri in azione il circo Verde-Azzuro Sud Pontino di Minturno-Formia-Gaeta con scuole, amministratori, migranti e volontari a Formia, dove le grandi pulizie proseguono per tutto il fine settimana. Oggi e domani in campo il circolo “Pisco Montano” di Terracina con tutta la sua rete Plastic Free, i dati di Fishing for Litter di raccolta plastiche durante la pesca, le pulizie del porto, delle spiagge e tanto altro in un ricco programma. Ad Anzio, per tutto il giorno il circolo “Le Rondini Anzio-Nettuno” ha raccolto rifiuti nelle spiagge del territorio. A Ostia dal chiosco “Il Mediterranea” il circolo Litorale Romano con Legambiente Lazio e i volontari arrivati, hanno ripulito spiagge e dune di Capocotta, mentre i sub sono usciti per “pescare” rifiuti e ripulire i fondali alle Secche di Tor Paterno, la grande Area Marina Protetta a poca distanza dalla costa romana, in collaborazione con RomaNatura.
Una grande festa del mare durante la quale Legambiente Lazio ha presentato il dossier Beach Litter 2019, indagine che da cinque anni analizza tipologia e quantità dei rifiuti spiaggiati per meglio comprendere il fenomeno e accendere i riflettori sulla scorretta gestione dei rifiuti a monte, principale causa della presenza di rifiuti in mare. L’indagine ha preso in esame 6 spiagge in 4 Comuni: la spiaggia del Levante (“la spiaggetta”) sul lungomare Matteotti a Terracina, due transetti sul lido di Marechiaro e uno presso il Lido dei Pini ad Anzio, la spiaggia di Coccia di Morto a Fiumicino (Rm) e la spiaggia di Ostia, presso il Mediterranea.
Il dossier Beach Litter 2019 nel Lazio ha riguardato un’area campionata di 19.100 mq, dove sono stati trovati 5.985 rifiuti, 1 rifiuto ogni 3 metri lineari, quantità incredibile se si pensa che ciò che si vede è solo il 15% dei rifiuti che entrano nell’ecosistema marino. La plastica il materiale più trovato, 89% del totale (percentuale maggiore rispetto alla media nazionale dell’81%), seguita da legno lavorato (3%), carta e cartone (2%), vetro e ceramica (2%). La causa principale della presenza di rifiuti in spiagge e mari è la cattiva gestione dei rifiuti urbani (82%), insieme alla carenza dei depuratori responsabile del 15% degli oggetti ritrovati (ben oltre la media nazionale dell’8%). Pesca e acquacultura responsabili del 3% dei rifiuti con reti, lenze, scatoline delle esche. I rifiuti derivanti dalla cattiva gestione urbana sono imballaggi, mozziconi di sigaretta, accendini, pacchetti di sigarette, buste di plastica e inerti da edilizia. Nella top ten dei rifiuti più presenti ci sono: tappi di plastica, pezzi di plastica (cotton fioc) e polistirolo “precursori” delle microplastiche, mozziconi di sigarette, bottiglie di plastica (41 ogni 100 metri), stoviglie di plastica (30 ogni 100 metri).
“I rifiuti in spiaggia hanno impatti devastanti sugli ecosistemi marini del nostro territorio – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -, come emerge chiaramente dallo studio, provengono in gran parte dalla cattive gestioni dei rifiuti a terra e sono quasi tutti in plastica. È per questo che vanno sostenuti e rilanciati progetti come il Fishing for Litter, con tanti pescatori spazzini dei fondali durante la loro consueta attività; allo stesso modo le plastiche monouso devono essere bandite su tutti i litorali così come è fondamentale un giro di vite contro quei fumatori che vedono nelle spiagge solo un enorme posacenere. Tutto questo deve essere accompagnato dal miglioramento degli stili di vita, dall’eliminazione delle plastiche in imballaggi o sanitari, dall’aumento della capacità depurativa, dalla riqualificazione degli ambienti fluviali in tutto l’entroterra ma soprattutto dalla costruzione di un modello di gestione rifiuti a terra. Oggi vogliamo però anche ringraziare le migliaia di volontari in campo questi giorni su tutta la costa, circoli di Legambiente, amministrazioni regionale e comunali, enti parco, sub, scuole, pescatori che stanno dando vita a decine di pulizie ovunque per quella che continua ad essere la più grande iniziativa di volontariato per le spiagge e il mare del Lazio”.
Oggi a Capocotta, oltre a pulire e presentare i risultati del dossier, Legambiente Lazio ha organizzato una vera e propria festa del mare, con attività di educazione ambientale e degustazione plastic free di prodotti tipici del Lazio. All’appuntamento erano presenti tra gli altri Maurizio Gubbiotti presidente di RomaNatura, Cristiana Avenali responsabile dell’Ufficio di Scopo per i Contratti di Fiume e Piccoli Comuni, insieme a centinaia di volontari e Elisabetta Studer presidente del circolo Legambiente Ostia Litorale Romano.
Anche nei prossimi giorni continueranno gli appuntamenti di pulizia, dalle tante di domani a quella del 27 sulla spiaggia Calanave nell’isola di Ventotene organizzata dall’amministrazione comunale, dal 31 maggio in collaborazione con il Comune di Roma sulla Spiaggia e con le scuole di Ostia, fino al 9 giugno quando il circolo Legambiente Larus di Sabaudia ripulirà il litorale all’altezza di Via Sant’Andrea. |
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