Spallanzani: eccoci arrivati nella terra di nessuno
Miseria e nobiltà all’Istituto Spallanzani. L’ingresso sembra quello di una clinica svizzera ma, percorrendo i viali più isolati dell’ospedale si arriva nella terra di nessuno. Lo spettacolo è avvilente e, soprattutto, considerata la presenza del laboratorio superspecializzato in ricerche batteriologiche, c’è da temere per la sicurezza”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che insiste: “La direzione generale dovrebbe spiegarci a quanto ammontano i canoni corrisposti da altre aziende per gli affitti – parliamo della Asl Roma 3 (ex D), del San Camillo, del Forlanini – che hanno collocato i propri servizi e uffici nel nosocomio e vorremmo conoscere la destinazione del padiglione Del Vecchio, su cui si è innestata una vistosa ed elegante appendice in vetro e acciaio. I misteri dell’Istituto – Irccs, Inmi, Seresmi e chi più ne ha ne metta – che raccoglie attimi di gloria con emergenze di pandemie (o presunte tali) non sono mai stati rivelati, a cominciare dal superlaboratorio di quattro piani interrati, su cui riteniamo che i cittadini debbano reclamare la massima trasparenza. Siamo sicuri che abbia superato tutti i collaudi per poter esercitare un’attività così peculiare? Non vorremmo che gli affari della cricca di Balducci & C. vadano avanti per altri rivoli mentre il cittadino contribuente continua a pagare per i vischiosi rapporti di tali poteri forti”, chiosa Maritato
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