Sotto il segno del Tau. La Precettoria antoniana di Sant’Antonio Abate a Velletri
Sabato 21 gennaio 2023, alle ore 18,30, presso la Chiesa di Sant’Antonio Abate, in Velletri, sarà presentata l’ultima opera, fresca di stampa, del professor Alberto Crielesi, dal titolo: “Sotto il segno del Tau. La Precettoria antoniana di Sant’Antonio Abate a Velletri”.
Questo nuovo libro, frutto dell’instancabile opera di ricerca dell’Autore, ben rappresenta il coronamento di un lungo studio, ultraventennale, che lo ha visto impegnato nella redazione di questo saggio di ricerca storica e artistica davvero prezioso, sia per l’argomento trattato, non proprio usuale, sia per aver aggiunto nuova e particolare luce sulle già tante e ricche vicende storiche della città di Velletri. Pochi, infatti, anche fra gli stessi veliterni, sanno approfonditamente delle numerose e varie vicende che hanno interessato e visto coinvolto il complesso ospedaliero di Sant’Antonio Abate, attorno al quale, e ciò non paia esagerato, è ruotata anche una buona parte della storia della città volsca.
E, appunto, affinché non sembri avventata quest’ultima considerazione, si ritiene utile evidenziare che, se, da un lato, l’Autore ha messo effettivamente in risalto le tante vicissitudini storiche, artistiche e sociali che riguardano quel singolare complesso ospedaliero, per la maggior parte inedite e sconosciute ai più, dall’altro, con questa ricerca egli ha contribuito a disvelare anche tanta parte di quella storia cosiddetta minore, concretizzando, così, ancora una volta, uno dei principali intendimenti che stanno alla base della sua azione di ricercatore e studioso e che ne hanno sempre caratterizzato anche le motivazioni personali: il disinteressato obiettivo di pubblicizzare, valorizzare e, nel contempo, salvaguardare, non solo quella stessa bellezza artistica ma anche quella medesima valenza storica che, in misura considerevole, contribuiscono alla migliore comprensione della nostra storia patria.
Nel corso della lettura, i cittadini veliterni, e. non solo loro, avranno modo di immergersi in tutte quelle articolate vicende che hanno coinvolto il complesso ospedaliero di Sant’Antonio Abate, i Frati di Vienne e, più un generale, la Fraternità Antoniana, a partire dal basso Medioevo fino ai giorni nostri, con particolare attenzione non solo agli avvenimenti storici succedutisi nell’arco dei secoli, ma, considerata la specializzazione dell’Autore, potranno apprezzare anche la disamina di tutti quegli aspetti artistici e architettonici, propri del complesso, che lo stesso estensore esplicita con estrema perizia, da par suo, e, spesso, in termini semplici, comprensibili a tutti.
Una particolare attenzione, poi, è stata posta dall’Autore nel presentare, con la necessaria scrupolosità, tutti quei numerosi personaggi, più o meno noti, che hanno calcato il proscenico del complesso ospedaliero e, più in generale, della storia veliterna; alcuni famosissimi, altri davvero sconosciuti ai più, ai quali l’Autore ha saputo dar loro anche tanta di quella concretezza e attendibilità da renderli non solo umanamente autentici ma, soprattutto, attivi e partecipi appieno del largo e articolato panorama delle relazioni umane e sociali proprie delle epoche che li riguardavano.
Una particolare segnalazione merita la struttura grafica che caratterizza parte del testo, e che si riscontra in ogni pubblicazione del professor Crielesi: quella singolare maniera di presentare ai lettori i brani delle citazioni, talvolta piuttosto lunghi, ma sempre interessantissimi, attraverso i quali si può intendere compiutamente il pensiero che anima i personaggi e, soprattutto, si può comprendere appieno il cosiddetto ‘sentimento del tempo’.
Le immagini pubblicate, poi, scattate personalmente dall’Autore, sono molto ben appropriate nel rappresentare pienamente quanto sostenuto nello scritto, assieme a quelle dell’architetta Anna Tonelli, la quale, grazie alla sua perizia tecnica, ci restituisce graficamente, in modo davvero splendido, forme e strutture, altrimenti faticosamente visibili o rilevabili integralmente, soprattutto ad un occhio inesperto.
Altra pregevolezza si può facilmente rilevare anche dalle immagini delle carte topografiche, talune piuttosto rare e quasi mai viste, che ci restituiscono un aspetto urbanistico poco noto dell’antica città di Velletri.
Infine, e lo abbiamo rilevano già in altro scritto, la lettura di questo testo, oltre ad essere molto interessante nel suo complesso, presenta anche un aspetto dell’animo dell’Autore che, seppure tra le righe e solo ad un occhio esperto, ne costituisce il filo conduttore: il forte senso del Sacro che pervade ogni paragrafo e, in primis, l’animo dello storico.
In conclusione, non tutti sanno che il professor Alberto Crielesi, Ispettore Onorario per decreto del Ministero dei Beni Culturali e Conservatore di Beni Storico-artistici di Enti pubblici e religiosi, laureato con il massimo dei voti all’Università “La Sapienza” di Roma, è prolifico saggista, appassionato studioso e ricercatore attento, che collabora con le più prestigiose riviste del settore ed è anche Membro del Gruppo dei Romanisti, sul cui periodico, La Strenna dei Romanisti, pubblica regolarmente.. Dei suoi numerosissimi lavori, ne citiamo alcuni, tra i più significativi e che meglio lo rappresentano: Il Complesso conventuale di San Cosimato presso Vicovaro (1995); Mandela, già Cantalupo e Bardella: spigolature d’archivio (1999); Albano dimenticata: dimore storiche, personaggi e fatti (2009); Andrea Busiri-Vici e il Pio Stabilimento dei poveri infermi in Albano (2007); Santa Maria “ad nives” di Palazzolo, Roma 1997; Il Casino Maratti Zappi in Piazza S. Paolo, il nido d’amore di Aglauro e Tirsi, Albano Laziale 2013; Le dimore storiche di Albano, la città dimenticata,voll. I e II, Albano Laziale 2015; S. Maria della Stella in Albano, Storia e Sacralità nei secoli, Albano Laziale 2017; Filippo Gnaccarini, scultore romano (2017); Trilussa e Albano (2018); Francesco Scaccioni, scultore e mercante d’arte fra Roma e l’Abruzzo (2018); Il Casino e la Cona a Castel Gandolfo: dagli Odam ai Bompiani, Castel Gandolfo 2021; Le memorie marmoree della perinsigne basilica di San Pancrazio di Albano destinatari, committenti e autori, Albano Laziale, 2018; et alii.
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