SONO BELLISSIMO…
Davanti allo specchio, mentre si massaggiava il viso e sistemava i capelli, pensava tra sé: <<Bravi ragazzi! Li avrei anche assunti ma, purtroppo, tra economia stagnante, tasse eccessive, cuneo fiscale che “pesa”, come faccio…il PIL è quello che è e il debito pure…>> Nel frattempo, sulla scrivania gli furono depositati i dati che aveva richiesto sulla sua azienda. Produceva pannolini per neonati. <<Eh…non andiamo mica bene…la natalità scarseggia…>> e si mise la solita giacca da “Ammiraglio”. <<Bisogna che l’Europa si impegni e che noi ci impegniamo un po’ di più. Bisogna studiare e risolvere le problematiche! L’Unione fa la forza. Urge una politica europea. >> Nel frattempo, la sua spider rossa fiammante, appena lavata, gli fu parcheggiata davanti l’ingresso del castello. Gli furono consegnati i giornali, poggiati sulla solita scrivania –insieme all’ultimo modello di pannolino-, ma già sapeva cosa titolava la prima pagina: “Cavaliere nero colpisce ancora. Salvata fanciulla da aggressione del “branco”. La fanciulla ringrazia: “Grazie cavaliere misterioso!” La macchina, accesa e rombante, lo aspettava… <<Devo fare qualcosa in più… Devo impegnarmi in prima persona per migliorare le sorti del Paese e dell’Unione! Devo pensare e agire…>> Dietro la porta del bagno c’era il fioretto… A un tratto, spuntò il maggiordomo che, sull’uscio della porta, con sguardo soddisfatto gli dice: <<Il cavallo è nella stalla>> e poi aggiunge che la “la rossa” –la macchina- lo aspettava. Naturalmente il maggiordomo aveva utilizzato un codice: il “cavallo” era la tuta con cui aveva salvato la fanciulla e la “stalla” era la stanza segreta dove custodiva il suo “segreto”. Gli rispose: <<Anche questa notte, il cavallo è entrato a Troia>>, intendendo che il suo dovere lo aveva adempiuto. Il maggiordomo, allontanandosi, pensò tra sé: <<E’ imbattibile, invincibile, indistruttibile, inafferrabile, inalienabile, inarrestabile…come un supereroe!>> Davanti allo specchio, dondolando con le spalle e la testa, si disse: <<Sono bellissimo…>> e, pettinatosi i lunghi e folti capelli neri, si recò verso la spider rossa fiammante. Salì e partì. Lo chiamò il suo vice -il direttore generale dell’azienda- e gli disse che era da un po’ arrivato dove si dovevano incontrare. Gli rispose che non cerano problemi. Chiuso il cellulare, passò dal fioraio e prese delle rose. Direzione? Europa! La sua ragazza si chiamava così… Mentre viaggiava in un ambiente incontaminato, lo accompagnava una musica di sottofondo e, nella mente, la sua ragazza ballava. Capelli al vento e naso arrossato. <<Lavoriamo per completare…e anche migliorare la vita del cittadino dalla culla in poi…>> Nel portabagagli della spider? Il fioretto…
Alessandro Mazzarini
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