Sonetto del dolce lamento
Luglio 22
16:46
2011
Ho il timore di perdere il prodigio
dei tuoi occhi di statua e la cadenza
che mi posa di notte sulla guancia
la solitaria rosa del respiro.
Ho l’angoscia ch’io sia su questo lembo
un tronco spoglio, e ciò che più m’accora
è che non abbia argilla, polpa o fiore
per il verme di questo mio tormento.
Se mai sei tu il mio tesoro occulto,
se la mia croce, la mia intrisa pena,
se il cane sono io del tuo dominio,
fa’ che non perda quello che ho raggiunto,
e le acque del tuo fiume pavesa
con foglie dell’autunno mio in delirio.
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